Intervista alla maestra Carmela Nola
Attività svolta all’interno del corso di storia dell’educazione, Prof. Gianfranco Bandini, Università degli Studi di Firenze.
- Intervista di: Jessica Nocciolini
- Regione: Toscana
- Anno inizio insegnamento: 1960
- Trascrizione:
io [Musica] alla mia maestra piace tanto giovanotti di una scuola tutti i giorni per il vero però non può mica come gli altri si trovano di bastardi bastardi bastardi beppe degli invece che rispondiamo a tempo big in gara regioni con bravura e principi orco di farlo sarà casse che distingue al cantante con quest’atto il cioccolato è quel tipo [Musica] allora 29 st infante lo ringrazio tanto per avere accettato il mio invito dell’inter e di stare un po del suo tempo e vorrei chiederle subito come mai ha scelto questa strada e perché quindi ha deciso di fare l’inter è una terra cioè tu che quando io ero piccolina e qui a bibbiena non c’è la gara anche anche come scuole superiori e i miei genitori hanno deciso di farmi studiare in fatto di sacrifici per farlo però nella scelta della scuola è determinante anche il fatto che le magistrali erano di quattro anni e non di cinque proprio per dirla chiara chiara come poi stata una scelta che a me ma soddisfatto a livello di lavoro perché è un lavoro che ha fatto tanto volentieri ma non era che io quando ho iniziato andare alle magistrali a riccione si la consapevolezza di quello che voleva dire in pieno essere un insegnate e farei l’amore dell’insegnante poi mi sono ritrovata in pieno perché è una cosa che ho appreso tanto volentieri quindi comunque se i genitori erano d’accordo se sì perché loro avevano piacere che io riuscissi mentre le mie compagne da non a lavorare in fabbrica e dalla regola a siena quando vale imparare a fare la sarta delle ambizioni maggiori per me era periodo delle speranze periodo in cui la società tendeva migliorare eccetera e loro il livello dei miglioramenti perciò allora erano contenti di farmi studiare e io più che contenta di studiare perché a scuola al mare non è andato il quale è stato il suo percorso formativo dove affiliato io david hernando arezzo per fare le magistra cioè le scuole elementari e medie hanno fatto tutti a bibbiena quando ho fatto le scuole medie c’era ancora a livello di scuola elementare in poi c’era una distinzione di chi continuava a studiare faceva le scuole medie e di chi si fermava lì professionali faceva l’avviamento io sono da tali scuole medie e ho fatto perciò le scuole medie invece dell’avviamento dopo le scuole medie insomma una carezza per quattro anni col trenino portando nel casentino che anche penso me ricordi fa che si faceva visita si stava venezia è fatto volentieri il magistrale arezzo è stato periodo bello per me poi dopo è iniziata la carriera di seminara perciò è entrata dentro l’altra consenso ho preso una laurea ma quel con c’entra niente perché io non l’ho usata non è usufruito per cambiare il mio stato sono rimasto sempre maestra su nata in pensione come maestra lo faccio volentieri in entrata di ruolo sono trova il ruolo tardi negli anni settanta sono entrata di ruolo però prima ho fatto come parecchie maestre facevano allora l’esperienza di aver detto proporre e spera la maniera per informarsi perché a scuola magistrale dico la verità sta che ha una buona scuola della quale ricordo bene tutto però non è stata una scuola che ti formata professionalmente poteva esserci la nostra insegnante di musica la zambelli che ci insegnava a sorteggiare ci faceva sentire arie di opere facile sentire anche delle belle mosca e poi ci insegna manca di canzoncine per bambini ecco questo poteva essere una cosa che può essere viva ci insegnava la matematica un po d’aritmetica nazionale avevamo le braccine un piccolino così psicologia ma che lasciano il tempo che trovano per il resto era una l’insegnamento di scuola secondaria che a livello didattico metodologico specifico da da poco era una bella formazione ma non era la formazione della maestra maestro come tutte le altre mai estera questo è diventata maestra dopo maestra nera sul serio maestra che insegna e che sa in specie per almeno cerca di sapere il segnale è quando pretendo di essere stata brava perlomeno nessuna messa tutta per via di tanto la retta per entrare di ruolo a lui fare il concorso si ritaglia di loro ha dovuto fare il concorso fatto tre concorsi non esisteva ecco ci sembrano una prova scritta che era un tema i temi ero brava italiano scritta anni avranno sempre bene messale orale ad ora le braccia berlusca concorsi e non sono passata per comunque anche se io avevo determinata a far da me non sono mai andata a parlarmi danno qualche insegnante che il programma mio soggetto da me mi sono scelte ai legali da me ho studiato ad avere tutto sommato nel frattempo che i omero diplomata nel frattempo dopo alcuni non mi ricordo quando insomma un anno due dopo un anno dopo mentre facevo il doposcuola o dopo il tuffo spagnolo bene