Intervista alla maestra Maria Paola Brachi
Attività svolta all’interno del corso di Storia dell’Educazione, prof. Gianfranco Bandini, Università degli Studi di Firenze.
- Intervista di: Belinda Paganetti
- Regione: Toscana
- Anno inizio insegnamento: 1959
- Trascrizione:
la prima domanda che vuole farle è che cosa l’ha portata a voler diventare un’insegnante passione e la paziente quando iniziate in cui istituti ha insegnato di altri sempre negli istituti statali mai in prima ho dato il momento in cui si sono entrata subito di loro giovane da preruolo insegnata in italy ho fatto le scuole che allora c’erano tutti inviate che erano nella nostra montagna minimo distanti dal centro più dal paese più vicino circa 45 chilometri che i ragazzi non potevano andare strade sconnesse strade sterrate non c’erano i fulmini quindi c’erano queste scorrette gli insegnanti che ancora non li ruolo ieri giovanissima appena diplomata che andava colta leno fortuna con 12 si faceva 23 km di mulattiera e saltava questi paesini che ora sono quasi disabitati ci sapeva 56 alunni di tutte e cinque le classi alla pluriclassi però si insegnava e si faceva le cose fatte bene fate oggi scende gli ingegneri dietro a questi ragazzi c’è gente che sa che ora lavora nelle fabbriche o per chi non ha avuto voglia è andato poi ho anche non aveva le possibilità ma molti sono anche diplomati e laureati si di questi pochissimi alunni che ho avuto in queste scuole diciamo sussidiate perché davano un piccolo sussidio alla fine dell’anno che era quasi ridicolo oggi sarebbe impensabile avere un anno fa rima orario sempre come le scuole normali e sulle spese perché in cina ma niente né per il treno niente niente di niente per avere due punti in fondo all’anno con l’ottimo se non era un punto e mezzo qui mi ha detto che lei ha sempre insegnato in scuole appunto pubbliche che entrano tramite il concorso si eccolo il primo concorso che per due punti non avevo non avevo niente diciamo punteggio per anzianità di e quindi avevo solo il concorso rimasi fuori per due punti poi entrare allora quell’anno i dopo aver fatto le sue grazie nei due anni precedenti feci per due anni le scuole militari presso la caserma marini di più storia e poi sono entrata di ruolo ma non corso la scuola nella quale iniziato comunque a lavorare come insegna nale rispecchiava la scuola che lei ricordava della sua infanzia ho già era una scuola diversa no problema era la stessa se gli insegnanti avevano metodi diversi perché non si può mai insegnare le stesse cose ma nello stesso modo chi aveva venivano alla scuola parificata di suore dove ci sono stata benissimo e ancora oggi questo istituto funziona in maniera eccezionale e francamente si insegnava più o meno nello stesso modo ecco quello che c’era più c’era qualche uscita citavano il permesso per una gita e così serviva poi per fare i vari dell’azionario legumi non è come oggi che tutti hanno la macchina e girano a destra e sinistra ragazze stavano era più felici stavano nella strada giocare nelle aree di campagna liberi però andare a vedere i monumenti storici anno vede un castello l’unica cosa si portarono pochissime volte una volta l’anno dalla quarta poi prima la sua famiglia come ha appoggiato la sua scelta di diventare insegnante è un anno erano favorevolissime perché in francia famiglia mia grazia e la insegnante elementare la cugina mio padre si nasce ad una tradizione di donne maestre ma no questo no piaceva perché per una donna la vita in uso una cosa giusta nel 1985 escono i nuovi programmi rivolti alla scuola elementare prima furono quelli del 65 a quindi la ihec stata effettivamente stati ma 5 furo rivoluzionari veramente perché dalla scuola tradizionale appunto ci fu inserito cose diverse di escursioni la lettura del territorio poco ma insomma c’erano già tutte queste cose e fu portato il cinema nelle scuole che ora sapete ci hanno la televisione cartoni animati a fare i bambini di campania perché in campagna e rete che intorno a noi presentano di montale che era un bel paese una cittadina ruffato il cinema si porta un al cinema del paese per farli conoscere le sceneggiature protagonista così nei fili cole ma che bambini cominciano a capire che cosa era un film che molti non mi avevano visto ancora una scheggia la scuola cominciava ad aprirsi in maniere si faceva quel festi di ciò le per natale sudd obama le classe ma più o meno i programmi si erano sfoltiti di nozioni più su concetti si lavorava in meno sulle nozioni i libri erano diversi nel senso più interessanti più vivaci c’era di questionari modo da stimolare la riflessione non più un apprendimento memoria è nell 85 però campo un attimo il rapporto che c’era con le colleghe perché iniziano a dover lavorare tramite comunque dopo il collegio comunque siamo confronto ea lavorare molto di più si sta molto di più a scuola i pomeriggi ci si ritorna non ha con orario che prende vada persa plesso noi si ritornava il pomeriggio di un giorno i più altri giorni perché si programmava insieme ci si metteva in