Intervista alla Maestra Anna Papetti.
Facoltà di Scienze della Formazione Primaria; Corso di Storia dell’Educazione 2015-2016; Prof Gianfranco Bandini; Studentessa Ilaria Martino.
- Intervista di: Ilaria Martino
- Regione: Toscana
- Anno inizio insegnamento: 1972
- Trascrizione:
che la valle joy ride si deve nei nightclub chi hai a più ciao sì il pugnale da maestra anna papetti per ascoltare la sua esperienza di insegnamento nella scuola primaria cominciano a conoscere la maestra anna come prima domanda e le voglio chiedere qual è stato il suo percorso formativo della spinta dentro momento allora io ho fatto quello che è questa tanti anni fa si chiamava dato questo sì strade che era fatto di quattro anni e deve vederla in questi quattro anni anche dei tirocini per cui c’erano le variegate dopo elastiche quale domani il latino la primazia eccetera ma c’erano anche quello che la chiamerà motivo cigno per cui con la classe si andava nella vicina scuola elementare di cene allestito e si faceva lezione quindi è praticamente si facevano ragazze studentesse lezione ai bambini questo è stato il praticamente nella nostra formazione era proprio una formazione base diciamo al termine del dell’istituto il magistrale praticamente non sono informata io ho cominciato a fare le prime supplenze da insegnerà e la pratica di tirocini aveva propria con noi si era poi pionati di scuola e aveva molto molto alla zona del concerto e prevedeva adesso mi ricordo più molto bene ma credo che fossero due tre ore alla settimana di questa disciplina per cui a volte si stanno in classe quando c’era la teoria ma a volte appunto si usciva per andare proprio nella nella scuola elementare per fare proprio nulla il tirocinio io mi ricordo insegnato ai danni di quella di quella classe però ancora studi stesso non senza patema d’animo e tutte le compagne erano sedute nei praticamente in panchette ai lati della ai muri ai lati della prima squadra resca e ascoltavano anche loro la lezione la campagna è affatto un composto allora io hanno fatto un concorso perché quando ho fatto perché dopo aver fatto l’istituto magistrale io ho voluto fare ho fatto tre ha preso anche ho fatto un corso biennale che a quel tempo si chiamava adesso vediamo se divenire era un corso di fisiopatologia per lo sviluppo psichico della loro una cosa del genere e che gli permetteva in due anni di insegnare agli alunni handicappati e quindi provato io ho iniziato senza concorso perché sono entrata a quel tempo erano molti anni che non veniva indetto un concorso e avendo io questo titolo di specializzazione sono stata chiamata per insegnare agli alunni handicappati quindi io sono entrata con incarico annuale per insegnare nella linea di kt elaloiani in cui proprio nel momento in cui io sono uscita con questo diploma di specializzazione quanti anni ha iniziato adesso gli anni dove ricordo più basso con precisioni che erano i primi anni in cui è arrivata la legge che si aprivano le scuole speciali e quindi non esisteva più la scuola per cerchi la scuola per sordi non c’erano più le scuole speciali ma si iniziava un percorso di inserimento nelle scuole normali e infatti io sono entrata come primo incarico a milano proprio con l’insegnante di sostegno e una luna che averla tra singolo di down è iniziato così il mio percorso quindi con questa questo inserimento delle loro scarpati sono stata per tanti anni procar come insegnante di sostegno fino a che poi sono passata di ruolo proprio senza concorso come insegnante di ruolo e sono stati allevati anni fino a che non ho ritenuto che la mia esperienza con gli alunni handicappati un’inter meno nella più alta nel senso che non mi dava più quegli stimoli di insegnamento si che mi avevano dato precedentemente e quindi io chiesi il passaggio normale e quello cioè insegnare in classe e quali fare proprio la motivazione che l’ha spinta locale insegnamento in generale si lamente un generale diciamo che quando ero ancora ragazzino e stavo ancora studiando siccome la mia mamma non poteva permettersi una vera però se possibilità economiche la mia mi aveva chiesto di fare del su play delle supplenze scusami delle ripetizioni e siccome la mia mamma aveva un negozio aveva la possibilità di conoscere le le mamme che avevano le problematiche dei nomi che magari non saranno della scuola e allora io ho