non ricordo ho deciso i miei hanno deciso di mandarmi a firenze fra l’università che ho perso un po di tempo per fare l’università martin a ciò che facevo l’università si ho perso tempo come supplenze come incarichi però mi fermavo e io dicevo come vi faccio all’università e non deve essere in grado di farne un programma reame di prepararmi dalle scale sono presentata sempre da me ho scelto gli autori e la prova consisteva di una prova scritta d’italiano grossomodo viti e poi di pedagogia italiana i ricordi pedagogia sarà stato nel coro mica tanto bene e poi la prova orale che consisteva in una tutta una serie di preparazioni preparazioni psico pedagogia prepararci in igiene per esempio li genera una cosa che serviva perché ci insegneranno delle cose che mi sono rimaste impresse per esempio si imparava che nell’aula la luce al ragazzo deve arrivare da sinistra forse si parlava del ragazzo che è destro e che perciò arrivano la luce a sinistra ne divenne la pagina poi ci insegnavano ad esempio il fatto della scoliosi scolastica sono prossimo e quello sempre state sempre tanto attenta perché può andare a scuola ero fissata col fatto di dire ai ragazzi continuamente tenete le mani sul bar le braccia sul banco tutti e due perché tante volte li vedevo con un braccio su bar cisl hanno paura di questa famosa scuola si scolastica che inizia sulla parte elementare e ci insegnavano anche le malattie esantematiche cose che poi a livello pratico serviva poi un’altra cosa che ci insegna che pretendevano che si sapere se tra queste ci si doveva preparare su terzi su queste cose qui si volevano che noi si sapesse qualcosa di della letteratura dell’infanzia quello poteva servire anche se poi si portavano il conto è aver portato degli autori che oggi farebbero ridere insomma oggi sia su tante di qualcosa tante di quelle letture ml per i ragazzi divertenti anche profili poi perché insegnano rispetto anche se quelli di una volta lì trash che potevano seguire insomma ci voleva un per una bella dose di preparazione per questi per questi concorsi poi ci voleva la fortuna di incontrare le persone giuste che capì solo quello che faceva e quanti anni internato e ho insegnato 85 anni complessivamente quattro anni pre ruolo e poi gli altri anni di loro poi non abbiate a via ma con grande dispiacere per e io ci sono bene a scuola sicuramente la via per motivi di fallire che non sto a dire però stata una cosa che quasi quasi ci prende all esaurimento per esser venuta via perché sono tuttavia che al 59 anni si che volevo dire al giorno d’oggi sarebbe quasi una pensione baby purtroppo però avevo problemi in casa doveva venir mia potevo venire l’unica cosa che ho fatto ho riscattato due o tre anni di laurea l’unica cosa per la quale mi ha servito essere laureata a livello di livello pratico poi a livello mentale no a livello teorico insomma più studi più che sia per la mente e meglio è io ho insegnato ho insegnato nella zona di casentino però quando quando sono entrati in ruolo sono entrata nevola si chiamava soprannumerario ruolo senza sede mi spostavano riguaderà e la prima sede che mi hanno dato una delle sexy prima sede del ruolo normale quando mi hanno dato una sede stato sestino casali di sestino spesso andata proprio in quella per i soli nache isoletta che nella della toscana che però per andarci ad attraversare marche rientra in toscana un’appendice e lì non poteva neanche tornare a casa perché dovevano stare al valico della verna valico liscio maggio di via maggio e poi davvero nel piano di sestino mancano tre volte passando a sestino ci voleva per poterlo se non tornavo a casa e quello è stato l’anno più difficile che comunico che funzionano ma dovuto lasciare i ragazzi ai miei genitori che con una donna di casa che li aiutava mio marito naviga l’asticella neanche lui ho fatto con l’anno la poi dopo per il resto tutto perché è un go scuole di periferia più in centro no d’inizio parecchie supplenze parecchie però fatta dalle scuole di montagna non c’erano tante scuole di montagna nelle scuole di montagna erano quasi tutte pluriclassi e l’impatto con le pluriclassi all’impatto che ti mette di fronte a mondo complicato però se si cercava di destreggiarsi ci si faceva le ossa si imparava veramente il mestiere lì perché aiutandoci con i programmi che più o meno anche i sussidiari di lettura che davano le indicazioni di massima dove destreggiarti col fatto che ti avevo diverse classi di me classi diverse tutte insieme avevi bambini che facevano lo so la prima la seconda la quinta oppure la seconda la terza la quarta c’è stato un anno in cui ortignano c’era una pluriclasse in cui c’era un insegnate per il primo scelgono un insegnante per il ii circolo perché ai miei tempi c’erano i due cicli didattici il primo fatto d’archi composto dalla prima nasconde classe ii c contesta parte quinta addirittura in seconda classe c’era un esamino che devono superare i ragazzi per passare al