Intervista alla Maestra Fiorenza Lumini e al maestro Ludovico Aurea
Attività svolta all’interno del corso di storia dell’educazione, prof. Gianfranco Bandini, Università degli Studi di Firenze.
L’intervista alla maestra Fiorenza si è svolta nel mese di luglio 2017 a Prato. Ha insegnato per 44 anni; per qualche anno nella provincia di Firenze e poi a Prato.
Invece, l’intervista al maestro Ludovico è nata un po’ per curiosità personale: essendo originario di un piccolo paese dell’entroterra calabrese, dove mi reco tutti gli anni, ho pensato che sarebbe potuto essere interessante scoprire la realtà scolastica, dei decenni passati, di un paese di montagna situato nella Sila Grande.
Il video, oltre a curare l’approccio storico della carriera professionale degli intervistati, vuole offrire un confronto tra due realtà scolastiche differenti su alcuni aspetti e vicini su altri.
- Intervista di: Gianluigi Greco
- Regione: Toscana (Fiorenza Lumini), Calabria (Ludovico Aurea)
- Anno inizio insegnamento: 1973 (Fiorenza Lumini), 1970 (Ludovico Aurea)
- Trascrizione:
tutti i bambini fanno ooh da milano perchè mi lasci sono sai che da soli non si può allora clicchiamo liri fiorenza sono nata nel 1952 sono andata in pensione il primo settembre del 2016 e ho iniziato diciamo a insegnare di ruolo come insegnante di ruolo nel 1983 allora come sia domanda le voglio fare la domanda massima per chi ha deciso di fare la maestra mi è sempre piaciuto fare la festa che ricorda la bambina con mio fratello era il nostro gioco preferito di giocare a mestre poi ricordo anche che prendevo i quaderni e paderni degli anni precedenti e mi piaceva correggere quindi diciamo che fino da piccola mi è sempre piaciuto fare la maestra quindi una volta che ho finito la terza media hanno avuto attimi di esitazione mi sono iscritta all’istituto magistrale che ha presenti quattro anni mi sono diplomata nel 70 mi piaceva studiare e la cosa che mi piaceva fare era la matematica mi piaceva proprio veramente però iscriversi alla facoltà di matematica implicava fare un anno alternativo c’era da fare l’anno in più perché le sue magistrali di 4 anni e quindi siccome è abbastanza brava anche l’italiano mi sono iscritta alla facoltà di magistero e ho studiato per altri quattro anni mi sono laureata nel frattempo però ho iniziato a fare le supplenze devo dire che ho fatto ho partecipato anche ad un concorso che non è andato bene ma ero talmente presa dall università per cui mi andava bene questo doppio canale studiare per evitare le elezioni e fare anche le supplenze che devo dire in quel periodo la anni 70 si lavorava in ricordo fino dal 73 ho sempre fatto un anno intero cioè i classici 180 giorni quindi riuscivo a tirare avanti lo studio e o mi sono laureata e niente e ho potuto esercitare il mio lavoro a tempo pieno o quando ho finito poi anche la tesi mi sono laureata ho dovuto scegliere un attimo se continuare con la scuola primaria perché le mie supplenze sono sempre state nella scuola primaria scuola elementare a quei tempi oppure indirizzarmi verso la scuola media o o anche superiore allora devo dire che nel in quel periodo c’è stato un fermo nei concorsi da quello del 64 siamo andati poi all 82 83 per cui mi sono messa continuiamo sempre a lavorare a lavorare avevo supplenze abbastanza lunghe ma mi sono messa a studiare anche a prepararmi per i concorsi perché in contemporanea preparato quello per la scuola primaria e della scuola media ho fatto prima l’ho scritto alla scuola elementare mi è andato bene e ho lasciato perdere l’auto perché lavoravo aveva un bambino piccolo e tutto insomma non si può fare quindi ho fatto allora le ho vinto il concorso e sono entrata di ruolo tra volo nell 82 anche se ma negli anni successivi ha pensato di fare diciamo il salto dalla scuola primaria ti dirò guarda e diciamo intorno ai 50 anni non prima sono 50 anni ho anche pensato di fare il massimo ciao [Musica] non ho mai fatto richiesta perché mi sono trovata talmente bene con i bambini della fascia di età dei bambini non solo ma anche nel posto di lavoro dove sono stata e anche col team delle colleghe perché insomma è fondamentale fatto sta che io sono entrata nella scuola dove ho finito diciamo la mia carriera nell 81 come incaricata del provveditorato e sono uscita nel 2016 quindi non ho mai nemmeno chiesto di proposito in trasferimento questo insomma dimostra che effettivamente mi sono trovata molto le invece quel quanto riguarda per fare un passo indietro sono le prime supplenze come come le ricordo allora devo dire che ho iniziato a fare le prime supplenze nel 62 i primi giorni su pensa li ricordo ancora ero avevo vent’anni quindi ricordo che la prima sorpresa che ho fatto l’ho fatta in un paese vicino a casa mia dove c’era un ragazzino che conoscevo e quindi sono arrivata poche