classe ci si confrontava un po attraverso parallele ma questo certamente succedeva nei pressi di città dove io ho mai insegnato così si poteva poi con l’avvento dell’insegnamento dei tre insegnanti allora allora la programmazione divenne molto più intensa che stiamo parlando degli anni 90 con il segmento di moduli con il modo il problema la collaborazione di legno mentre prima ai colleghi si leggeva dei testi e poi si faceva tra di noi delle discussioni poi si osservava delle fotografie che si facevano dei cartelloni dalle quali poi se ne parlava a calarsi parallele o anche al classico parallele ma più che altro nelle classi parallele perché ci si confrontava in questo senso cosa che prima non avveniva però noi io ho avuto la fortuna di trovare gente con grande passione anche nel lontano 1968 69 impresse di campagna di 5 aule e noi ci si riuniva anche se allora non ce lo chiedeva nessuno e si facevano corsi d’aggiornamento per esempio sull’innse e mistica sulla globalità su tanti argomenti e ci si confrontava tra di noi ci faceva il cartellone si è questa e passione mentre invece adesso i cartelloni che spesso riceva tanti cartelloni e tutti insieme genere si facevano come scena delle classiche abbinate ma era un lavoro insieme ai bambini o solo tra quelli a tre con lei e poi insieme a bambini prima e l’altra collega per aver vedere chiare perché nell’insegnamento la cosa fondamentale avere le idee che si rifaccia cartesio chiaro e distinto e la massima con la mentale se nella testa non sono chiare e distinte i principi e il modo di insegnamento è finita e confusione a confusione metodologica ecco fu bello il campagna c’erano tante scuole con cinque classi numerose si poteva fare lavori le recite si faceva tante piccole attività si giochi in giardino collettivi schiantava bulbi che conosceva nulla perché era terrà e andando avanti tra i vari cambiamenti che nel tempo ha avuto la scuola nel 1999 si giunge a una scuola autonoma cosa cambia effettivamente con questo provvedimento nella realtà scolastica non cambia nulla anzi io direi il peggio perché la scuola autonoma vuole avere più alunni più alone vuol dire conquistare i genitori alle regole dice nella scuola aperta veniva dei centri ma prima di scrivere veniva dei genitori dei bimbi dell’asilo con i loro bimbi a visitare tutto l’edificio scolastico a parlare con un paio di maestri disegnate dal direttore che con volontari che prendevano quest’onere e niente la sarà un po assurda perché il bambino decideva se mi piaceva quella scuola non gli piaceva recco e poi c’era una scelta ce l’ha sì la gentilezza è sempre stata ma c’era un certo modo di con un commerciante di cercare di convincere il genitore che scrivesse in quel posto così il bambino succedeva sia per le elementari sia per le medie e quello mi sembra una cosa che poi va a scapito del profitto perché si doveva dire che come li non si insegnava non si facevano osservazioni e il brutto perché il genitore quando manda un figlio o la scuola vuole non vuole osservazioni che suo figlio sia bravo perché è nato quando voleva lui quindi il principe di casa che se sono in due ed emanare meglio però una sera dall’andare al basket e la femminuccia danza pattinaggio a pallavolo e così via io ho avuto dei bambini che il giorno dopo crisi sul ginocchio e piangevano perché non ce la faceva non riusciamo a mamma per esco mi porta agli allenamenti e giurano fino al taglio sullo stacco bambini piccoli l’ambizione di genitori è sfrenata e questo modo della privatizzazione della scuola di dover cercare più clienti perché son clienti possibile ha portato anche cosa che la didattica è scesa all apprendimento è diminuito anche se è bello aprirsi al mondo però se si mette fuori dei grande somari questa è la verità appena parlato di aprirsi al mondo gli effetti della globalizzazione sullo scenario educativo e sul lavoro di un insegnante quali sono stati ovvero da quando c’è stato questo effetto di globalizzazione questo anche cambio delle classi perché lavorare insieme al collega è stato piacevolissimo io e te lo dico subito benché abituata a lavorare da sola prima casa di argomenti oggi sono molteplici e un insegnante da solo alle elementari non ce la faceva più io ho visto i miei colleghi giovani dicevo a casa non mangio il mister ario parliamoci chiaro perché una cosa è un professore quelle materie bastona possa farne tutte e tenere buoni 26 28 30 alunni che non età che polverini gli interessi durano quarto d’ora non di più quindi era veramente stressante soltanto che con i colleghi ci siamo divisi le troppe troppe materie troppa confusione questi figlioli non capiva più niente un’ora pochissime ore di italiano quindi non possono internati si leggono e scrivono quella maniera poco ore di matematica quindi sanno fare poco o niente informati l’educazione motoria revisione chi la voleva far poi c’era la musica quella importantissima come la moto però troppo tutto insieme storia geografia in prima elementare la geografia cena conoscenza nella classe la