Intervista alla maestra Gabriella Cappellini
Attività svolta all’interno del corso di storia dell’educazione, prof. Gianfranco Bandini, Università degli Studi di Firenze.
Musica: “Kiss the rain” di Yiruma
- Intervista di: Sara Tesi
- Regione: Toscana
- Anno inizio insegnamento: 1966
- Trascrizione:
buongiorno oggi a questa gabella si racconterà il suo percorso come insegnante allora io sono capelli di capri è la sonata 17 agosto del 1935 ho fatto tutto io ho iniziato la scuola negli anni del dopoguerra quindi non è stata un’esperienza molto facile dalmonte come ho fatto le medie dove ho fatto le elementari a bottegone le sono andata a frequentare le medie e le magistrali acqui storia all’istituto suore mantellate un istituto femminile parificato non offrivano grande scelta di percorsi scolastici avevano solo le magistrali quindi io ho frequentato l’istituto magistrale mi sono ritrovata a 18 anni ho iniziato a insegnare più o meno in maniera continuativa da vent’anni prima però di cominciare a insegnare ho frequentato a firenze ha scolato fenica che era la scuola preparava l’insegnamento nelle scuole differenziali non ho dato gli esami finali quindi non ho mai insegnato in una parte differenziale però per cucciolo avevo fatto tutto quando arricciato insegnare iniziato una scuola privata di suore naturalmente ne pokhara quella ea san domenico pistoia e ho trovato numero 4 insieme anche ho trovato la quinta che era direttrice una sopra di una bravura eccezionale e mi ha insegnato l’approccio con i ragazzi e l’approccio alla materia perché quando si esce dalla scuola abbiamo tanta teoria e nella scuola di tutti i giorni nel lavoro di tutti i giorni i nomi di lavoro ci vuole la pratica mi è stata di un aiuto determinante è quella che mata foglie lui diventi del vice di amico dopo questo e scorso fatto sta che i tre anni ho fatto su premio scuola serale adulti quale c’è un’italia che facevano ceron dai a scuola sussidiata era carico dei comuni ma ti davano solo la stanza non davano niente di contributi in denaro quindi io mi sono pagata anche la linea per un intervento a tutto gratis comunque mi fa fare l’esperienza perché ho incontrato colleghi mi hanno aiutato molto io ho avuto tanta fortuna insegnanti nei primi anni di insegnamento perché le persone con questo venuto a contatto forzato e tutto è molto disponibili ad aiutare una dal fabbrica mio percorso e questo è stato fondamentale perché ha fatto capire a mare apprezzare e anche mandato la possibilità di lon centini mai brava mai arrivata di darmi la curiosità a cantare sempre rosse bene il suo primo giorno di scuola come umanista come stato beh io primo giorno non me lo ricordo ho la sensazione di una grande paura di fronte a questa ragazzini di prima elementare di famiglie beni di pistoia il ventenne romano senza un giorno all’attivo di scuola mi sentivo giudicata però ecco l’approccio con i bambini è stato buono con le famiglie anche perché avendo alle spalle ho già detto alta figura molto capace ha tolto tutte lì ci ha spianato la strada eravamo molto giovani pagavano pochissimo erano a scuola scuole private in una non avevano quell’epoca il sussidio statale e quindi gli stipendi erano i soldi però ci ha dato l’esperienza e la madre sceglieva tutte ragazze uscivano dalla scuola e non avevano pretese che dovevano fare esperienza ecco com’è andata di volo e come si è preparato per il concorso allora l’entrata di oro non è stata delle più semplici perché per i primi cinque anni dopo diplomata non sono stati con curci non si alzava nessun altro mondo che con il concorso io ho accumulato tanto contempo va cento supplenze temporanee sa mai poi ho dato tre concorsi i primi due sono risultata idonea ma non vicende mi mancano i posti il terzo l’ho vinto sono il ma stagionale sono arrivata sull vincitrici era dell’anno scolastico mi sembra 65 66 di circa a metà degli anni sessanta mi sono preparato sempre concorsi con dalla lezione privata da direttori didattici l’ultimo lo preparano invece a fit con il professore a firenze un docente di liceo che aveva insegnato a victoria professor dionisio era un insegnante bravissimo ma di carattere pessimo non voleva registratori non voleva che gli scivolano attenzione tremenda avevo già alla seconda bambina quindi studiamo la notte e giorno andava a firenze poi facevo le supplenze onesta sull’esperienza facile comunque sono arrivata ho avuto concorso che il concorso come l’affitto radio3 scritto e orale ma un tema scritto sui temi di dati poi c è un run e che