ore il trito e il compagno gli diceva senza quindi diciamo che i primi tempi non è facile entrare nella scuola perché mi sentivo un po soprattutto con i ragazzi più grandi della quinta mi sentivo un po voglio dire coetanea ma non avevo ancora assunto bene il mio ruolo è all’inizio insomma diciamo che è stata dura perché se la supplenza è breve ti va bene anche stabilire un rapporto familiare con i bambini se invece poi la cosa va per le lunghe deve un attimino stabilire ruoli per cui diciamo che mi ha aiutato e fatto di avere all’inizio supplenze supplenze frammentarie proprio in questi primi anni ci sono uno stato delle figure che ricorda un piacere lo hanno fatto a crescere professionalmente e quando sono arrivata a prato devo dire di si soprattutto quelli che allora erano i direttori scolastici la prima la prima dirigente la prima direttrice di allora la persona giovane molto dinamica molto determinata che mi ha fatto entrare in una dimensione scolastica professionalmente più più elevata infatti colleghi cioè quando c’era lei ho fatto il concorso perché appunto sono entrata da supplente e ci ha dato molte indicazioni a me e altre colleghe che eravamo nella stessa situazione con testi importanti che ci hanno aiutato anche a superare il concorso anche bene quindi lei è stata proprio la persona che mi è rimasta proprio perché ci ha dato a ameeer tanto proprio una una svolta alla carriera da un punto di vista professionale prevalentemente questo è stata importante in che modo diciamo valutava gli alunni e come è cambiata la valutazione dai primi anni insegnava quando poi andata in pensione dunque la valutazione è cambiata tantissimo nella mia cara della mia lunga carriera di 41 anni e 10 mesi la valutazione siamo passati io ho iniziato a valutare che è appunto è proprio l’anno a cui mi riferivo prima della mia prima supplenza lunga in cui ho dovuto anche fare la valutazione c’era la mascella tipiche pagelle verdoni una volta della cera il voto comincerà il voto che erano le nouvel emettevamo tutti i pozzi era una cosa quello era e si faceva poi andando avanti quando siamo arrivate appunto qui a prato che la metodologia era diversa poi erano cambiati i tempi e tutto siamo passate alla valutazione con giudizio l’azione con giudizio e verano valutazioni anche [Musica] che venivano anche modificate a livello di istituto e di scuola non è nella nostra direzione didattica ma penso anche in alti a prato avevamo tutta una programmazione nei primi 20 per obiettivi venivano individuate negli obiettivi e valutati quindi non più il voto ma c’era un giudizio che poteva essere andava da sufficiente ottimo buono sono giudici classici e poi c’era anche la valutazione del modo di apprendere del nel modo di relazionarsi quindi erano delle schede molto dettagliate molto dettagliate ricordo che erano sbagliate pagine da riempire con poi un giudizio finale per ogni motore o erano termini materia venivano individuati degli obiettivi veniva che venivano verificati obiettivamente però oggettivamente alla fine c’era un giudizio finale che riassume longo ora devo dire il bordeaux drastico questo tipo di valutazione non sempre però era diciamo valida al cento per cento perché quando quando le compilavano era un’occasione anche per riflettere per migliorare per anche sul nostro modo di insegnare però ecco dovevamo stare attenti nello scrivere perché a volte quando genitori vengono nel giudizio non sempre quello che noi vogliamo dire riusciamo a a passarlo con i termini giusti con i termini più appropriati per cui insomma per quanto 1 cercasse di essere più obiettivo possibile ci potevano potevano nascere delle incomprensioni per quindi poi da queste schede così molto articolate siamo ritornati siamo passati poi alle schede ministeriali con con la valutazione che non era per buon fine sempre per giudizio cercavano sempre di ricordo che può per ogni disciplina buono distinguo però sotto c’erano sempre due o tre righe per fare delle osservazioni si cercava di mettere in evidenza le cose da rinforzare e consolidare oppure le cose in cui uno emergeva perché per evitare che queste schede fossero anonime e poi c’era sempre giudizio finale più attenzione anche perché poi è stata inserita anche la voce del comportamento con tutta una spiegazione sotto comportamento non nel senso è buono e cattivo ma come si relaziona con i compagni come si relaziona con gli adulti come si relaziona con con il materiale con tutto l’ambito scolastico e poi siamo tornati erbosi le ultime le ultime schede fate però ecco a mio avviso ora lo dico con l’esperienza che ho acquisito il 7 di ora è diverso dal 7 che si dava prima perché di solito c’è sempre qualcosina da da aggiungere da specificare secondo lei se ho fatto un passo indietro io no no no no io penso di no penso che cioè il fatto