Intervista alla maestra Maria Assunta Lucia Atzori
Facoltà di Scienze della Formazione Primaria (Firenze); Corso di Storia dell’Educazione; Prof Gianfranco Bandini; Studentessa Nicoletta De Maria.
- Intervista di: Nicoletta De Maria
- Regione: Toscana
- Anno inizio insegnamento: 1970
- Trascrizione:
salvi nicolette sono una stanchezza di scienze della formazione e sono qui oggi insieme alla messa per intervistarla andrà maestra io vorrei partire dal principio cosa l’ha condotta questa scelta era diciamo una scelta obbligata per i ragazzi di quegli anni era un suo desiderio fare l’insegnante oppure ha seguito le orme di un familiare per tutte e tre le cose che stranamente sono coincisi le cose perché allora gli anni in cui io non è un mistero sono nata nel 50 quindi quando sono arrivata dopo la versione di a scegliere a quei tempi si parla del 62 63 era una scelta quasi obbligata nel senso che io abito qui a montopoli in questo paesino e c’erano le scuole magistrali che cui si sono formati e decine e decine di persone di questo paese ed editori e per una ragazza di quei tempi era il fatto di avere la scuola vicina non dover prendere i mezzi pubblici andare i cittadini vicine mamma mente e poi si pensava quei tempi che la donna avendo l’istinto materno quasi automaticamente fosse portata per un mestiere con l’insegnante cosa insomma di cui unito monte oggi come oggi perché non tutti sono portati alfano mi insegnate e poi non c’era libertà diciamo di scelta come giustamente invece se oggi perché le ragazze hanno pari dignità e rispetto a maschi e giusto che abbiano le stesse opportunità c’era poi un aspetto considerato molto importante che la donna insegnante aveva il pomeriggio libero a quei tempi infatti si lavorava solo la mattina e le riunione come di diane erano un eccezione per cui se una riusciva avere la sede vicino a casa con facilità con un minimo di organizzazione riusciva a seguire sia il lavoro sia la famiglia la casa per cui era ritenuto il mestiere più adatto per una donna che fosse il mio mestiere proprio se avessi quando me ne sono resa conto sembra assurdo quando sono arrivata a valutare l’ipotesi targa l’elezione si pensa un po come me ne sono accorta tardi e è perché mi sono resa conto che non volevo lasciare la scuola e che era mestiere per me è stata una setta obbligata io uscisse lei rimasta di infinita e quindi nel momento in cui ha dovuto lasciare si è accorta che è sì che che proprio la vita avevo fatto la mia scelta che era la scelta giusta per me che io sentivo esulta per me mi ha aiutato mio amore a osservare questa cosa e che parla in un giorno ma detto è dice oggi come oggi fare il mestiere che ci piace è un lusso come sono stata fortunata sì proprio ho acquistato acquisito consapevolezza di questa cosa è stato in maniera lohan che guarda io l’ho ambra tutti te lo auguro di cuore perché veramente se uno fa una cosa che la sente veramente a livello di di pelle allora affronta le difficoltà che ci sono ce ne sono tante veramente è il che ministeri l’insegnante io ho sempre pensato fari genitore fare l’insegnante fare imprese fatto bene come va affatto sono le tre cose più difficili i mestieri più difficili che ci possono essere anche perché l’insegnante l’insegnante ha tanta responsabilità può fare tanto bene può fare tanto male non mettersi anche sempre in discussione sempre ogni giorno di fronte a ogni bambino mettere nel conto che se per esempio ci metti la buona volontà però chiudi ti devi sempre confrontati con la realtà se per esempio ti schieri ha preparato una bellissima lezione ma i bambini non capiscono e attiva rimettiti in forze forse il libro che ti ha eseguito e non ti diceva proprio cose giuste e allora devi saper trovare la sua strada anche da te che dedotte stessa chiedendo consiglio a colleghi sinceri che ti auguro di trovare quanto capita aveva anche ecco dei familiari sì sì ecco poi questo aspetto mio nonno in sardegna era direttore didattico mio nonno paterno mio babbo tutta la vita ha fatto l’insegnante di lettere nonché il preside e quindi un mio fratello maggiore a me ha fatto professore di lettere di seal e roland e io l’ho vissuta sono cresciuta vedendo mio babbo che lavorava su registri che preparava le versioni di latino guai le parolacce sempre in parlare italiano controllato quindi ci sono un