comprendeva diverse materie italiano pedagogia diritto registrazione un autore portato in particolare molto che ricordo io ho sempre portato pirandello è un autore di letteratura infantile possiamo sempre colosi quindi non era un esame molto semplice la selezione era acqua perché le commissioni purtroppo erano locali e come tutte le cose locali erano anche un pochino filosa caccia l’esperienza è stata l’unica a marcato a freddo non so cosa l’ha spinta a fare la lista il caso che quando mi hanno mandata a scuola all’epoca dopo la guerra i mezzi di trasporto erano fatiscenti e la mia famiglia ma mamma andata a scuola naturalmente una femmina e alla nostra aula ma non era molto consueto mamma della squadra istituto femminile dove potevo rimanere anche nelle ore a spettacoli che fosse l’altro per poter esternare a casa e quindi suonata è l’unico istituto femminile di vittoria aiutato ma che abbiamo un unico indirizzo avere magistrali o ti faceva armati entrati o si smetteva le menti non sarà troppo nella casa mi sono trovato per caso 40 sarà una scelta adatta mio carattere che mi sono trovata bene se l’avessi scelto l’avrei voluto fare avrei voluto fare solo quello quanto a lui aveva nelle classi e che tipo di passiano sono entrata il ruolo avuto per i primi quattro anni nei cinque anni solo pluriclassi quindi ragazzino secondo superare il 15 perché potevano appartenere a tutti e cinque già stesa punto calma quando invece sono nuovo avuto trasferimento in pianura verso il dottore san sebastiano o uso un’unica tassa eravamo due classi parallele e sanna basare 18 arinci passano a lungo quindi erano più o meno numerose a seconda dell’anno qualche ragazza era una volta siamo a corsi di aggiornamento tanti tutti quelli che ci diceva il ct cavani direttori didattici a coniare obbligatori quelli però che mi ricordo in modo particolare che forse hanno inciso sul mio modo di insegnare sono stati i due un corso sulla psicomotricità infatti mini la scuola è un corso sull’inizio mistica era in casa di moda usciamo in quel periodo che poi invece serviva e poi seguita per informate tra letto e sono stati vestiti e per un po fondamentali che hanno inciso o sul cambiamento di mentalità però l’aggiornamento è stato l’ultimo perché la stampa c’è sempre stato non bisogna dare mai niente per scontato nel nostro lavoro quali si prima insegnava tutte la classe era completamente sulle mie spalle quindi andato matematica italiano storia e geografia scienze disegno religione ma vedo che c’erano in programma quando poi a presenziare insegnante d’appoggio per i casi trovata a gestire di bambini con problemi allora in alcuni casi diviso abbiamo ci siamo subito non ho capito come balzava agli alunni mai con il voto non avrà forzoso perché mi sembrava che ridimensionarsi che non desse pienamente il valore a quello che era stata all interrogazione o colloquio o il compito scritto quindi ho sempre dato un giudizio più articolato e naturalmente perché voto minimi sminuiva il valore della prova prova le punizioni no più che altro commissioni tutte votare easter non avevano fatte compiti poteva mettergli un pochino maggiorati il giorno dopo ma era per stare insieme ne hanno parlato con i ragazzi perché mi sembrava la cosa più opportuna fargli capire dov’è arrivato sbaglia ma solo le conseguenze del loro errore per sé e nei confronti degli altri come ha visto che le riforme degli anni 70 la scuola a tempo pieno che sto già male all’inizio male perché quindi nel nostro ambiente purtroppo il bottegone dove teniamo io era diviso in fazioni c’era la faccio niente destra la faccia né di sinistra la scuola che hanno era portata avanti solo da una fascia politica vanno in classe politica e gli insegnanti che volevano il tempo piano erano colti citati fin quando non è uscita questa mentalità dalla scuola io ho vissuto male perché capisco che il tempo pieno era e ultime per le famiglie dove lavorano tutti e due i genitori e c’è bisogno che il bambino sia in un posto certo non condivido però la generalizzazione del tempo pieno perché chi può la famiglia che può secondo il mio modesto è giusto che gestisca anche qualche ora del proprio figlio non ha bisogno solo di scuola il bambino bisogno di una formazione a tutto campo e c’è bisogno della famiglia parecchio però che a propriano dove necessario vasto bene è utile col fato dell’abolizione del voto cioè la posizione non è solo neanche accorta perché non l’avevo mai usato quindi è andata bene per le classi differenziali che abolizione delle classi