dei voti con l’accompagnamento di una spiegazione penso che sia diciamo una via di m che poi gli eccessi non fanno bene né da una parte né dall’altra perché io ricordo riordinando un po il mio il mio materiale soprattutto ora quanto fatto il trasloco e questo non c’entra io ho ancora un esempio qui quelle schede che non erano una vera e propria programmazione ma quasi quindi io sinceramente non mi ricordo verso gli anni 80 ottanta si perché c’era ancora il tendone erano iniziate pure i moduli troppo mal ma gestibile da un genitore perché un obiettivo che per noi è importante obiettivo didattico parlo insomma non sempre era compreso dagli addetti ai lavori anche se cioè dai non addetti ai lavori i suoi genitori anche se ricordo benissimo le riunioni che abbiamo fatto con i genitori per presentare questa questo tipo di valutazione o c’è il noto i moduli ed ilary i primi anni diciamo che ha insegnato come insegnante unico e poi passato in team allora io uno passata i primi anni da supplente e anche da incaricata ma l’insegnante unica con la scuola solo la mattina ricordo che qui a prato nel pomeriggio erano organizzati nei primi anni parlo quindi 79 80 organizzano un doposcuola quel tempo era il boss colico venivano fatti con tutti i bambini rimanevano a scuola fino ad una certa ora poi sono passata al tempo pieno quando sono entrata di ruolo c’era il tempo pieno il tempo pieno con due insegnanti che coprivano una classe di solito ci dividevamo le materie però c’era la contemporaneità in presenza di abilità che facevamo insieme questo negli anni del 92 perché i moduli sono entrate nel 92 quindi dal diciamo dall 83 quando sono entrata di ruolo ma già un paio d’anni prima come incaricata dal fino al 92 abbiamo lavorato a tempo pieno due insegnanti su una plus apertura anche delle classi e devo dire che nella scuola in cui ho insegnato la cosa era molto sentita e quindi ricordo che facevamo attività di giardinaggio attività di cucina attività di cucito attività artistiche del falegnameria tante cose la fascia estate del periodo dei moduli io ho insegnato nei moduli dal 92 fino al 2012 quindi fatti vent’anni proprio pieni per me è stata un’esperienza ottima a me piace cambiare quindi quando ci sono le innovazioni le novità almeno provare perché diciamo che il tempo pieno poi io sono ritornato da il tempo pieno l’aspetto negativo che io posso dire una conclusione di materia di carriera è che i bambini soprattutto quelle piccole stanno troppo a scuola stanno troppo in un ambiente soprattutto come è diventato adesso il tempo pieno sempre lo stesso ambiente sono sempre che che ci siano grandi opportunità dalle farc il fatto che i bambini stanno troppo ascolto per me questo è soprattutto con i bambini più fragili e deboli cioè restare fino dalla prima otto ore sono tante e sono tante veramente anche se uno cerca di variare le attività per io del rilassamento periodo del si ascolta della musica si fanno delle attività particolari però comunque sei sempre in classi molto numerose in ambienti sempre più piccoli perché i numeri aumentano quindi questo è uno degli essere un aspetto negativo del tempo pieno col modulo devo dire che mi è piaciuto piaciuto è stato laborioso all’inizio organizzare organizzare gli orari con il modulo invece sono tre insegnanti che ruotano su due classi e quindi insomma si trattò all’inizio di organizzare fu richiesto nel 92 ricordo benissimo fu richiesto dai genitori perché c’era un gruppo non lo so c’era un gruppo di genitori che voleva bambini a casa qualche pomeriggio e la cosa passo all’inizio il nostro modulo era strutturato su tre rientri avevano due pomeriggi per stare a casa in cui facevano i corpi che avevano dei compiti da fare meglio il tempo pieno io non ho mai nate compiti nel pomeriggio perché quando uno sta a scuola all’altra meta del seicento 30 penso che abbia diritto a lasciare da parte solo il venerdì donato qualcosa anche perché poi i bambini non hanno solo la storia la danza scena il calcio giustamente però comunque sono sempre attività strutturate non hanno il momento del adesso il momento per terra e senza per me però ecco l’esperienza del modulo poi nell’arco del di questi vent’anni ci sono stati degli aggiustamenti ci sono stati degli aggiustamenti nell’orario per cui siamo passati da tre rientri pomeridiani siamo passati a un periodo in cui il primo ciclo quindi prima e seconda faceva solo due rientri e 3a 4a e 5a poi mi faceva freddo devo dire io mi sono trovata molto bene molto bene perché per me quello è il futuro di scuole modello di scuola adatto per i bambini capisco capisco le esigenze dei genitori che lavorano perché la scuola è anche un servizio però avevano organizzato a suo tempo per chi proprio era impossibilitato portarlo a casa e bambino nel pomeriggio non organizzato delle