secondo ciclo fosse ormai tra superati che insieme parla neanche più e lì si doveva imparare a destreggiarsi come si deve proprio mentre che ad esempio io insegnavo ai ragazzi di prima portava avanti per quelli mettiamo avevo tre classi prima seconda e quarta quelli di prima faceva come un lavoro normali di seconda consolidavano un lavoro ci ha fatto il giorno prima e quindi riguarda andava anche esercitarsi su qualcosa sempre però con un occhio dopo la notte odierà queste classi tine in queste piccole scuole di campania che erano scuole proprio minuscole ma dove la vita è una era una donna del paese nel paese del villaggio che veniva accendere la stufa di terni maturità la stanza e cosi poi lo considera più erano posti ma non è che noi e ai bambini insomma in questa spoletine un po parla ci penso mi viene un po di nostalgia anche se allora erano le cose che si cercava di evitare più impossibili di recco quando c’era una supplenza all’orizzonte nelle priorità si era pratica però se si fosse trattato di fare l’anno di servizio c senza averne altri stati non in dieci un anno di servizio ma una pluriclasse hanno fatto l’unità 15 nomi vicino sto vicino a soci e comunque si impara si imparava tanto sul campo si imparava finita tra tutto quello che c’era ancora lavorando vedendo qualche cosa poteva non vi è bisogno ragazzi imparando a conoscere un po il modo di pensare la psicologia dei ragazzi parlava tutto a livello pratico e partendo da qui si discusse di più riparti qual è stata la sua classe tipo e quindi fare domanda con disturbi quindi oggi chiamati dsa disturbi specifici dell’apprendimento oppure bambini stranieri o oppure bambini normodotati quindi anche di talento come si comportavano io non ho avuto bambini con disturbi particolarmente gravose nelle mie classi ho avuto bambini con difficoltà di apprendimento ma a livello normale a livello diciamo così della norma perché in una classe possono esserci ragazzi normodotati ragazzi particolarmente totali e ragazzi che fanno un pochino più di fatica ai miei tempi uguali a cercando di pronunciarsi su una possibile diagnosi di dislessia roma del genere ma tornavo tanti casi di bambini che per esempio io ci stavo dietro tanto ai ragazzi che avevano più difficoltà cercano tantissimo dietro c’è stato per esempio il caso di un bambino che faceva particolarmente difficoltà quando ci hanno insegnato nelle scuole ma è stato e valente in una scuola classe unica e io tutte le mattine non si cominciava la versione sembra non andare a prelevare la stringa data e lo forzava un pochino e nello stesso tempo il divano o impegnato a fare una cosa che doveva imparare perché doveva fare il cuore la figura daniele atto aspettavano che lui lentamente con pancetta aspettavano per lui avesse scritto la data 4 agosto ed aveva fatto qualche cosa di positivo e passando davanti comunque io ho cercato sempre di capire le difficoltà dei nostri ragazzi ma erano c’è una difficoltà viene c’erano dei bambini che per esempio scambiavano tutte le lettere simili l’api con la piccola b l’avesse con la z legge con la v ce n’era uno che aveva la prerogativa di scambiare tu avevano voglia di scrivere che proprio particolare e poi c’erano quelli che una poca memoria ci aveva 5 10 minuti per vedere se ripassando le sapeva già di studiandole eccetera e michael gelo che le banane parlava per esempio la tabellina del 4 e sapeva la perfezione s’andava quella di dare 5 da quella facile andare a quella del 6 e poi dopo casomai facevano ripassino scuole del 4 savena scordata il fatto che poteva la memoria non mi leggesse a questi bambini quello che io ho trovato cadente proprio nella preparazione dell’insegnante cosa che dovrebbe servire tanto era la conoscenza della psicologia dell’età evolutiva è anche vero che era necessario anche capire quali potevano essere le più comuni difficoltà di apprendimento di arrivarci diciamo così tra virgolette normale anche se avevano difficoltà a scuola la vergo questa cosa qui l’ho dovuto imparare da me e andare avanti con il buon senso però capisco che se adesso una forma non lo so con la formazione universitaria che danno a lui adesso non so non mi sono documentata non lo so quando gli ho fatto il magistero allora dopo le magistrali se andava al magistero era l’unica università cui si poteva accedere dal magistero perché venga fatto quattro anni soltanto si poteva fare solo quella facoltà lì e lì c’era la possibilità di laurearsi in lingue pedagogia e filosofia o un italiano e poi c’era un piccolo diploma che si poteva prendere con tre anni soltanto per a dirlo per diventare direttore didattico però anche lì era un po alla ripetizione delle scuole delle università che facevano forse più facile non lo so ma era la condizione delle altre università dell’università di quel che facevano le lettere e filosofia eccetera perché si imparava tutto parecchio a livello teorico si faceva anche il corso di storia della pedagogia