po cresciuta e questo vuole dire puoi dire si ritorna al discorso che ti dicevo prima fa parte un po del dna non tutti possono farlo l’insegnante sarebbe bene che lo facesse se un nervoso ea scibile che a disagio di baracchini e il banchetto scida con l’ansia scuola l’insegnante mentre invece dovrebbe essere un posto dove poter relazionare definivamente insieme anche se si chiede o quasi io lo so non me lo sono sempre posto non so se ci sono riuscita mi son sentita nile a volte che sono molto severa molto esigente verso me stessa però io mi sono sempre posta l’obbligo di dimenticarmi i miei problemi a casa perché quando entri in classe se hai se sei arrabbiata con fili ai figli malati ha litigato con marito via su tutte problematiche personali che levano sa di libri la neve al di fuori perché teco con me attraverso quella porta che se li per i bambini quindi ti devi dimenticare dei tuoi problemi preoccuparti migliore per quanto riguarda gli anni della formazione e gli studi che ha fatto per poter diventare insegnante ha fatto di istituto magistrale 15 ceo qui a montopoli che erano quattro anni a capo i tempi su tutte donne quasi dissi me eccezioni ma sono stati anni abbastanza sereni è così stufati ho sempre studiato questo devo dire io oggi si dice secchione se uno studente se uno studio che studiate cioè voglio dire come genitori che vanno a lavorare non lavorano io ho sempre studiato sono riuscita bene ho sempre avuto soddisfazione nello studio ma impegnandoli quello sì e da sola perché anche quando era le medie magari chiedeva aiuto al mio babbo lui si sente edificato mi diceva sempre to fail controllo e acuite anche mi arrabbiavo ma è l’atteggiamento giusto come ho fatto poi io con i miei figli non hanno sempre studiato da soli e non capisco ragazzi di oggi che hanno bisogno di andare a ripetizione so che ci vanno quasi tutti in tanti si in tanti a io mi professori cose ci sono lo so penso che sia ecco un atteggiamento sbagliato che poi ecco quando uno arriva all’università si non è abituato a far da solo per forza che che non ci arriva in fondo e che tipo di studi che i studio erano previsti all’istituto magistrale certo di asia tipologia della sera allora le macerie io a volte spesso anzi ci ho ripensato mentre lavoravo e le mafie che sarebbero serviti di più sono quelli che venivano proprio più distratta te la psicologia era una quindicina di film di filosofia ricetto pensa che l’importanza della psicologia e nessuno come pure di dati e festa grande quando c’è la didattica si faceva niente storia dell’arte che se ti vuoi per i bambini di semioli allusa esprimersi è fondamentale mammamia proprio ego si faceva italiano cioè di tutto un po di una cultura generale e c’era l’italiano da tino storia filosofia psicologia è però è con le materie più francese le materie più importanti potevano essere italiano matematica e le materie veramente utili erano assai marginali e didattica si andava nelle scuole elementari e a fare alcune ore di osservazione si guardava le insegnanti mentre insegnano quindi in questo consiste era un tirocinio però diciamo piccato presente sia in una pazzia si apre la presenza era presente sì sì sì quindi di fatto è stato utile di anni fatta quel modo pensate a quel modo veramente inutile e ognuno ha dovuto imparare spese pro che mente perché la scuola non non forma va proprio a quei tempi concorso share a ogni due anni e era un po un terno al lotto e perché sente riuscire a superarlo scritto al massimo della contentezza e io dunque mi diplomai di giulio luglio del 67 si fissa da 7 beta e poi a settembre mi sposai ea dicembre aveva un concorso e ma io non ero preparata assolutamente niente per l’amor di dio no era il 68 non mi ero preparata per niente più complici niente un compenso fece il bambino dopo due anni è stato interessante della bambina e nel frattempo mi ero preparata ma avevo avuto da un ispettore un signore anziano molto attento alla formalità alla calligrafia si raccomandava di scrivere con chiarezza ora sentirà di parlare però mostra the regional e professioni che non è uno sbaglio esce un po un ritorno all’amore bedi corsivo è anche perché c’è tutto il discorso dietro infatti si perde quando nel tempo si perde ma si perde anche al tempo stesso la fluidità punibilità del pensiero della lo scorrere della fratta