attività nel pomeriggio fino alle 4 e mezza con esperti esterni con il team mi sono trovata benissimo altre persone poi con una bastone metodisti che siamo insieme abbiamo anche se in classi diverse ma parallele abbiamo lavorato insieme dall 80 al fresco dall 83 prima in classi parallele del tempo pieno poi ci siamo unite con un’altra dell 88 e nel 92 queste tre siamo rimaste insieme siamo nella sessione fino a fino al 2012 abbiamo lavorato bene perché il discorso del team a mio avviso è molto importante perché tre persone siamo diversi per cui si riesce anche a completarsi compensarsi magari lo sono meno possono essere meno giocherellona di un’altra ma l’altra ricompensa quindi non solo da un punto di vista del comportamento del modo di rapportarsi ma anche nel modo di fare nel modo con cui si si presentano determinate attività ai bambini le strategie per per cercare di inserire nel gruppo un bambino difficile sono cambiate durante gli anni i bambini stessi sono cambiati i bambini sono cambiati sono cambiate le strategie sono cambiati i modi di rapportarsi i genitori brontolano i bambini brontolano i bambini hai fatto tu sei la tv capivo perché bisogna prendere sul momento il comportamento con questo bambino non era possibile sul momento riflettere prima accennato alle correzioni e si parla delle volte delle maestre sono la prima rossa le materie qualcuno è contrario lemon ice non possiamo ma senti guarda la penna ascoltami la penna di un colore diverso forse l’ho sempre usata perché per far vedere magari ma no non era ecco non sono l’insegnante che che faceva grandi grandi segni e grande correzioni di solito dunque di solito come facevo come faccio io correggerlo con i bambini delle prime classi si correggeva insieme a fine compito i compiti semplici venivano corretti insieme e ricordo che si metteva questa è una cosa che abbiamo utilizzato a livello di team lungo una stellina se il compito era fatto bene si metteva la stellina sorridente oppure se era fatto un pochino più spreciso la stellina po da bocca imbronciata e poi diciamo che c’è sempre stato anche un certo anche al momento della correzione della valutazione diciamo che c’è sempre stato un modo di rapportarsi con il bambino ricordo anche moralmente ma la stellina e con la nuvoletta e quindi diceva sei stato bravo cioè io ho notato questo ed era una mia di forse una mia abitudine i compiti fatti li ho sempre corretti ora meno che non fossero delle attività che si facevano insieme e sia per abitudine i bambini cicali mano ad avere il compito corretto perché volevano vedere se si aveva fatto bene ho fatto male allora prima e seconda parlo di quando diciamo nella mia stragrande maggioranza ho insegnato matematica veniva fatta la correzione lì sul momento con il bambino sbagliato questo li facciamolo insieme cercavo sempre di fare capire cos’è che era sbagliato e poi questa famosa stellina e i bambini di solito eco ricorda anche questa è una cosa che mi faceva piacere di solito quando finivano il compito anche loro perché facevamo una stellina molto veloce allora ci tenevano in particolare le bambine ma anche i maschietti aree saperla fare quindi si esercitavano e di solito scrivevano anche loro la nuvoletta come ho fatto a maestra cosa simpatica no questa cosa e ho sempre corretto il lavoro fa abbiamo spesso soprattutto negli ultimi anni iniziato anche a lavorare in maniera cooperativa e questo soprattutto per la matematica cioè fare il problema chiuso così perché altrimenti mi copia diciamo che si faceva prima ecco anche lavorare insieme perché noi abbiamo visto che lavorando insieme stabile a 2 massimo 3 non più di tre bambini ma lavorando a coppie con un bambino più forte e uno dipendeva non sente nello stesso modo un bambino più forte un bambino meno forte il bambino più forte faceva capire all’altro qual era la strada da seguire e questo sinceramente stato una cosa molto positiva perché io ricordo ai tempi prima c’è da fare il problema ecco questo è il discorso di lavorare insieme e stata una cosa molto molto positiva non sempre naturalmente che al momento in cui si lavora insieme il momento in cui si lavora secondo prof poi devo dire benvenuta la lim che ho avuto anche una possibilità di usarla negli ultimi due anni perché questo aiuta molto aiuta tantissimo nella scuola web averla in classe è stata un’esperienza stupenda quindi diciamo ci sono stati dei cambiamenti diciamo in positivo su tutti gli aspetti sia didattici sono stati cambiamenti belli cioè io mi sono ammette del ritorno a ripetere mi piace cambiare quindi ben vengano le innovazioni le novità ricordo che negli anni 90 il dirigente di allora si organizzò un’aula multimediale qui a fontanelle e andavamo mi ricordo la felicità dei ragazzi ma anche nostra naturalmente serviva un aggiornamento nostro