ho fatto il corso di pedagogia che si spegnerà borghi si studiavano delle cose che erano belle e interessanti ma sempre molto teoriche anche quando ho fatto l’esame di psicologia e un esame del manuale di psicologia generale non mi davano milano a quello che mi sarebbe servito a me per la scuola se adesso l’università fosse università che forma livello didattico a livello di psicologia a livello di anche seri che insegni le basi di quelle che la conoscenza dei bambini alla conoscenza dei metodi più utili che servono per questi bambini sarà invece è una cosa grande quest’anno ritengono ma cosa importante quando andava proviamo ma lezione su corda sbagliavamo è facile ma bisogna vedere quando facevo le programmazioni da sola e fino verso il cielo l’anno 70 ho fatto parecchio da sola ho imparato un po sul campo col buon senso leggendo studiando come comprare tanti libri o’leary gesù sull’educazione sulla storia verso la leggibilità di casa negli anni 70 invece quando sono passati a dir loro che sono riuscita a venire qui a lavorare nelle scuole del centro mi sono trovato con altri insegnanti qui del gruppo di bibbiena che erano molto impegnati e perfezionarsi e a documentarsi e allora abbiamo cominciato ad emergere a fare a lavorare con delle metodologie particolari per esempio per l’apprendimento della lettura e della scrittura ci si basava sul metodo minare che era particolarmente indicato per una francese dove la lettura e la pronuncia sono la struttura pronuncia sono un po diverse però andrà bene che per noi e questo metodo era un metodo diciamo così nel quale si è cercato soprattutto di partite negli perché nella diciamo questo prima che nel apprendimento della scrittura e della lettura ci sono noi distinguevamo corsi tre grossi modi il metodo analitico nel metodo globale il metodo che lui riesce a tutti e due chiamiamolo così il tecnico analitico partire dalla letterina partire dalla parola o partire dalla frase ad un paio di lettura da un piccolo racconto ma anche con la storia che interessa veloce la cosa importante era partire dal mondo dei ragazzi dall’interesse dei ragazzi da qualche cosa che stimolava i ragazzi perché svegliandolo interesse è il metodo globale che noi usavamo ci permetterà di fare in modo che ragazzo a ridarsi a scoprire la tecnica della lettura della scrittura attraverso l’esperienza dovranno arrivarci da se dovevano imparare a memoria alla frana o il piccolo brano e poi dopo scoprire le analogie e le differenze guarda maestra questa parola comincia questa letterina qui come quest’altra e allora scoprivano che due parole avevano lo stesso segno meno anche lo stesso sono e si comincia a poi da lì si partiva perché anno abbiamo si arriva dall’analisi di tutti i suoni e si cominciava il costruire cioè si partiva dalla sintesi per arrivare alle analisi era un metodo che efficace io mi si trovano bene ci si confrontava con questa insegnanti ci si trovava sempre spesso tutte le settimane ora non mi ricordo e si facevano i confronti fra quello che è arrivato ha ottenuto un insegnate a quello che aver tenuto l’altra quello che poteva non andare bene quello che andava un po ricalibrato e questo era bello anche perché si faceva lo stesso lavoro si faceva anche della matematica si ripartiva dall’inizio mistica si faceva si insegnava la teoria degli insiemi a livello didattico elementare e si insediava tutta la simbologia e poi si facevano confrontare gli insieme a questi ragazzi si faceva a ragionare prima l’insieme così all’insieme questo l’idea di cene poi il confronto fra insieme quali sono le somiglianze tra questi due insieme quali sono le differenze e si portavano tante differenze fra un insieme un altro insieme fino al punto vero c’erano altre differenze che quello della quantità che differenza c’è tra questi c’è prestata arrivava al giorno in cui dicevano colore nuova forma no non lo so funzionalità non per funzionalità loro non ricevano uso oppure qualità non sono fiori maestà sono tanti quanti ecco arrivare una scoprire che c’era nella quantità l’hanno scoperta che facevano i ragazzi ci voleva più tempo sì ci si metteva più mesi però si arrivava al punto in cui i ragazzi facevano una scoperta che li portava a capire le cose era un bel modo di insegnare perché riportava anche a ragionare tutto sommato se si ragiona su quello che si apprende è già importante perché è un metodo che poi può servire margherita no può servire in altre situazioni non imparare a pappagallo ad www.co metodo attivo sui metodi attive si è sempre questo servono le parole dei suoi colleghi come rapporto con giorno ma io questo lavoro qui lo facevo quando ero insegnante unica ok poi dopo c’è stato il momento di seguire sono entrati moduli io non ho mai fatto la scuola a tempo pieno e quando sono entrati i moduli abbiamo cominciato tutti a lavorare con i bortoli e rapporto con l’insegnate si poteva esserci qualche discussione qualche cosa che poteva tornare