iniziato a fare delle ripetizioni in casa e facendo questo queste ripetizioni ho capito che mi sono appassionata i bambini reagivano bene arrivabene andavano bene a scuola andavo parlato con le maestre questa cosa mi piaceva molto e da lì sono partiti e anzi malissimo liminali allora ho insegnato si trova le diverse ho insegnato a milano poi quando per anni ho insegnato sin scuole comunque sempre scuole pubbliche e poi quando poi sono trattate sono venuto a vivere fuori milano praticamente due scuole qui fuori milano per cui si diciamo un 67 scuole le ho trovato maria differenze da cinesi perché dunque nella prima scuola dove sono stata io a una scuola diciamo quasi di centro in centro milano ma non c’erano sacche di di emarginazione alto molto dei denti ho fatto anche frequentato anche una scuola fuoco praticamente interessati di a milano elin emarginazione raramente totale per cui in realtà erano davvero molto particolari io sono stata addirittura minacciata con un coltellino con un coltello da un uomo ripetente e diciamo che in quel frangente mi ricordo sempre che nei pressi di chi aveva lì allora stavo ancora facciamo le sue pazze mi aveva individuato gli avevano inserito in questa quinta preferendo mia da tre insegnanti per lui o per la mia voce e aveva detto che sarebbe stato in grado di gestire la classe molto meglio con i ragazzi svantaggiati mancherebbe tempi che erano presenti in quella classe piuttosto che altre grazie della mia età molto giovane con una voce diversa per cui anche questo era stato di il giudizio con cui presidi che ha per tempo si chiamavano direttori didattici assegnavano le classi ai agli insegnanti del corso della sua carriera ha insegnato barriere grilletto diciamo che io sono stata fortunata da questo punto di vista perché non è per sempre piaciuto moltissimo la lingua italiana e quindi le materie umanistica uomo né una romanisti che in realtà sono sempre stata fortunata perché facevo le insegnanti di sostegno io non avete diciamo la possibilità di insegnare le discipline perché avendo a che fare con la sindrome di down e città quindi usavo il metodo doman usavano altre papa usavo altri tipi di programmi che erano adatti e che abitavo a concordare con l’insegnante di titolare di classe in realtà spesso e volentieri non arrivavo neanche ad insegnare neanche gli elementi fase come l’alfabeto per cui era un discorso più di inserimento più di socializzazione tra gli alunni normodotati e diversamente abili per cui i primi anni quando faccio l’insegnante di sostegno io non ho assolutamente insegnato nella maniera classica quando invece sono diventati insegnanti di ruolo ho iniziato a disegnare la lingua italiana storia e geografia e ho sempre continuato non ho mai avuto non mi è stato mai dato la possibilità di scegliere di disegnare matematica e scienze anche perché io mi sono sempre più sentita pronta insegnare italiano storia geografia che non le materie scientifiche nelle quali non mi sentivo per parlamentare no anche perché negli studi la lista zona gis tra le le mie votazioni per quante guardava la matematica hanno veramente molto basse rispetto invece alla alle materie umanistiche e sono state proprio delle leggeri e che dà voti suoi particolari che adottato perché io allora a quel tempo noi avevamo studiato in pedagogia gli uni eccetera eccetera però quando io iniziali ha iniziato tardi insegnare alle classi e quindi proprio l’insegnamento avere proprio perché io il mio percorso è stato non entra ero giovane durante gli anni di giovinezza ho fatto l’insegnante di sostegno per cui quando io ho iniziato a insegnare perché ero già più avanti nell’età è praticamente allora si usava non ho più non mi sono più approcciata a un metodo praticamente un metodo specifico ma c’era ad esempio si pensava al metodo analitico allora in segnali l’insieme delle della frase oppure insegnabile alfabeto lettera per lettera e quindi è stata questa la mia sperimentali esatto per noi si sperimentava vorrei di partire dalla frase oppure quartini dell’alfabeto e all’inizio ho sperimentato il metodo quindi il metodo del insegnamento della frase per cui si buttava la frase all’inizio tutti siamo scomodati te che si presentava proprio la frase completa al bambino in modo che poi all’interno della frase si giocava alle spalle al fatto che il bambino