Intervista a Emanuela Conti
Intervista realizzata il giorno 25 settembre 2018 presso i Servizi Educativi del Comune di Bagno a Ripoli.
Ex insegnante del 1° circolo didattico, formatrice CEMEA
- Trascrizione:
e allora oggi pomeriggio siamo qui in una sede storica per ricircolo di bagno a ripoli e incontriamo emanuela conti una maestra di scuola della scuola elementare come si chiamavano allora e manuela ci racconti qualcosa della tua esperienza o del ricordo della scuola di marcello 39 se io marcello l’ho conosciuto prima ancora di diventare un’insegnante di questa scuola e l’ho conosciuto tramite una linea mannucci perché io lavoravo salta la mente al a milani da professor milani e dove c’era sotto un gruppo di insegnanti decenni tra cui larino annunci che la rina mannucci ma introdotto sia alla scuola che le colonie che era cercata e la linea cominciato la mia carriera che fino allora fino a che non ero arrivata la nato deliani non era tanto convinta mi fai facevo così un po di supplenze nel tranello e un po di soldi invece la nato dieci anni mi ha proprio convinto ho mollato l’università è stata la testa quindi camicie lei ha conosciuto marcello e anche perché continuava a fermentare cnh e marcello solo in seguito non ha chiesto di venire qui per ricominciare una cosa che per me era completamente sconosciuta sino a tempo pieno però voglio dire io vorrei raccontare un episodio perché marcello mai insegnato tante cose proprio 33 e una proprio la passione per il lavoro già ce l’avevo un po di mio perché anche se appassionato per il lavoro e poi sono arrivata qui marcello non c’è proprio convinto ecco quindi a scuola ci si passava la quale sfrutta la giornata diciamo perché non era solo la scuola le riunioni era ripensamenti le cose quindi tutta tutto il tempo quello migliore si passava a scuola comunque dice questo ma insieme ma certo la passione per il lavoro è un’altra cosa la difesa delle proprie idee ecco perché il ricordo che prima di arrivare via bagno a ripoli facevo umano un incarico annuale e siccome era un insegnate di sostegno e rapinata una classe speciale e dovevo lottare dei bambini dove siano caratteriali che venivano mascolino l’idea dei padroni loro facevano non venisse chiuso delle monache di via del pallone e venivano a scuola e alla scuola statale ci avevano far mettere la mia la settimana e collega di bambini tutti così è un serata da tutte le mamme sara de pazzi e ricevuto dall intero per riuscire a fare un gruppettino di questi bambini perché non si dedicavano almeno nessuno di tenere se non importava nulla della scuola non importava nulla le maestre c’erano solo la paura investe monache perché le bacchettavano è bassa e dopo un anno per i valori a combattere finalmente invece sarà formato un clima buono si era fatto gruppo io e loro e loro cominciavano appassionarsi alla vita scolastica arrivo direttore fare l’esamina famiglie se questi bambini sono tutti da bocciate perché non sono in grado di affrontare la seconda perché non fanno leggono usando scrive lo sanno pare non sanno dire e io ero disperata che emettono francesco disse a lui perché abbiamo lavorato tanto su dove stanno è insomma ha fatto sta che lungo invece io non volevo assolutamente cosa può per il folha marcello marcello guarda sono queste condizioni come posso fare il direttore avrebbe dovuto dire guarda che devi fare una domanda del direttore per poter conferire con cenedese dall’ispettore guidata dall’ispettore e questo lo sci in qualche modo a salvare qualcuno dei bambini e quindi hanno fare una strage e non salume naturalmente perché detto le polizze quello lì sono riflesse comune però questa via stata come una medaglia al valore della salento e mandato il direttore è stata una medaglia al valore vi ho detto oh sì è questo dobbiamo marcello insomma perché lui e mi ha detto non te ne frega re vai avanti per la tua strada ecco che questo io l’ho imparato da marcello e poi da lui insomma sarebbe in questa queste stanze che salivo le