precedentemente quindi ti devi aggiornare utilizzare non voglio dire soft power point excel ho visto dall’inizio i cambiamenti cambiamenti ce ne sono stati in meglio sicuramente anche perché con l’esperienza noi acquisiamo una cerca una certa capacità di fare e di gestire le situazioni certo non è che tutto sia rose e fiori perché le risorse sono diminuisce quindi personale personale in viene da tutte le parti e poi l’arrivo di molti extracomunitari dico anche lì e ci siamo dovuti rimboccare le maniche perché a parte a parte gli stranieri che arrivano di seconda generazione e quindi nati d’italia che comunque insomma riescono a capire sono bambini che a metà anno che guarda in quinta arrivano e quindi devono essere inseriti devono essere almeno integrato e meno dare il minimo degli strumenti per gestirsi dalla neonata devono andare in bagno devono poterlo dire ci sono state delle difficoltà proprio che ha toccato con mano e magari ripensandoci poteva gestire in modo diverso sicuramente sicuramente sì sicuramente sì perché che ti devo dire ora ci devo riflettere un attimino a volte a volte ecco volevo fare tutto da me nel senso di gestire da me con il mio film naturalmente perché da sola siamo state forse mettendo più in evidenza problematiche sorte all’interno della classe forse avremmo compiuto avere qualche aiuto in più invece da un punto di vista sociale ha trovato degli aspetti come sono cambiati la figura dell’insegnante ecco allora direi un po il rapporto con i genitori rapporto con i genitori questo è una cosa che va un attimino anche anche questo è un po come il rapporto mogli ad u con ei bambini va un attimino curato curato e coltivato ora chi fa un anno da una parte all anno dall’altra è anche difficile instaurare un buon rapporto con però a me capita modeste da molti anni quindi l’esperienza ha insegnato che il rapporto con i genitori deve essere un attimo costruito si deve costruire un rapporto di fiducia un rapporto di responsabilità è anche dei ruoli stabilire bello perché diciamo che nella mia lunga carriera sicuramente cambiato passate dall inizio in cui genitori portavano i bambini a scuola anche se non ci sono ma io ricordo che all’inizio sinceramente non ci sono mai state discussioni con i genitori mai probabilmente quello che l’insegnate faceva andava bene ora il 70 nel 70 maggio l’anno dei decreti delegati io l’ho vissuto riporto era supplente i genitori incominciarono avvenire però non è che con l’avvento dei decreti delegati genitori almeno dove dove insegnavo io arrivarono affetta nella scuola magari perché era anche un periodo storico in cui si trova più risalto alla figura sicuramente sì sicuramente io sinceramente ricordo all’inizio anche i primi anni che ho fatto qui a prato anteri di supplenza intera lo ricordo venivano prendevano le schede c’erano i ricevimenti ma niente niente più di tanto negli ultimi anni invece le cose ora gli ultimi anni non 45 dico ma diciamo che da un po meno della metà carriera ecco i genitori hanno bisogna un attimino torno a ripetere stabilire un rapporto per cui prima dell’inizio avere bene le idee chiare noi prima dell’inizio della prima una bella assemblea con i genitori possibilmente senza la presenza dei bambini perché comunque bambini piccoli sono elemento di disturbo quindi con molta chiarezza spiegare fa presentarsi dire quello che la scuola offrirà dire qual è il nostro ruolo è quello che che noi abbiamo intenzione di fare con i loro bambini presentare anche come è scandita giornata scolastica perché in fin dei conti questi bambini diciamo che stanno più nella scuola che non a casa perché poi tornano alle cinque fra mangiate la cena la sporta quindi per me è fondamentale questo quindi stabilire l’importanza delle regole importanza delle regole e dicevamo anche a loro quali erano senza essere inflessibili anche il discorso in bagno bambini piccini di sei anni non puoi dire si va in bagno le riesce il mezzo e non puoi dire nemmeno che si va in bagno tutte le volte insieme che pasta è lo dicono le classi di 25 partono tutte vanno in panne e quindi presentare qual è la scansione dell’orario scolastico e cercare anche la collaborazione delle famiglie cioè a mangiare mangiare noi di solito si mangiava nel refettorio lì con 70 persone ora 670 persone si alzano e succede il caso ma il mercato quindi è importante il bambino con quei dieci minuti un quarto d’ora che mangia che a casa abituarlo a sede è importante quello che anche per la gestione familiare è importante che gradatamente anche lo salituri associare la frutta tagliare la carne quindi noi ci ponevamo su su questo in questo modo collaboriamo insieme per il bene del bambino e dicevamo anche quando c’è qualcosa che non va che ce lo devono dire subito ce lo devono dire subito non sulle scale quando si esce ma c’è