individuasse la parola la parola e iniziasse a vedere parlando di moglia la la lunghezza della parola e giocando spostando le parole all’interno della frase ricomporre fare in modo che il bambino dalla frase arrivasse alla lettera e questo è stato nominato tra nome di un percorso che napoli che ho portato avanti per qualche anno e poi sono passate invece forse diventando più anziana mi sono resa conto che mi sembrava più per i bambini più semplice il partire da nadal alfabeto per cui si iniziava con le vocali e si giocava con i vocali e poi le consonanti si assemblavano il contrario ed il contrario e con che criterio invece che vivono scelte levate all’epoca si confronta lotti le materie disegno mini materiale ora per quanto riguarda qua quando si arrivava alla fine del ciclo della vita il direttore di coty convocava e all’interno del team mi chiedeva proprio gli insegnanti quale fosse nello specifico la loro attitudine per cui non venivano date a rotazione le materie di insegnamento ma seconda delle delle attitudini e delle richieste che insegnanti facevano dal cui al termine di una quinta siccome il team a quei tempi sì cioè alla fine della quinta c’era questo discorso di tempo pieno per cui c’era in quella il doppio organico allora c’erano del team si riforma va sempre finita la quinta se li creava la prima è chiaro che l’insegnante che finiva la quinta in lingua italiana si riteneva più preparata più consolidata nelle proprie esperienze nel riprendere la lingua italiana la stessa disciplina e quindi si riconsolida riconsolidarsi il team si consolidava anche la disciplina ed è chiaro che quindi appunto io mi sono specializzata diciamo così lingua italiana le iene di storia e geografia ecco anche perché a quei tempi sì ci sono stati dei vari fermenti quando c’è stato il temuto lucera il tempo pieno il tempo pieno poi è stato praticamente un tempo prolungato in cui c’erano presenza migliori insegnanti dalle 10 30 alle 12 30 che praticamente dividevano la classe in due gruppi e portavano avanti quelle che erano un recupero particolarmente indietro o realizzare attività teatrali o realizzare murales discipline che vanno legate all’anno ai linguaggi non verbali cioè se veniva vissuto questo questo doppio questa presenza di due insegnanti dalle 10 30 alle 12 anni 12 30 per due volte alla settimana come un’opportunità per fare in modo che la come se avesse giusto più strumentale da due docenti presenti di poter realizzare le proprie latitudini che ciascuna lunga debba ma anche un recupero per cui un insegnante faceva il recupero e l’altra faceva attività teatrali piuttosto che e poi nel secondo trimestre si invertiva e si faceva l’insegnante che si difendevano molto dalle dalla realtà della classe eccetera poi questo è andato perdendosi il tempo pieno per via delle ristrettezze cioè per le necessità di nick e ci sono state per cui il tempo pieno è stato visto proprio come uno spreco anche di risorse il punto di vista economico e comunque si è abbandonata questa secondo lei ci sono delle discipline più importanti o meno almeno in volta allora diciamo che la mia esperienza mi ha portato a considerare che le insegnanti a valutare fino regnante un’attività della lingua e della matematica nella storia della geografia della scienza delle scienze piuttosto che le educazioni e nell’educazione si parla di musica vuoto morirà immagine in realtà è vero che noi dovevamo seguire detto crowley 20 finiti per cui avevamo molte ore minimo e massimo il tocco estare per cui tu dovevi stare a vedi come minimo da fare quattro ore di lingua italiana e mi sembrava giusto e avere come massimo due ore per poter fare motoria musicale immagine in realtà cosa succedeva succedeva che l’insegnate di valutando che questa è stata l’esperienza che ho avuto con le colleghe nei miei anni di insegnamento che le collega ritenere ritenevano che si è avuto dall’inizio era all’insegnamento dell’italiano della matematica venier ha dato troppo poco spazio rispetto alle attività di motorie immagine per cui c’era sì per questa questa lotta questo rincorrere cioè questo prevalenza delle attività matematica lingue cento a scapito delle musiche e immagini motoria e invece secondo me una loro dignità queste materie l’avevano perché e celano tuttora perché nella mia esperienza poi ho verificato che avendo miglia per