a tornare però ci si ritrovava si cercava di come viene rimettere insieme un lavoro che funzionasse che le materie sono integrate e per nei moduli ha voluto dire tanto perché da una parte mi dispiaceva perché non avevo più quel rapporto con i bambini che era come mamma scolari c’erano dei bambini che a scuola migliora ma la mamma e poi lo possibile morire e si guardano intorno a diventare tutti rossi invece a me sommato cosa che non dovrebbe essere che non è professionale mi faceva quasi piacere perché ricevo vuol dire che sono a loro agio però non è professionale se non solo una certa distanza e questo non c’era più più difficile quando c’erano i moduli perché i ragazzi li prendevo erano sempre due classi per insegnati li prendiamo il monile che trovavano mercoledì se con un bambino un po difficile come comportamento sta di riva un certo rapporto poi quando l’ho ritrovato nel collegio dovrà ricominciare un po da capo sky certe cose era più difficoltoso ma in certe cose la meglio perché dovendo insegnare determinate materie sono quelle io mi preparavo di più e aveva dovuto anche ricercare di impegnarmi per fare le cose proprio per bene documentarmi avevo il tempo a disposizione io ho iniziato il mondo le segnando storia geografia e studi sociali e ho cercato di farlo ho scelto io e fare queste ma ieri perché il passaggio problemi a casa e non volevo di con domani chiedo dei giorni di permesso che i genitori non salvarmi novene entrati nei ma come l’insegnante di questa materia cosi importante siccome sono importantissime storico nel resto di sociali come non è matematica come lo italiano però agli occhi dei genitori forse non lo sono altrettanto e allora io ho scelto questo ambito qui e mi sono commentato a tanto c’è quelle bambini mi ricordo in un anno in un ciclo di cinque anni che fin dalla prima e la seconda si esercita re dei dinosauri sheen sally e dinosauri ce n’era uno che proprio la sila e quando ha cominciato la testa si fece un lavoro sui dinosauri che è durato tutto l’anno che ci ha portato proprio alla preistoria lo studio della preistoria ho la fortuna di avere un genitore o dottori pd venderà che era anche un patito per l’archeologia che sia portato poi rete lecite che collimavano con il nostro studio addirittura e ragazzi da casa a vento natuzza sino maestà forse questa una stima perché si studiavano anche giovani preistorici su studiati tanto bene e questo me lo facevo perché mi sentivo particolarmente stimolato a fare bene delle cose che io avevo scelto di fare e che dovevo dimostrare e poi avuto la scuola dei bambini che erano sovrani poteri del direttore che ripara il lettore anche senza linea fra la visita che una volta quando ho cominciato una scuola io c’era la valutazione nell’anno scolastico si che vendeva al direttore e faceva la visita nella classe faceva le domande eccetera dava la valutazione all’insegnate dopo questo ho cercato il parole scemo io qui la valutazione pesa che sia buona mix faccia nota figura e allora quaderno della rifulgere il direttore doma essere sempre al top che meno male che anche novantina però è andata bene così poi c’è stato un altro grande passaggio il passaggio della massa una valutazione qui mai vuote sui vizi e ai voti e un freddo motivi con la poco dicono se uno va bene o se ha dei problemi poi nello specifico si poteva dire a livello reale con il genitore spiegare ma non c’era all’epoca dei voti e c’era neanche tanto rapporto con le famiglie poi quando sono stati giudizio è stato più più bello secondo me perché il giudizio dava un’idea più completa di quello che era il ragazzo di vedere che soprattutto non so c’è una materia come italiano il giudizio a livello di applicazione a livello di rendimento a livello di comprensione a livello di tecniche che aveva acquisito ragazzo jeter e si temano giudizi più completi e questo io sì lo preferivo anche se poi voleva dire lavorare parecchio a casa anche perché poi bisognava stare sempre sul filo di lana nel dare giudizi perché quando il giudizio poteva non essere proprio che più per agevoli bisognava stare attenti a dire le cose senza offendere nessuno diciamo così e neanche cercare l’escamotage di dire e vagabonda potrebbe fare di più perché quello non sarebbe stato dire la verità insomma bisognava cercare di dire la verità ma con tanta attenzione ecco però io ho trovato molto importante dare un giudizio e non per il semplice voto purtroppo però quali mondo cambia altra novità invece stata rappresentata dai delegati dove sono stati introdotti i rappresentanti dei genitori personale ata con vergati sono stato sono stati la prima volta in quella scuola è stata la prima volta in cui attraverso questo questa riforma questa visione così questa innovazione sempre dopo un po il mondo dei genitori nella scuola per me non è stato sbagliato perché certe volte noi avevamo conoscenza della bambina non avevamo nessuna conoscenza della famiglia certe volte