un quadernino delle comunicazioni noi abbiamo un giorno alla settimana in cui siamo disponibili a scuola non solo ma qualsiasi momento al di fuori dell’orario scolastico basta che ce lo dicano perché anche noi siamo essere umani degli impegni quindi diciamo la chiarezza per concludere quale quale consiglio darebbe a un futuro maestro o maestra allora che consiglio intanto allora da un punto di vista culturale e didattico quello che dico e di tenersi aggiornati anche se avete che stavo dicendo una preparazione molto più corposa sia da un punto di vista delle conoscenze ma anche da un punto di vista didattico psicologico sicuramente dire maggiore rispetto alla nostra però tenetevi aggiornati tenetevi aggiornati non solo da un punto di vista delle varie discipline ma tenetevi aggiornati anche sulla relazionalità perché ci sono molti corsi anche la gestione della classe la gestione dei rapporti con i genitori ma anche la gestione del rapporto con i colleghi perché insomma non è semplice anche della gestione quindi sicuramente questo e poi quando uno entra nella classe con i ragazzi un po di umiltà nel senso che anche se uno ha una buona preparazione se uno sa tenga presente che gestire azioni non è facile non è facile neppure per chi insegna insegnamento 40 quindi entrare in sintonia con i ragazzi e questa è una cosa che si acquisisce curare molto questo aspetto mantenendo bene i ruoli perché tu sei insegnante non sei nell’amico né il fratello maggiore tu sei insegnante 20 cioè non sei al pari di loro però devi comunque fare in modo di sé il bambino un problema che lo deve venire a dire capito cioè quindi di stabilire questa fiducia reciproca e far capire anche che l’insegnante anche l’insegnante ha dei problemi che ieri mi è successa questa cosa ma non so proprio come fare ecco ciò che rende anche l’insegnante è non essere umano che ha dei problemi quindi aggiornamento formazione curare molto il rapporto della porta con i bambini con sensori che forse la cosa più difficile e con i colleghi con i colleghi tutte persone diverse però lì l’obiettivo è lo stesso cui insomma sì quindi ma con i bambini con i bambini non è facile e quindi uno bisogna che se lo fa con passione sia aria di pazienza è riuscire la speranza anche di trovare magari un collega una collega che ha un minimo un pochino di più di esperienza che uno da una dritta a me è servito molto all’inizio è perché altrimenti i bambini sanno mettere anche in crisi ti sanno mettere in crisi e far se non stai attento vai in crisi anche anche la tua persona la stima in te stesso ho capito per cui cioè questo è brutto perché diceva allora io non sono capace questo è fondamentale decenni ok grazie mille per il tempo del man dedicato e per i consigli ultimi tena e grazie va bene va bene buon buon futuro c’è bisogno e la scuola io non so quale sarà il tuo futuro ma c’è bisogno di figure maschili nella nella scuola primaria in particolare perché poi nelle medie e nelle superiori qualcosa in più c’è però la figura maschile nella nella scuola primaria e fondamentale molto importante perché a volte quanto manca la figura maschile in casa trovare qualcuno nella scuola è importante ho visto abbiamo fatto l’insegnante di religione era un uomo questi giovani sono penosi assistendo che sono venuti da perseguire bambini con problemi ecco ai bambini piace stile avanti grazie mille pare che quando un grande piano e bambini [Musica] a me piace grande calcio una zolla di terra [Musica] aurea vento nata bocchigliero 2 gennaio 1939 beh ho fatto a diventare a bocchigliero e dopo sono andato in seminario a rossano è un fatto fino a qui gli originaria dopo lasciato ho fatto un buon corso nelle post era andato bene però era un ragazzo un ragazzino quindi titolavano niente della sua fattura del punteggio che aveva degli esami che aveva fatto ma come ci sono meno avevo niente ed era un buon corso che riguardava anche melo e di guerra orfano di pergola profughi e 20 30 per cui io a 18 19 anni ma lavora sul titolo sarà un duello elementi sono rimasto fuori per per questa ragione per i titoli che non aveva affatto il mentale dopo speravo di entrare poi però non allora mi sono messo a studiare deplorato rinnovarlo o fatto il 70 63 ho fatto chiaramente sono aggiustare 60 guarda un frequentato il quarto magistrale perché volevano quattro anni per le maiuscole mi sono diplomato o in italia di insegnare le cose la fisica in quegli anni al 65 abbiamo colmato l’istituto professionale dal maggio fare ma da rubrica scuola che consentiva di entrare direttamente a insegnare cosa la fisica macché disegno va bene operatori così nelle scuole anche superiore anche se quindi però non di ruolo si leggeva la domanda al prezzo che si faceva 66 ho fatto il concorso ho fatto la suite 68 del concorso l’ho superato e dal professionale