gli ho avuto la fortuna di conoscere la borsa e di poter disegnare in classe mia in un modo più organico più più affascinante più pregnante io ho avuto degli anni che noi hanno non solo continuato all’università ma si sono iscritti anche al conservatorio e e le è stata data ed è stata data loro la possibilità di frequentare e di avere anche uno sbocco professionale diverso perché secondo me le insegnanti non avevano a quel tempo la preparazione per poter insegnare la moto varian immagine e musica aveva una conoscenza base della conoscenza base che permettesse loro di e in più c’era anche questo fatto di rubare ore alle materie che loro ritenevano più importanti io in realtà andando avanti negli anni ora c’è questo questo spostamento totale perché negli ultimi anni io mi sono resa conto anche seriamente titan è andato via via perdendo di quello che aveva i pregressi che si sono introdotti delle altre discipline si sono introdotte questi praticamente questo diritto allo studio che è andato via via prendendo positive che è andato a mangiare tutte quelle attività di base l’insegnante faceva la penta dell’insegnamento religioso della scuola ma trovo che sia un una valenza in più nel senso che se questa questo insegnamento viene visto non come un catechismo ma viene visto come un racconto di quello che è stata la vicenda di gesù e insieme alla vicenda al all’analisi del cristianesimo viene fatto con i ragazzini più grandi da un’analisi anche dalle altre regioni nelle altre regioni e quindi c’è da quattro triste bambini un approfondire sempre in modo molto elementare il cristianesimo con l’ebraismo con la religione musulmana e chiaro che secondo me è una una valenza e tu la luna non può che avere conoscere telereggio tra regione anche perché non non dimentichiamo che io in classe nell’ultimo mio ciclo avevo quattro alunni e studenti di religione musulmana e quindi è chiaro che quando si parla di angeli piuttosto che di gesù o di all’audi dio è chiaro che gli alunni devono convivere con questi con questi nomi con questi e con queste con queste con questi crimini per tutti i vari aspetti e invece che rapporto aveva con gli alunni con i colleghi o con il territorio allora con i colleghi avendo io un carattere abbastanza aperto sono sempre stata molto bene con con i colleghi ho dei ricordi bellissimi però avuto anch’io momenti in cui un rapporto con una collega non è stato assolutamente buono nel senso che le nostre dei nostri obiettivi di tipo pedagogico erano assolutamente all’opposto agli antipodi per cui è quello che per me era prioritario nell’insegnamento pedagogico nell’educazione dei ragazzi non lo era per la collega la collega dava priorità degli aspetti che io ritenevo assolutamente non non indispensabili anzi per cui a parte questo caso però io sono sempre stata bene con i colleghi devo dire che con i genitori io ho sempre avuto un rapporto ottimo diciamo che negli ultimi tempi i genitori hanno cominciato ad avere un atteggiamento un po più di meno rispetto nei confronti degli insegnanti perché mentre quando ero giovane io la parola dell’insegnante era la parola di rispetto per cui si andava a parlare con l’insegnante e si credeva che l’insegnante avesse un valore nell’educazione del proprio figlio e adesso l’importanza nella nel bellissimo ha detto proprio figlio il sì che si dava fiducia l’insegnante via via dei castigliani io mi sono accorta che l’insegnante non ha più questo ruolo da parte dei genitori i genitori non ascoltano più non credono più quello che non hanno meno fiducia del rapporto occasioni un abbandono e sono in discussione alla parola insegnante se ne parla male a casa e quindi a questo punto l’alunno non ha più tenuti riferimento e quindi quando viene a scuola dice ma mio papà però ha detto così della mia bella maestra e quindi non ha più un punto di riferimento valido in questo questo raduno è stato peccato riterrebbe invece necessario un aggiornamento periodico degli insegnanti assolutamente sì ma fatto proprio seguendo seguendo dando un maggior risalto quello che la cultura sta diventando quindi non tanto secondo me verso informatica perché io credo negli ultimi dell’ultimo mio ciclo è nonostante io avessi fatto così questi corsi che venivano fatti per l’informatica ma mi accorgevo che mi erano comunque sempre molto più avanti rispetto