certi bambini che avevano delle problematiche avevano le problematiche che venivano da una situazione monte conoscere la situazione voleva dire anche capire meglio il bambino mettersi in relazione con le famiglie e cercare una collaborazione tra famiglia e scuola e questo è importante poi anche capire io ho sempre detto questo ai genitori io sono un insegnante cerco di fare onestamente parlando il meglio che posso però non tutti i caratteri si collimano con altri caratteri anche bambini ci sono dei bambini che possono avere bisogno di un carattere autorevole bambini che possono aver bisogno di un carattere più dolce più comprensivo io sono quella che sono può darsi che con certi bambini non riesca a dare quello che il bambino chiedere a me però io chiedevo sempre questo ai genitori specie a inizio d’anno quando illustravo il programma cercate se c’è qualche cosa che non va io credo di essere intellettualmente onesto accettare le vostre critiche è capire quando la critica va accettata io devo cambiare il comportamento però mi raccomando intanto su questo fate in maniera che il bambino non ne sappia niente di questa cosa perché i bambini hanno bisogno è un bisogno enorme di avere fiducia nella persona che è preposta la loro educazione altrimenti tutto va a rotoli anche anche l’autorità che l’insegnante deve avere io spero che i genitori all’abbiente seguita queste cose poi quello che succede nelle tasse non si sa ora vedo che tendono molti genitori a dare sempre ragione bambini che quando non ce l’hanno certe volte una volta mi ricordo chiesto un giorno di permesso e venuta una supplenti na giovane giovane su tornati a scuola al giorno per noto un genitore all’arrembaggio hanno discriminato la mia figliola della merenda dico cosa è successo e dice non aveva finito il compito è nata dalla maestra ha detto maestra posso fare merende nel solito finisce poi mangi è stata discriminata nella maremma è ricorsa anche contro la cosa e come si fa a parlare con una persona del genere sono giovani sanno lo sanno o degli accaniti hanno difeso gli insegnanti che tutto sommato mi ha detto nulla di male ma perché rare amati e non mettermi a fare la polemica ecco ci sono ecco i genitori in quella maniera lì non sono i genitori che poi tu riesci come dire accontentare il tutto per tutto perché chissà quante cose non ritorneranno ma tante tante cose forse dicevano flash e forse la grande di te non lo so però non hanno fatto mai tante tante tempi critique quella la cosa più bella dalla scuola parte vi è una cosa più bella della scuola era a me piaceva tanto pare scuola nelle prime classi nella prima era faticosissimo se io facevo un ciclo portato i ragazzi in questa quando cominciamo dalla prima merito loro spaesata perché con quelli di quinta città è un ragionamento un po più vicino al ragionamento della persona adulta con quelli di prima proprio una cosa però mi piaceva tanto perché era tutto creativo li vedevi sbocciare vederli che uno comincia a capire comincia a riconoscere comincia leggere le prime paroline che riuscivano a scrivere e poi dopo non lo so e farti vivere questo bello della scuola che quando aveva cominciato a scrivere come c’è un’azione di lettini e poi mi facevano disegno della maestà sotto circa il nono ma è strano lo portavano portavano stabilire gli enti come sopra sono stati cose preziose e questa è una cosa bella invece esce la tanto è vero che questi bambini mi ridavano credo che li aveva trovati uscita insegnarli e lo ripagava ma ecco per queste cose quindi lasciando da parte le linee unitarie sì ho insegnato 9 per aver consegnato quando facevo l’università in quegli anni che è un po perso premetto che ho fatto addirittura delle supplenze alle scuole magari anche un istituto a bibbiena per ora grossa sono state cose brevi che riguardarono mio periodo io ho fatto l’università magistrato di firenze e poi l’ho lasciata un po perdere anche l’università e mi sono laureata dopo quando gianni un ruolo perché non volevo lasciare una cosa a metà era una cosa che non mi faceva dormire anzi avevo lasciato proprio hanno soltanto da fare la tesi allora sdraiare sociale mocarelli allora portare in un libretto con tutti gli esami mi chiese di fare un altro corso di pedagogia con lui io feci le lezioni della voce a commerciali e poi mi piace fare gli faceva prendere lui ecco così che è andata ea un aneddoto va veramente comune è anche simpatico che è rimasto come son tardi il punto su pc sono tutte cose per esempio se questa che una volta erano una classe con dei bambini con le quali è stato tanto bene e che stavano per lo meno sembra va bene con me e una volta viene a scuola uno di questi bambini e comincia a dire la mia mamma mi cambiare scuola ne manda via rimandano un’altra scuola erano bambini che io avevo preso dal non so per quale motivo erano tre classi era insegnante prevalente in un modulo che facile per un modulo particolare perché c’è stato un periodo