senti e per cui anche a quel concorso in uffici niente avevo vent’anni e poi ebbi la fortuna di poter insegnare in una scuola parificata io ho ritrovato mamma mia mente lamentavo un verbale di una visita fatta dalla direttrice di quel tempo dunque aveva senti insegniamo in quattro classi prima seconda quarta quinta contemporaneamente aveva una pluriclasse composta di quattro classi e 17 alunni erano tutte per cui io per esempio quando arrivava a interrogare i bimbi di quarta e mi rispondeva quelli di seconda [Risate] guarda mi serviva un organizzazione mi preparavo le schede che tutte le varie classi per cui quando avevamo la mattina a scuola per esempio partito da bambini di prima intanto dopo il lavoro agli altri quindi tutto ben organizzato ben organizzato e è stato un modo di lavorare che mi sono inventata data la necessità che però poi mi è servita perché se posso eco dare un consiglio è di non adagiarsi sull’improvvisazione e la cosa peggiore che uno possa fare perché una volta ti può capitare però se sempre uno più visa non s1 di serenità e bambini se ne accorga perché per da per ottenere 1 da 3 deve aver richiesto almeno dieci allora poi puoi sperare che i bambini a prenderlo prima di tutto perché se ti senti padrona della materia se ti fanno una domanda sai rispondere poi loro percepiscono bambini imparano fatte proprio ti vedo ti fanno le lastre e se vedono che ti va ristudiato che ti sei preparata su quell’argomento e ti rispetta perché sanno che prima di chiedere allora chiesta te stessa e quindi è molto più probabile che a loro volta con lavori ea modello è una lettera è un modello di vita no no vedi di voce capito di un mese un esempio per cui bisogna chiedere molto a se stessi essere coerenti essere coerente perché se un giorno lì vicino un modo il giorno dopo dice in un altro i bambini dicevano a questa sicilia accolta per cui anche ad esempio il discorso del rimprovero quando si vuole è fatto per il loro bene no per il suo scatto di nervosismo ma perché è utile per loro te stessa e che è utile per loro quindi glielo impone loro farebbero la merenda e tera farebbero tornare in due ore e sono bambini sì però no ilary 20 minuti quanto deve durare se non sono venti minuti sono 21 però basta si riprende a lavorare anche l’insegnante farebbe piacere stare a chiacchierare fuori con i colleghi ma l’insegnante prima guarda l’orologio 16 stop dei bambini savino quando sono arrivata al terzo concorso lì sì mi sono preparata bene cioè avevo trovato come formatore un bravo direttore didattico si chiamava massi a chi in legno dunque ti fai conto che il sabato smettevo di lavorare queste quattro classi mezzo boccone se ce la facevo salivo in macchina e con delle mie amiche e sagrati in legno a tirrenia intorno a un tavolo da ping pong ventina e si ascoltava la lezione di questo direttore che toccava a lui dava un tema lo svolgeva poi voleva che a casa noi facessimo il tema sull’argomento trattato dalle lunghe e ci dava tanti consigli e lui più di un tema mi disse invece le farà sicuramente bene e feci veramente bene presi quasi il massimo se ci ripensa hanno scritto se ci ripenso dico come ho fatto due bimbe piccini o quattro classi da seguire prepararne al concorso insomma ce l’ho fatta feci molto bene anche locale e e rari come di ruolo sovrannumerario cioè dettero la titolarità fino a quella prima di me e io ho una paura mamma mia chissà dove andrò e invece rimasi fuori ma la prima a sceglierla supplenze e una supplenza di tutto l’anno a 50 metri ho avuto sempre una fortuna guarda incredibile l’anno dopo e inside il ruolo e che hanno nel guarda se mi sembra 74 ciò qui che guarda caso a tentazioni 75 e quindi avevo 25 anni e io cercavo qui nell’elenco azzurri invece c’era il cognome del marito guardate la rivoluzione che è stata fatta nella nostra società oggi guai a chiamare una donna cognome da sposata j no aspetta questo si è quando ebbi il ruolo normale e andai a castelfranco dove ho fatto tre anni ma prima come il ruolo sul fiume rai ovvero stata una santa croce quindi ho avuto una carriera e lineare proprio lavoro ea tutti perché ho avuto una fortuna i tempi erano diversi in più molto fortunate ho insegnato 40 anni e sempre qui in zona e dopo castelfranco mi trasferì qui a montopoli poi però cosa succederà che già c’era una certa