a me allora è chiaro che dal punto di vista informatico ad esempio l’arrivo della limba io l’ho vissuto molto positivamente perché mi dava la possibilità da un punto di vista geografico storico ma anche musicali io ho insegnato l’inno fratelli d’italia e gli alunni non sapevano solo la prima strofa sapevano anche la seconda perché usando la lim hanno potuto sentirla e quindi è stato uno strumento molto importante però ecco io ritengo importante che gli insegnanti abbiano proprio un aggiornamento che di tipo culturale ma più più legato all’attualità non so come dire a un i bambini sarà spesso avanti esatto ma non solo dal punto di vista punto informatico come dicevo ma anche dal punto di vista culturale per cui secondo me se devo aggiornare proprio dal punto di vista culturale e secondo me renzi che sta portando avanti questa riforma della scuola eccetera proponendo i musei ad esempio io portavo in nero un ritorno sempre la musica perché appunto essendo io io portavo idea lunghi io portate via le una sentire un concerto a milano li portavo a visitare il museo della scala li portavo a a sentire a sentire proprio il profumo del teatro alla scala ma facendoli a facciale del palco della scala perché potessero davvero impregnarsi impregnarsi di quelli che sono malati e linguaggi diversi rispetto alla ecco alla al linguaggio ad esempio informatico che io ritengo che sia quasi inutile perché i ragazzi sono sempre piu amati ho iniziato all’insegna memoria non può raccontare un momento molto bello numeri momenti un po più brutti allora parto dal momento brutto perché non posso dimenticarmi un episodio davvero tristissimo che mi emoziona tuttora e stato un episodio in cui una mia luna non è stata allontanata dalla mia classe perché era stata musicata dando e io ne sono venuta a conoscenza attraverso di questo io ho fatto un corso di specializzazione sul disegno e mi ero accorta nonostante fossimo quel tempo in tre insegnanti che votavamo su questa classe di raccolta che questa bambina aveva delle dei disagi e analizzando i disegni e andando a parlare con lo sportello psicopedagogico anche quei tempi c’era ancora the sun è rimasto tuttora ma a quei tempi ho parlato io psicologo con neuropsichiatra ed era emerso che questa bambina aveva proprio queste è intervenuta assistente sociale e mi ricordo una mattina non potrò più dimenticarla ed io ero conoscenza che sarebbero arrivati i carabinieri con assistente sociale a portar via questa bambina e sono tenuti una prima volta il nonno aveva avuto sentore la tenuta a casa sono dell’ultima seconda volta e hanno prelevato questa bambina noi poi ed è stato davvero uno strozzi i compagni io ma poi con l’aiuto sempre del neuropsichiatra sono riuscita a spiegare ai compagni che questa bambina della bisogno allontanarsi noi scrivemmo una lettera a questa bambina che che ricevette la nostra lettera ma nella risposta che ci rende mandata ci venne detto di non scrivere più perché questa bambina vero bisogna assolutamente di tira a staccare completamente con della sua realtà e per questo episodio molto all’episodio dell anno tantissimi perché nella nostra scuola soprattutto negli ultimi anni facciamo un tipo di accoglienza per cui c’è questa questa strega questa fatta o questo l’uomo noi praticamente creiamo sempre un una sinergia tra l’accoglienza e il libro che questi alunni di prima andranno ad avere quindi un anno se il libro un desco verso il libro di lettura a dei vari della fata color ondina io facevo l’ha fatta con loro li na è praticamente in questo mio ruolo di attrice io facevo l’ha fatta piuttosto che la spider c’entra quindi anche impianti si mette in gioco gioca allora nude diciamo che non tutte il no segnanti hanno questa capacità io avendo questa mia capacità di interagire da un punto di vista teatrale nel senso che faceva che è una compagnia che aveva le nel mio paese a questo punto io mi mettevo a disposizione ma anche perché mi piaceva davanti a questo punto mi ricordo che un anno in un ciclo particolare io ho realizzato un album perché con le foto che abbiamo che amano realizzavamo delle nostre gite scolastiche di tutte le attività che facevamo io ho realizzato questo album e che rappresenta i cinque anni della scuola di questore di questa per cui ho visto i miei alunni io accompagnate dalla prima alla quinta e sono