differenziali sono mi sembra una conquista perché erano detti zanti purtroppo io ne ho fatto le spese perché da allora ho avuto fino alla fine della carriera in seguito da lumino problemi sono stata aiutata non è che abbiano lasciato soli perché a quell’epoca alla scuola ora ci si dà peso ma in maniera diversa allora era comune suggestiva di più e avuto fortuna ad avere prima sindaco e poi un assessore nella scuola si credeva nel 1985 stata inserita non essere modulari che ne pensa io non ho mai insegnato come perché avendo già una classe avviata con il vecchio sistema nel 1985 poi sono andata peggio ne non ho avuto l’opportunità del modulo il modulo ho avuto degli esempi buoni e teche esempio molto buoni e tutto dipende da chi lo pratica i metodi sono tutti buoni e tutti meno buoni dipende da chi mette in pratica è come il modulo sestini degli insegnanti si trova bene lavora insieme d’accordo collabora allora va bene se no eh così come ha detto il rapporto con gli alunni e con i bambini difficoltà allora con gli alunni in generale molto buono per oggi i problemi salvo all’inizio un bambino che poi si è scoperto che caratteriale è mancato un po di filo da torcere che la funzione stati rapporti molto franchi in mano se usato del tu ma non è ma ti chiamavano per nome hohmeister hanno ormai non ho mai avuto la cattedra non mi sono mai sentita in carcere però ci vuole ci voleva anche fermezza e quindi sapeva che quando era il momento di lavorare torniamo a lavorare quando era il momento di parlargli discutere di raccontare ci sarà sempre spazio bastava programmarlo con i bambini in difficoltà io non mi sono trovata in grosse difficoltà che sono in grado di parole perché ho sempre avuto il rapporto buono con l’equipe medico psico pedagogica con le terapiste servivano in classe ho fatto addirittura e le zone di psicomotricità a tutta la classe proprio per inserire questi bambini che avevano problemi di comportamento tra apprendimento e lavoro differenziato ha portato vantaggi anche agli altri l’unico l’unico accorgimento per sempre il lato è stato di responsabilizzare i bambini che lo potevamo fare ma prima dei bambini disabili perché se siamo avevo la collaborazione dei genitori e se abbiamo fatto bene perché quando il bambino magari arrivava a casa e ma meno normale cosiddetto normali arrivava a casa dice oggi il bambino con problemi ha fatto questo ha detto il genitore non sapeva come comportarsi il lavoro fatto un cazzo se era un pazzo via e quindi rapporto con i genitori o non salgo e riccardo un cappuccino che ho avuto dei problemi è stato vedere ma fatta andare in pensione che si erano avute colloqui alla cera colloqui periodici 1 nel c1 mensile a cui tutti non veniva 1 trimestrale o quadrimestrale per la consegna del documento secondo altri il macello scheda che forse e quindi sul colloquio molto franche molto utili perché per inquadrare un bambino bisogna inquadrare anche la famiglia non perché la famiglia sia responsabile di quello che succede però ma perché conosceva e organza limoni e con i colleghi diplomazia se senza diplomazia non ci si fa però non ho mai visto progressi sono stati momenti di difficoltà nel suo percorso se l’ultimo percorso è l’ultimo ciclo fatto tre anni quelli sono stati difficili vera sempre mia voce non era lui a bottegone perché non c’era un buon rapporto con lo psicologo né con i genitori dell’alunno di cappato non era stato inseguito ma lo psicologo in classe che che ha detto como contenimento ciclo salviamo con i colloqui più o meno ravvicinati e non volevo sotto la sabbia che l’ultima rosa con assis ci sono se la fa meglio il ricordo più bello l’anno passato a malignano con una pluriclasse stato l’anno di cui sono stata superato nel biennio di prova o usare ruolo normale e quello è stato un’oasi felice veramente perché partivo alle 6 la mattina a colico l’obbligo di residenza non ci richiedeva partiva da sei a casa con la macchina poi a pistoia prende col pullman e si ma si faceva tutto l’arco della giornata io sono nato né coazze giorno però c’era sia la collegava un arco riflessa sia la collega che ragazzi di soldi era veramente la montagna felice ci si stanno tra i quali sono bellissimi per concludere un consiglio che consiglierebbe a noi futuri insegnanti buon approccio con i bambini alla conoscenza approfondita di ogni ragazzo che è un mondo a sé le famiglie una buona preparazione di base un aggiornamento continuo pazienza e fermezza grazie mille sono in piacere è stato veloce ma mi piace e mi ha veramente