nascevano meno bambini e per cui ogni anno spariva una classe e allora già due colleghi prima di me rivaluto chiedere il trasferimento per soppressione di posto io sapevo che l’anno dopo avrei perso il posto io allora dovetti lasciare una seconda dei dodici bimbi qui a montopoli una classe tina d’oro per andare in un ambiente nuova campagna dove hai avuto una prima di 24 però ho sempre avuto una fatalità all’incoscienza non lo so che amano come vuoi una collega indica anni e mi disse mentre salivo le scale primo giorno di cina paura di bruciarti con una prima se nuova ma il dry anche fatica a capire questo discorso mi sono messo a lavorare sono quel giorno e sono arrivate sempre in fondo che ero viva ai beni mi volevano bene quindi bisogna aver fiducia ecco nelle proprie capacità senza farsi troppe complicazioni quindi il primo anno l’insegnamento è stato abbastanza difficile è stato quando ci vogliamo mettere questo chiudere la crew di classe come in mano di insegnamento eh eh sì ma lo facciamo volentieri ero così contenta di poter insegnare è stato sì un po più complicato che avere una classe è normale perché capello nei quattro però per esempio leggendo qui le impressioni di questa direttrice che parla dell’intrusione di questi bambini della festa che ne facevano dicessi bere i bambini vivono in un clima di serenità e poi elogi alla correttezza nei compiti scritti ecco quello è una cosa sulla quale lo sai io ho sempre fatto molto peggio l’insegnante deve controllare controllare i bambini lavorino bene e suggerirgli laddove dove devono rimediare se non serve troppo facile quali si fine insegnato allora la mia carriera di insegnante stata movimentata da tutte le varie riforme io ho iniziato come insegna anche un insegnante unico una volta entrato in classe chiudeva la porta era il padrone della situazione e facevo tutte le materie per cui mi ci estivo come volevo io sia quale quale materie prediligere dato giorno non avevo né obblighi importante che a termini di trimestri della fine dell’anno avessi svolto un certo programma poi ero liberissima arrivano ma gestivo io come volevo sì ne beh questo nel bene e nel male lì mi ricordo un anno di aver sentito una direttrice didattica affermare che l’unico motivo per fare un bambino poteva essere respinto era che ci fosse incompatibilità di carattere con l’insegnante ma sentite perché se il bambino a dominare bene era fortunato che cinque anni ma sembra di non amare era condannato più circolanti capito quindi pensate che responsabilità di lì tutto un botto s’andò all’eccesso opposto alle al modulo cioè c’era l’insegnante che faceva italiano quello che faceva matematica o quello che faceva star leggio preferiamo e io a quel punto fu insomma da una parte fortunata perché intanto era capanne e avevo le classi parallele per cui facendo italiano di qua e di là pur essendo la stessa classe per dire prima prima si cercava di tifare uguale ma non era possibile c’era sempre qualche leggera di fleres i problemi più grossi li trovai io personalmente e come me tanti altri maestri che già avevano diversi anni di carriera come insegnante l’unica perché non aprire e chiudere continuamente volte un un disorientamento disorientamento infatti ci fu anche chi attenzione prima perché non ci si misura ecco è però con il tempo impari e ho imparato ad apprezzare per esempio si arrivava a fare le pagelle e allora vedere il tuo giudizio per confronta su cui dato bambino che confrontato quelle colleghe eri confortata da questo anche nel parlare con i genitori ecco e poi si sviluppa quella solidarietà non sempre non sempre ti auguro di su vari colleghi con le uguali ai finger ecco la simpatia o perlomeno quel rispetto che è indispensabile e anche questo è un valore aggiunto che si trasmette a bambini ci fu più buon genitore che vedendo me con la mia collega più giovane insomma di 16 7 un grande esempio per i bambini perché vedere come andate d’accordo come b aiutate dice questo è un bell’esempio per loro e quindi avuto la fortuna di collaborare si sensi con le consegnano a progettare sensi sindaco di chicago legacy sì perché allora c’è uno scambio ho capito ecco perché i giovani ti portano le novità e chi è più anziano ha più esperienza l’importante è la disponibilità allo scambio e all’arricchimento reciproco io assisto dimenticata di