sono passato alla elementare per cederli ero così precario diciamo ma il dragone mentale sono diventato lo di ruolo sono stato vanno due poi 70 sono entrato di ruolo di legalizzare come mai si stanno in seminario è perché la bambina non ungere una scuola cos’era niente lo deve almeno la scuola media aveva bisognava dare cuore e fuori bisogna mandare in un collegio perché un ragazzo di 11 anni 12 anni non è che poteva andare così non correggio prima aveva uno di questi il seminario il convitto però un seminario di gioco c’era alcun intento era tutta l’interno gli insegnanti erano tutti i paletti per cui se si risparmiava un po insomma ecco per questo però dopo c’era naturalmente la possibilità di diventare prete fatto quindici anni bocchino dopo chiesto il trasferimento a rossano adesso un’altra rossano fino al 2002 proprio richiedono andato invenzioni che ho fatto 37 anni di servizio dopo la volontà di evasione perché hai deciso di entrare nel mondo della scuola di diventare maestro ma perché io mi era avviato lo studio romanistico hai capito e quindi di conseguenza di questo evento per me è stata una cosa più logica avendo lasciato la scuola pubblica la cosa più logica con il barbera il solo da battere e quindi o il liceo classico o il buzz su al ricovero passati 5 anni e 6 anni dell’interruzione nel maggio usuale diventato più logico per veneri e perini sono trovato anche perché lui piaceva poi e per diventa per diventare maestro di ruolo hai dovuto fare un concorso sì sì sì ho fatto il concorso ho superato il primo concorso già e sono entrato di loro con il primo concorso poi lo fa tanto la volt perché ci sono ancora amici parenti e vieni che aiuta a fare il tema sono stato adesso valuto non è nemmeno andato a fare il cavallo perché è passato il primo concorso insomma avuto 35 hanno scritto il nome allora la e45 allora da allora insomma cinquantesima avuto 7 novembre in belgio nel best durante il suo percorso di studi quando ha fatto la scuola magistrale t hanno fatto fare anche il tirocinio un senso se abbiamo fatto anche il terzino c’erano due ruolo intero cina ma faceva parecchia materie pagano anche igiene d’igiene scolastica il modo come non so fare saluto il ragazzo per evitare la scoliosi il mondo solo per evitare disturbi alla vista anche da insegnante della questione fisica ho fatto anche pronto soccorso e quindi sono un ragazzo che faceva male una frattura ma rottura giocando su project è quindi e all’epoca dalle scuole magistrali erano miste e romano era ministri saranno miste o dalla scuola mista e anche ora ecco sono anche molto pratica nel senso che i ragazzi qui a bocchigliero d’accordo con il comune e il medico sanitario ha provato libretto sanitario abbiamo scoperto abbiamo il medico la coperta ma in uno degli organizzatori insieme al medico sanitaria un dipendente del comune questo liberazione d’italia sono state scoperte parecchie diciamo difetti di fette innate ma il ragazzo ha capito che poi sono state comunicato aveva quindi sono intervenute quindi ho lavorato sia un team che come una strong esempio se e come si è trovato meglio no guarda progresso del maestro unico per una semplice ragione perché quando tu hai assegnando al fianco lo tu magari hai un metodo quella marco m quello del ragazzo e portato ovviamente a trattative dai metodi preferisce sempre quello di più di per fabio e invece no io preferisco che il ragazzo deve avere quello che gli rispetto agli special ma dove fatto parte anche rispettato e mi sono capitati caso non a me ma ad altre colleghe che sono state prese a male parole proprio per avere quanto tutto questo libertà e questa cosa quindi che anni è cambiato dal maestro unico dove adesso non è comunque da uno per uno dei primi in italia e gli altri due collega rossano a sperimentare questo tutte classe abbiamo fatto anche un anno ha avuto anche prima il quale da qua come essere su twitter e su come se tutto è classe prima dai mai su due klaus di poi poi con esso sul time classe però abbiamo in passato tutto è fatto sempre detto è sul 2 la scuola erano negli anni negli anni e dunque a 80 verso 86 87 vuoi darmi fare ma non è solo del colore però io non ho mai non lo farò mai chiuso cioè che vedo sempre avuto quella borazione ingorde quanto il col de la scuola era a tempo pieno o c’erano la scuola per agenti quest’anno che sono stata però genere dolciari michael froman era a tempo pieno mentre tutti gli altri hanno avuto a scuola diciamo così lui si usa normale orario normale quindi sono una macchina se la mattina al pomeriggio se c’era la disponibilità delle aule di sembrare tutta la mattina c’erano già la disponibilità che vincerà piccole le classi erano la rosa del primo anno che ho mandato io le classi erano riparati 14 o 16 e c’erano sette aula in complesso e allora bisognava il