appunto del giugno del 99 di o nella classe che arriva facciamola l’accoglienza per cui io commento con degli iscritti ai bambini avevano proprio nel certo i bambini collaboravano alla stesura di questa di questo album e mi dicevano anche che cosa dovevo scrivere e quindi le mie frasi a volte sono qui ci sono ad esempio l’accoglienza e poi andiamo fatto il primo giorno di scuola con noi che abbiamo ci siamo qui ad esempio siamo andati al palco qui siamo andati al parco mi ricordo al parco della preistoria e quindi ci sono tutti questi questi dinosauri eccetera il momento del pasto il tirannosauro oppure appunto la fine dell’anno quando qui ci sono tutte le frasi dei bambini che hanno scritto per ricordare la fine dell’anno scolastico e poi ecco fino arrivare alla fine ad esempio una quarta elementare venuta a trovarci una nonna che ci ha raccontato la sua esperienza di quando faceva della bandai ha perché noi avevamo fatto un percorso geografico in cui raccontava dei vecchi mestieri facevamo un discorso sul nostro naviglio su quello che ha rappresentato per quindi un discorso di tipo ambientale che prendeva in considerazione sia la storia che la geografia e ri amorim ha chiesto dallo carosina di le merci e poi abbiamo fatto tutto un lavoro e all uscita didattica proprio sul sul percorso eccetera e poi alla fine ecco quelli caldi che facevamo alla terza sta finendo sulle note di come era l’estate sta finendo dell’integra e perché noi eravamo molto presente e c’è una cosa molto positiva perché nella nostra scuola era presente al primo piano il cd che è un centro diurno e lui avevo fatto un percorso musicale per cui i ragazzi disabili che proprio ragazzino lì erano perché diano avanti adulti derivano in classe nostra e noi ci rapportavano con loro e quindi questo è stato un momento di integrazione per quello che lo ricordino un modo come uno dei ricordi più belli questo album perché mi ricorda proprio questo questi cinque anni di integrazione con i ragazzi disabili che hanno partecipato in tutto per tutto anche alle nostre gite va dove si poteva loro con il loro pulmino venivano e quindi i miei ragazzi di questo ciclo hanno proprio vissuto all handicap la disabilità come una cosa che fa parte della loro vita perché hanno potuto né vedere come questi ragazzi fossero comunque persone tra le golette normali che interagivano con loro che suonavano la batteria quando i miei risuonavano più alto che cantano da quanto i miei suonavano gli strumenti ritmici per cui c’è stata proprio una sinergia totale tra loro ma egli ramadan anzi sì quindi questo potere stata la fine poi siamo arrivati alla grande festa di fine anno siamo andati a vedere il cenacolo e quindi questo è proprio un momento con le loro firme e con dediche anche poi alla fine cosa non è solo un ricordo questo è veramente questo è un pezzo di simile a un terzo della fine del mio giro il mio percorso sì sì sì perché non posso più dimenticare perché è sempre qui a ricordarvelo e come ultima domanda sito rimasti indietro cambiava tornerei ad insegnare subito tornare ad insegnare subito nonostante le cose negative ecco perché ci sono state non posso dire però sono state sono state enormi le soddisfazioni che cambierebbe qualcosa non credo perché io sono andata di pari passo con le leggi e con la storia dell’italia per cui da un punto di vista delle io non avrei potuto cambiare non credo che avrei potuto cambiare qualcosa però le soddisfazioni sono stati enormi e quando qualche ragazzo barbuto con una macchina fuori strada mi ferma e mi ferma e io credo che gli mi chieda magari l’indirizzo di una strada e mi dice ma maestra anna non meritava più io mi rendo conto che questo fatto dire di nudi di riconoscervi ancora per me è andato a disp alla soddisfazione sì perché ho fatto di riconoscermi e di ricordare con affetto e di rimini a trovare ancora ancora adesso a scuola quando appunto insegno musica con il progetto costo zero mi vengono ancora ritrovata a trovare ragazzi che fanno o vi mandano messaggi che si laureano di chi vogliono che io vada la loro la discussione della loro tesi mi fa capire che appunto forse qualche cosina lasciato loro dvd o tornare indietro subito va bene che la teoria per la colazione del fatto ritorno nel netto al passato e testa e allora avete una cosa bellissima grazie a tempi attenzione