dirti prima di iniziare a lavorare era una cosa che si faceva sempre prima ma mi dicono che ora si è perso questo aspetto è l’insegnante che dovrà cominciare a lavorare andava da quelli bravi dct conosciuti bravi che gli potevano dare delle dritte e io me lo ricordo sempre da dalida the brave maestre che furono molto carine mimì mi fece dove dei quaderni come loro lavoravano e stato un grande apporto per me è molto utile un orientamento si sé una concretezza a piero che che te studi sui libri ma poi nella vita di tutti i giorni che dici cosa che devo far fare cosa prima cosa tuffo cosa devo phoebe legere e allora dei colleghi qua da che non è e non è scontato è scontato che ci sia la disponibilità non è scontato che ci sia la sincerità dice che c’è anche chi si diverte a farti sbagliare quindi una certa furbizia non guasta sia nella vita di tutti i giorni e rischia nei lavori le famiglie al modo di partecipare attivamente me ne avete scolastiche ecco se ma erano lavorazione senti io rischiando di sembrare superba ma non credo penso che i genitori mi abbiano sempre capito o io ho avuto molto rispetto per loro non hanno avuto molto rispetto per me io ho ricevuto sempre una grande fiducia da parte dei genitori non so mi dicono mia figlia per prima che io dopo di soggezione e forse forse non guasta perché ti spiego io non sono d’accordo sul scambiarsi i genitori insegnanti su facebook che perché perché ci viene troppa comunicazione troppa familiarità il ruolo dell’insegnante è diverso sete asi tanto tempo a chiacchierare poi si va nel pettegolezzo allora parli di quello parli di quell’altro fi confronti ci sfugge la parola e e non c’è più correttezza allora io ho sempre detto ai genitori c’è chi deve dire una cosa di utile per il bene di suo figlio e della classe viene nell’orario che invito e parliamo tranquillamente durante l’orario delle lezioni no alle 8 si entra a scuola buongiorno cari vederci e chiudo la porta perché ho parlo con voi lo stocco vostri bambini posso fare tutte e due le cose contemporaneamente per cui i gruppetti i genitori benissimo si vogliono scambiare idee fra di loro però al di fuori della scuola a scuola si lavora e questo imparzialità io ho sempre fatto con tutti anche senza guardare la famiglia l’ho sempre fatto compiuto quando si entra a scuola senza scuola parlare si parla d’oro e mi son sempre sopra camelie quando la mia carriera è stata in pericolo magari rischiamo di perdere il posto perché succede a queste cose i genitori si sono sempre mossi il cose si sono risolte io non ho neanche avuto bisogno di di katy che si sono mossi loro quindi per me è stata una grande dimostrazione di stima ha sentito la vicinanza e capitolo è sì bene davvero perché è molto importante io ho ricevuto tanti consigli dagli insegnati dei miei figli e mi sono rigori sono loro di conoscenti e bisogna che ci sia oggi non lo so dice che tutto molto più difficile non lo so io finchè ho insegnato quindi non è tanto che ho smesso nel 2011 c’è sempre stata una grande stima reciproca io quando avevo da dire le cose le dicevo che faceva la mia accoglierà in una ragazza piccolo infatti viene dice ma gli eventi sci un modo che non s’arrabbia cioè bisogna scegliere le parole poi vive la prima che ti viene in mente e se un bambino ha un problema i genitori prima di tutto deve sentire che te gliel’ho esponi per il bene dei bambini il genitore vede il bambino nell’ambiente della famiglia e oggi insomma genitori spesso lavora tutte e due bambini affidati ai nonni scegli tu dici stanno populi mag molto spesso gli insegnanti ci sta di fiume genitori in più per il bambino non da solo ma nel gruppo con gli altri per cui vede il bimbo un modo diverso allora scambiando le informazioni genitori che sente che te dici le cose non per pura è mica uno stizzita non con rabbia ma perché magari si è preoccupata per il bambino oppure anche un e la musique de faria bambino il genitore sebbene che desse singer no non ti crea nessun problema anzi chi dà carta bianca io mi infilo portati anche in gita due giorni una volta sola è stata un’esperienza bellissima veramente bellissima io mi dicevo di portarmi gli importava musei lo potete cuillo portati a nessuno mi ha mai fatto la benché minima eccezione quindi io ho sempre avuto un rapporto positivo con le famiglie per quanto