scale di ricordare correvano in vini salivano le scale qui c’era la sua stanzina che la vecchia segretaria insomma da lui ho imparato a fare la maestra è questo sempre in chiave piaciuto tanto e gratificato vuoto senti manuela hai parlato prima di questa cosa che non sapete cos’è nel tempo pieno laguna delle prime sperimentazioni qui a bagno a ripoli poi l’inserimento dei bambini disabili prima ancora che se prevedesse e l’apertura la partecipazione dei genitori prima ancora che trassero vigore ai decreti delegati ma tu hai anche seguito un’altra sperimentazione importante sempre qui a bagno a ripoli che era anche quella una delle prime e che ha caratterizzato e staccare utilizzando tuttora il la scuola poi abbandonare una nazione se questa forza sconosciuta tempo chiedo poi da lì è nato tutto tutto anche l’idea di avere una scuola che non fosse bloccata per cicli ma che fosse un continuum insomma no e quindi andare a conoscere i bambini proprio prima ancora che arrivassero alla scuola che questo qui marcello è stata una cosa che partecipata da tutte le diciamo il tempo pieno no lui l’aveva già fatta una sperimentazione prima che arrivassi io perché avevamo cominciato così con le sue maestre a fare con quelle che c’erano a fare una cosa non ufficiale io invece sono arrivata con l’ufficialità quando diciamo è stato è stato istituito il tempo pieno e comunque se poi dopo abbiamo fatto questa sperimentazione che era quella della continuità scuole dell’infanzia e scuola elementare e anche vi è stato un impegno un’avventura che poi l’ha preso continuato posso continuare il primo fondo in fondo proprio per quella mia miss forno anche dagli ultimi anni della carriera prevede invece quest’anno equivale sono buttata nella mischia insomma hai detto che hai scoperto marcello che ha fatto venire la voglia di lavorare una delle cose che tante persone ci hanno detto certo questa carica che trasmetteva la passione all’asse ore 18 la passione per l’impegno che non è una fatica era una gratificazione notte è che questo che stereo c’è l’idea di sacrificare sava di martina per venire a fare la riunione tutti i sabati ventilate roma giro in casa cioè lattici due tavoli come se si fosse delle mosche bianche invece nella mattinata era tanto proficua la somma non c’è quello che perdevo nonostante ogni casa non guadagnavo però per la stessa somma ecco è questo bianche il mi stava dicendo senza la registrazione del tuo rapporto con la scuola e marcello e le persone nella scuola se punto dicevo che nella scuola si stabiliscono del legame molto forte con le persone no perché ci si vive insieme per una quantità di ore notevole in più poi ci rientrano anche voglio dire tutti i rapporti che si instaurano con le famiglie con i bambini e quindi tutta questa questo insieme di rapporti sono un legame fortissimo che ci legano molto però io per me non sono mai diventata la mia di nessuno cioè la mia per andare a fare le spese per andare a cinema insieme per andare a prendere il caffè perché trovavo che quell altro tipo di rapporto mi appagava completamente e non avevo bisogno di e poi anche perché quando non mi sembrava più personale stretto stretto poi potevo permettermi di dire una cosa che so che non toccasse sul piano personale c’è l’amicizia che una volta insomma ce la fate tutte le esperienze e neanche con marcello per dì la verità un po sentivo la sua qualità è un po qualche volta mi faceva anche come deve arrabbiare perché non condividevo sempre tutti i suoi le sue solite insomma non a me è la verità mia mamma ha criticato però anche quando perché abbagliato qualche volta non ero d’accordo con noi non sono mai stata però c’è sempre stato un rapporto fra me cioè io di lui lungo so ma io ne so non sono già avuto sempre un rapporto speciale ecco anche se non ci si vedeva per mesi interi perché ci si mette da solo alle riunioni alle ma allora emanuela grazie per questo incontro è il prossimo appuntamento a convegno sarà il 9 e 10 novembre bene bene grazie