doppio turno essere amico di genitori sarà aperta e cerchiati se c’è stato qualche problema anche rossano l’ho detto ai genitori se vostro figlio vi dice qualcosa vendite prima da me e poi e dopo la nuova che si chiarisce la cosa ci siamo sbagliati il passo sbagliato io vi parlo non rimedio per ora è con questo ragazzo non era una abituata dal genitore di mais sono maschi l’altro perché perché sapevano che la prima cosa che devo usare parole come 15 ai capi c’era un rapporto di fiducia sono 600 i tory non sicuramente ma diciamo che è stato proprio come il mio primo film è stato quello che sapete il rapporto per risollevare una fiducia è molto indietro poi suolo ragazzo trovare scuola a tuo figlio magari guai dei per concetti con me o politici o religiosi o di altra natura e chiaro che non può non può esistere questo rapporto hai capito e quindi è proprio libero che se ne va con un altro lei ha vissuto anche gli anni di il 68 e ci sono stati canovari 68 diciamo che lo ha visto come ringraziamento ad esempio mi ero già diplomato quindi non ho goduto dai primi leggi del voto politico e via discorrendo perché aveva completato gli studi il 68 negli anni dopo diciamola in movimento socio culturale del 68 è cambiato se è cambiato da uno cambiato per vedi anche adesso non la scuola l’hanno proprio spogliata di contenute il fatto che non studiare più il latino ti ripeto ho fatto di avere praticamente sminuito proprio la nostra lingua la leva da scuola perché cambiano così tango la scuola perché adesso c’è la mania in provincia dove crede ma fatte dal 74 va bene ed elegante la scuola è incominciata imbuca nice cioè tutti quanti hanno messo il naso nella scuola questo rendeva veri perché il genitore ha il diritto di portare i figli a scuola però non ha il diritto il genitore interferiva il la ricetta lingua di testa per esempio trovato un esempio ma perché devi scegliere questo procedimento connesso con fatti miei la scuola faccio io quindi vuoi sapere la motivazione per quello c’è c’è una vera zona che faccio quindi noi ci trovano ragione e basso però non deve interferire è chiaro che la storia diceva noi dobbiamo conoscere la nostra storia certo prove un’insegna non insegnare una nuova o beni di pagamento è la pretesa di riformare la scuola ma me lo sai fare almeno un tracciato storico della dell’italia per esempio incominciando ma in due minuti non lo sai fare anche da ferrara insomma non capiscono niente dei po più che ma arrivare di comune e non lo so signori e di monarchia non ho visto niente questo e fa bene ma penso che cosa va è un imbecille messo lì per condannare a un partito politico ma chi fa in effetti è già al agli ispettori che sono i funzionari ministeriali voglio parlare su ore dario di fare il mio nome la mia plus de viva nella scuola che ebbe con una novità per la gelmini e te ne mettono male questo che charles è tra le mete un altro ma tu come fai a dare praticamente potere a un preside di disporre della vita di una smart e dittatura questo e nome dei libri corso di aprire perché l’ho scritto io no c’è proprio questo a bocchigliero grande facilità un insegnante che non ha partecipato al discorso del duce alla radio siccome dipende ora comune gli insegnanti allora questo era minacciato di essere mandato via hai capito e quindi e to die quest’anno corta a un prezzo di mandare via un insegnante di assumerlo secondo te c’è un’analogia tra per esempio il fascismo la legge c’è qualche episodio che che le ha lasciato particolare affetto durante gli anni della ricorda con particolare affetto e morto il padre è un ragazzo che era sano di neve eravamo a scuola la beta di tematiche molto il padre diceva in qualche modo per farlo a casa questo ragazzo comunicarle tuo pagato in via vado in ospedale perché fa male c’è trovarne c’è maretta compagno lungo la strada chiedo come sarà il padre cioè notizia che non mi dava poi il ragazzo quell’impatto diciamo violento ed è morto tuo padre invece non so [Musica] un episodio negativo che magari se se potesse tornare indietro non rifarebbe all aorta ma indirettamente non non per colpa mia ma sento che il mio ragazzo non l’ha chiamato un altro collega e la prosa calcio il ragazzo io lo sapevo che la cina e gli hanno mandato e quindi è stato un episodio un pochino spiacevole facendo ci sarebbero la causa di un po la cosa francamente si è fermata lì perché sono intervenute altre persone se fosse andata avanti ha preso lanciate con lei perché ha capito la mia buona fede cioè uno degli indagati invece un consiglio che potrebbe dare a un futuro maestro sai come vede il miglior così l’aggiornamento alla cultura ha fatto personale non aspettare che venga tagliato atrofia non gli altri grazie grazie grazie per aver perso anche del tempo con me fa piacere parlare anche i ragazzi della scuola media