riguarda alimento denunciare i dati adottava metodologie diverse in base a alla disciplina secondo la disciplina che insegnano senti io per insegnare aleggia di scriverle diciamo ho sempre seguito un metodo globale misto cioè partendo dalla frase e era poi passato di moda un metodo che poi adattarlo alle mie esigenze perché non controllate lia come ho già detto conte la pratica per un metodo che sentivo adatto a me perché si partiva dalla frase è quindi già c’era il verbo già ci poteva essere amuchina berba vere perché la frase era strutturata era come se si parlasse per esempio di bambini sono a scuola no allora sopra la parola bambini scena di signori bambini sopra la parola a scuola c’era la scuola e allora poi da quella frase se ne facevano altri due o tre cosa andava cerca si mescolavano veniva frasi nuove una cosa che piaceva molto ai bimbi erano le frasi assurde per esempio i gatti su una scuola risate ecco che si divertivano e poi le disegnavano e gatti con la cartella cioè sono tutte queste cose da bambini ecco le lodi con le cose che gli faceva divertire ecco insomma questo per quanto riguarda la scheda apprendimento della scrittura e poi imparavano in stampatello maiuscolo i primi tempi anche in stampatello minuscolo tutti e tre i caratteri però poi mesi perché feci solo lo stampatello maiuscolo perché già è difficile l’apprendimento e fare tutti e tre i caratteri mi sembrava proprio fools una forzatura poi a gennaio metà gennaio si cominciava un corsivo e poi lo stampatello piccolo contemporaneamente veniva da sé ecco è la cosa che sulla quando ho sempre insistito che non leggessero sillabando perché se cominciano passi da bar e c’era il periodo in cui c’era tutto il gioco delle signore va baby boom eccetera che trovava più velocemente e c’è però una volta che avevano imparato dove l’hai scritto mare non dovevano fare ma se no io vi do tempo quando legge mi devi dire mare e sapete chi è detonare quindi tutta una serie di giochi eccetera e con quel metodo io bambini che si che si lavavano non ne ho pc quindi si promuova bene mi trovavo bene vedevo che era una cosa positiva anche perché poi la frase mela ritrovavo quando si cominciava l’analisi logica e sintagmi che avevo fatto in prima il soggetto predicato per complimento mi ritrovavo nell’analisi logica era un susseguirsi capivo e poi con il tempo uno diventa sempre più padrone della materia e io ho fatto prevalentemente italiano italiano e immagine quanto riguarda la ventura ho curato sempre molto la vettura silenziosa ti ricordi si andava biblioteca c’era avere dei bei libri [Musica] stare lì anche un compagno andavano un gruppettino posto un gruppettino non altro con dei libri davanti e ci vogliono soldi mi ha spronato una bella biblioteca fondamentale erano previsti dei corsi di aggiornamento per insegnanti si tra l’ato io penso che lo stato abbia speso tanti soldi che questi corsi d’aggiornamento che però tante volte lasciavano il tempo che che trovavano ecco a tre volte ti potevano dare degli spunti utili ma tante molte volte quindi anche la pratica didattica un corso mi è piaciuto molto di una signora che faceva che poi è diventata amica mia al mare trovata e per l’educazione all’immagine mi ha dato le basi io l’ho sempre ringraziata fatto ma lei in me sarebbe detto dice the l’avevi già dentro non sapevi commenti dario fuori decilitro dato una strada per tirarlo fuori e veramente mi ha dato un po una spinta perché lei mi diceva non ti devi accontentare di fare la maestrina dice vai a vedere le mostre gira viaggia informati guarda cosa sceglie il territorio intorno a te e l’intelligenza mista pronta capito e quello mi ha dato un po la spinta sì veramente perché poi è il disegno in modo più più veloce più naturale di espressione più instabili allora li cin canali la lingua italiana e tantissime altre cose le poesie di tutto ho capito e allora il bambino si diventa creativo e anche nel risolvere un problema di matematica polsi e creati invece tante volte e la creatività viene spenta e quella mia responsabilità della scuola anche il calcolo mentale e ti richiede strategie invece si predilige il calcolo colonna e anche con una cosa che un aspetto che secondo me è sbagliato intra di vedere tante volte si immaginano si pensano attività eccellenti e però si rischia di dimenticarsi le basi 