in cui c’è stata una contrazione delle classe di vienna per cui abbiamo c’erano tre prime per esempio e non più quattro come erano gli anni prima e tre prime si che succedeva che non a calare in due prime si faceva il modulo normale quell’altra prima c’è lo ero io insegnante prevalente e poi un insegnante dell’altro modulo e viva a fare storia geografia studi sociali in quel quinquennio io facevo di sentire poi quando entrava l’anno dopo è fra l’altro prima che diventano seconda e facevo il modulo io con la seconda l’altro nesta con la prima più un altro analista che ci scavalca ma insomma andava un po in prima poi seconda è un modulo particolare io a insegnante prevalente si che mi sentivo particolarmente coinvolta ma da questo bambino comincia a dire la mia mamma mi cambia scuola e questi bambini che erano stati all’asilo tutti insieme erano stati trapiantati alle elementari tutti insieme non so perché non l’hanno un po mescolati sono stati e io dicevo e di coi compagni erano parecchi amalgamati con questo bambino ma noi non ti parlare mandare via ma perché la tua mamma ti manda via ma richeste sessa è cresciuto con noi sia stato con noi non diremo team anche che esce ma perché ti manda via romana non lo so questo mi mandano in un’altra scuola mi ha detto che mi mandano un’altra scuola ma ero bambino un po di sport a scuola per ogni attività che un giorno viene la mano la compagnia scuola la chiamò lì con una scelta mi dice perché il suo bambino mi dice che li vuole cambiare scuola e non ha detto mi ha fatto arrabbiare il diritto per mandavano collegio e puntuali ma lui non sappiamo che serve miller privando hanno dato a scuola college a mario rischierai di sì non c’è perché cosa che riguarda le origine a via il tentativo è lui che faceva sempre arrabbiare perché un altro giorno la mamma adoperarsi i calcoli al fegato torno torno a casa enrico finito come stata un’arma bene però mi ha detto che una donna all’ospedale perché perché la faccia arrabbiata ecco questo è tutto dire jamal bondi a cannes corsi via io si stanno tenendo bene se trovo volentieri entrano a scuola mi accorgevo che era l’ora di uscire senza non facevo coinvolgere la loro quando per esempio veniva 2 che ricevano maestra questa è la mia il mio lapis e quell’altro dicevano no questo è il mio relax e io mettevo lì con loro anche cercare di capire a discutere capivo canale cose importanti della loro vita juve devono mettere a loro pari e cercare di dirimere la questione facendo momento nemmeno possibile oggi si parla delle relazioni come il fondamento dell’agire educativo dopo tanti anni che ha insegnato a scuola quali pensa che siano gli ingredienti per installare per costruire una relazione con i bambini fondamentale insomma vediamo le ore autentica mancato regole è il mio autore di volere quando siamo andati utilizzare sgridavo però io ho cercato sempre di immedesimarmi neri a loro nelle problematiche che a loro cosa diventa meno al loro albergo insomma pur essendo la maestà però capire le loro necessità ai loro bisogni di vivere meglio mio agosto loro viale cercare di essere di vedermi bagni cosa penseranno allora di me come sarà aspettano loro di me capivo che certe situazioni potevano essere per loro drammatiche perché primo giorno di scuola con un bambino è un dramma un incertezza una paura io mi ricordo gli ampio figliolo primo giorno di scuola e primo bambino che ho voti del primo dei miei figlioli che è un’altra squadra il primo giorno di scuola poi sono andati alla pineta a fare una scampagnata con la storia casa tali compiti no mamma casa vari compiti no perché perché ho paura una paura fra i compiti la messa aveva fatto scrivere a carolina mamma deve essere a tavolino ma in tante maniere io vedevo che questi bambini andavano assicurati andavano anche però guidati sicché quando la visione della verità non ho mai dato una punizione così erano condizioni siamo un po che non lo so rileggere una cosa che non avevo letto fare mio compito più senza spiegare perché è cercare anche qualsiasi cosa io facessi cercano di spiegare a loro perché la facevo chiedere sempre educatamente quello il cui potevo avere bisogno non lo so poteva essere proprio bambino andare a fare una girata fuori vai a prendere un pc ad attenderlo sempre per piacere essere sempre garbata come loro essere semplice michele quando c’è né al momento anche di vita però essere sempre dalla loro parte per esempio io ho avuto nella mia esperienza poco perché dicevano allora lunedì bambini dall’estero nessuno a meno del bangladesh e poi avevo due bambini che facevano i testimoni di geova che il direttore per facilitarvi perché facevo insegnante prevalente non li voleva togliere dalla classe lasciando una classe più omogenea dicono loro sono piaciuti tutti insieme all’asilo e devono restare tutti insieme anche qui non si possono mettere con arci e compagni che non hanno avuto gli altri anni e ecco io ho fatto anche vari episodi che ci hanno fatta insegnare di insegnanti anche perché dicevo insegnare alle visioni se volete insegnare ad harrison e allo stesso tempo può voler dire anche fa lui assoluto faludi segno io posso fare de liso nello stesso tempo farei anche altra materia si fermerà coinvolgente lo stesso te quello e siccome c’erano questi bambini i testimoni di geova e cioè quello del bangladesh e da musulmano io facevo fare anche loro i loro disegni e le loro cose per esempio buoni pasto disegnata la mecca la pietra nera tutti quanti che celano intorno a questa pietra nera il significato della pietra nera e poi i bambini i testimoni di geova scendono anche loro una cerimonia con qualche cosa io lo facevo di segnare anche a loro in maniera che anche loro si sentivano valorizzati quando lo scenario ancora poi avrà uscirono più ste cose il nostro giudizio ne sono i tassi per nebbie la città santa maria in cui si portava una merenda versaci da van halen inizio perché li na con noi anche moli venivano con gli altri due testimoni sia bastare una casa di gemonio 2000 ma quando si andava laggiù ammonisce volte metterò tutte le merende fuori della panchina ma unite guardaci le merende che nessuno se li prenda e noi abbiamo dentro perché volevo che anche lui bellissima che non fosse costretto ad assistere invece venivo che poi dopo che non è dalla torta era magari un pochino a sbirciare cercavo di metter le infrazioni ai loro danni di rispettarli tanto e di capire una cosa che facciamo sempre per questo che verrà un giorno in cui loro saranno uomini fatti e io sono una vecchia era quando mi incontrano lontano pensare che sono state male con me questa è la cosa che io penso soprattutto poi dopo anche metterli nella condizione di insegnarli nella maniera migliore e cercavo si di documentarmi e di fare tante cose per esempio italiano si è lavorato tanto sulla fiaba sui ruoli della fiaba il protagonista e antagonista l’aiutante si analizzano le chiavi e poi si studiano anche a livello italiano non solar ispezione di una persona se quindi una descrizione di un bravo mi ricordo anche una volta si fece la descrizione su youtube dagli valori pippi calzelunghe si prendeva si ricalca da una descrizione poi si diceva adesso vediamo cosa si analizzava il testo si cercava sotto il tasto di di fare un altra descrizione di non so di un familiare del parma ma lì che ti pare io mi è proprio una volta a sparlare di una c’è la descrizione di una mamma che aveva una collana e allora bambino mi scrisse il testo è riprendersi i punti e faceva la sua esperienza ma diceva faccia tutta la mia mamma di collare la descrizione che noi avevamo pensa modelli per la radio una donna che era una collana e lui scrisse la mia mamma di collane non ne sa perché è un autore lato ci ha donato tutto questo la classe busto che capitava una scuola però è per me è stata un’esperienza bella che aveva scuola io la ringrazio per la sua disponibilità per averci dedicato parlato delle sue strette con noi e vero conclude l’intervista con il suo consiglio secondo lei quali caratteristiche destra ma resto è l’aver empatia simpatia capacità di mettersi dal punto di vista degli altri e poi se all’università adesso mi danno una buona preparazione a livello psicologico metodologico bene anche quella è poi tanto ci vuole voglia di stare con i ragazzi ecco pazienza tanta pazienza con il pd ci vuole però nelle scuole elementari non è come non lo so la materna perché non l’ho mai fatta le medie sono c’erano pochi brandini le superiori possono essere stato te ma quando sono piccini che fanno le elementari sono proprio bambini ai quali poi per poi capire dalle correggerli per che ci voglia una correzione mondo sbaglia ma capisci che sono bambini qualsiasi cosa facciano non te la puoi prendere cioè non ti puoi fare coinvolgere sì che devi essere sempre disponibile la disponibilità e la voglia di fare ragazzi non c’è possibilità assoluta di dire come si dice di tanti mestieri che invece di fare il loro lavoro nella stessa non si può fare perché mi sono coinvolgenti questi ragazzi e poi non ti danno spazio per pensare io che avevo problemi a casa entrano a scuola e problemi ci avevo più quando usciva per il meteo in fila per uscire mi ritornano tutte le mie cose nei pensieri nella testa però quelle ore che passava lì erano come un lavaggio del cervello da tutto perché dovevamo stare attenta a loro ai loro bisogni ea tutte le loro cose grazie alle elezioni con il barista ragazze che distingue acqua cantante con quest anno il cioccolato è quel ritmo sincopato [Musica] bene mai morire volare quasi a cuore febbre 18 6×4 20 quando sei esattamente [Musica] [Musica] cosa mai andare grillo collego colpi che con la sfera partito [Musica] maestà [Musica] bene [Musica] mai così mondo si festeggia quale processo alla luce le foglie fiora finiano porti rispondo la domanda non puzza [Musica] maroni [Musica] che resti giornate a parigi [Musica]