400 e oggi scrive male per errore eppure o la scuola elementare di dargli le menta e sonori sapere scrivere computer quanto uomo dietro dietro la testiera cd linee 7 e se metti la foto fu sbagliato quante volte li trovi che gente che ha studiato ricorda condividere sia positivi che negativi come insegnante ma anche come a londra quindi anche proprio ricordi del suo maestro della sua maestra qualcosa fine è rimasto senti io devo dire delle scuole elementari mi ricordo di aver patito tanto fretta tanto freddo perché si stavano una classe che era una palestra o poi stato utilizzato in una palestra e se patito tanto fette e alle medie ho avuto come insegnante il mio babbo per tre anni bravissimo insegnante c’era piccolo particolare che era il mio babbo e poi so che oggi come oggi è vietato giustamente giustamente ma non solo di lei se ai genitori che ti fa gli insegnanti ma anche se è un amico di famiglia bisogna che il ragazzo si sia libero di imparare se è il genitore che chi insegna tende di diane lane e fa male fa male se ti senti pronto lato il mio che ha fatto bene e fai mare non sai quanto vali che militava in confusione è perché essendo la figliola dei professori in più la figliola nei presidi se facevo bene perché la riteneva se facevo male una figliola ripresi capito quindi io sono stata molto più libera alle superiori mi ricordo di avere avuto un bellissimo professore di storia che mi ha fatto amare la storia e poi mi è rimasta questa cosa a mia volta ecco quindi i bravi insegnanti voglio l’istat che può in qualche modo rimangono anche come moderni ci si mai magari a a seguirli e melo è vero per quanto riguarda poi ecco un consiglio che te lo do però oggi non lo so se ed è praticabile io semplice scatto di non urlare perché gli insegnanti che urlano per me sì declassano danno noia bambini bambini brontolano non ne vogliono di insegnanti chiudere e allora io quando arrivai a insegnare in questa pluriclasse proprio tra le altre andati da una suora anziana chi per tanti anni aveva fatto la maestra nera si metta mi disse se vuoi essere ascoltata parla sottovoce e guarda è vero perché se urli the urlano being a lurati dell’una più forte e poi anche bisogna dice si crea confusione ripetere ripetere io difficilmente il periodo perché un vice maurizio perché abbiamo detto in morte la stessa cosa 345 io mi facevo pronti ora spiego posizionerà sconto perché poi non priori dice smetteva così quindi ad apprendere le strategie che sono quelli che ti permettono nell’andare avanti tanto ottimismo tanto tanto perché se ti lasci scoraggiare ad quindi questi sono i suoi continui per il solo i maestri si è unita umiltà nel senso di non convincersi di sapere ma che c’è sempre da imparare c’è sempre da imparare ora fate l’università giustamente giustamente più tuo mestiere serio e ci vogliono quasi serie però non si finisce mai di imparare perché si impara molto la bambina dall’esperienza per gli altri da quanto e come persona se è disposta a imparare capito e quindi questa voglia di imparare arricchisce te e fast harris sui bambini non li fanno yare allora la ringrazio per la sua disponibilità e per aver condiviso i suoi ricordi posso aggiungere un’ultima cosa allora ne sono caduti ore agli occhi se arrivi rai a insegnare cosa che io ti auguro ricordati sempre che un mestiere bellissimo che ti dà tante responsabilità ma ti dà tanta soddisfazione aiuti i bambini a imparare a stare tra di loro che è un aspetto se se non sanno stare fra di loro non può insegnare perché se non c’è la tranquillità di fondo poi non puoi passare allo studio quindi è una visione globale che degli averi del bambino e creare un nuovo clima quindi accordo con le colleghe accolgo e consapevolezza dell’importanza del mestiere che fai che essi un mestiere ma voglio essere proprio antica è una vocazione non è come fare l’amministratore o lavorare in a un commercialista hai la responsabilità a contro un albero se ti cresce storta all’inizio poi continua s storica se invece il bimbo all’inizio trovano insegnanti bravo che lo capisci che lo aiuta a crescere questo bimbo cresce fiducioso e quindi pensa alla bellezza che fare potito bella cambia vita così però non è mai la crisi si non mestieri bello che ti auguri fare quanto prima senza scoraggiati grazie grazie mille che la disponibilità grazie