conoscenza degli ambienti pre assunta successo educazione motoria quindi troppo tutto insieme a bimbi troppo piccolo noi insegnanti abbiamo detto sempre la stessa cosa almeno nel mio blair giuseppe curare specialmente nelle prime tre classi italiano prima tematica con musica che molto importante l’educazione motoria che è molto importante ma fatta bene non dargli un pallone fargli giocare a passatelli proprio per la coordinazione dei movimenti degli atti tutte le posture che i bambini che facevano calcio in quinta non sapevano saltare con la corda non sapeva cammina diritti una cosa vergognosa riguardo il rapporto con i genitori nell’arco della sua esperienza i ruoli sono sempre stati chiari e rispettati si sono stati dei cambiamenti cambiamenti sono stati notevoli all’inizio un genitore quando venivano a chiedere parlo dei primi anni di insegnamento e anche dopo fino agli anni ottanta se un genitore entrava classe aveva rispetto educazione ci si confrontava si parlava del bambino serenamente senza accusare nessuno il genitore aiutava cioè volendo bene al figliolo cercava di migliorarlo non andare contro l’insegnante in con maleducazione perché rifiutava le proprie la propria responsabilità invece dopo lentamente con decreti delegati e con la varie autonomia genitori hanno creduto e poter venire nella scuola per fare il loro com poi ma quei pochi guastavano l’armonia era in porsche ma quei porti politicizzati e arroganza l’ultimo anno che ho insegnato la finanza è arrivata a lecce si chiede me che hanno era era nel 74 no no no che il riso servirà 44 cela noi due la 4 poi avendo risultati alle superiori è successo che hanno detto i miei colleghi hanno cominciato a capire qualcosa che se collaborano con l’insegnante il bambino migliora se invece aggredisca piccoli l’insegnante e fanno i loro comodi e del figlio non se ne fregano figliolo era semplicemente lo specchietto della loro migliore personalità senza studiare senza impegnarsi senza avvisarmi pochi anni genitori che capivano invece che figliolo dovesse durare e oggi per ragazzi sono tutti ottimi comunque c’è stato in alcune occasioni dei confronti positivi con voi già positivi con la maggioranza poi c’è sempre stato qui 34 il guaio c’è stato nulla c’è un ultimo anno cominciano i figli e dei drogati quindi è stato giusto perché il bimbo drogato il figlio del drogato a un comportamento diverso non è colpa sua però è difficile tenerlo classe non accetta all’insegnamento insomma i problemi ci sono i genitori sono fecero figlio li fa chi lo psicologo ci lavorava molto ma ci sapevano psicologo anche mi attrezzo noi per quanto invece riguarda la nostra come si tiene la disciplina in classe le punizioni sono davvero necessarie o a volte sono certamente non c’è i bambini e questo con tanta pazienza e ancora spazio nazionalmente versarle se la materia è presentata da un insegnante che ha dell’avventura buona preparazione ti sei preparata bene la lezione del giorno prima e con una certa allegria perché sono subiti piccoli allora gli scherzi ma molto anche a schede insomma giochi allora le cose da numerone ha detto ci sia il silenzio ma ci sia la produttività anche se si muovono tra i banchi per lavorare insieme però ci vuole una certa preparazione dell’insegnante se no la classe delle punizioni possono servire se sbagliano un colloquio sculli dai tre schede su quello che hanno sbagliato gli errori spieghi quindi necessari quelle valida di punizioni il resto fanno ridere le punizioni sono valide se c’è un impegno intellettuale questo non c’è l’impegno intellettuale sulla riflessione quindi l’affare anche esercizi io mi facevo tanti sul fin da piccoli senza tenere sul motivo la causa delle conseguenze se non c’è questo filo che punisce come stia posto a lei nei confronti delle valutazioni gene siamo stati sempre pò più larghi di quello che sempre più larghi di quel tragico e quelli veramente bravi dicevamo che meritava cioè la la valutazione che meritavano effettivamente con gli altri specialmente quelli più indietro si cercava di non stare troppo bassi poi c’è proprio scena the chronic perché allora che si davano più bassi ma ormai quello che si meritano però genitori venivano a urlare perché non era considerati abbastanza non si ponevano il caso che non avessero studiato non studiano no non è considerato in maniera adeguata ecco mai i genitori sono stati veramente arroganti delle ultime gli ultimi anni ancora dei contatti con i suoi ex alunni contattino ci si può trovare che la strada brace abbracci mi chiamano ma con tacchi in ognuno sulla sua strada non è la città di un tempo il paese che ci si conosceva tutti ci si ritrova oggi che hanno diversi sono via che è l’america che posso anche sono qui in mano lavori molto impegnativi posso trovare è allora si è bello si sta insieme spende anche un caffè insieme ma poi chi rivede oggi i lavori sono espressivi non è più come un tempo è vista la sua esperienza nel mondo della scuola quale consiglio darebbe ad oggi a chi si approccia fare l’insegnante crisi vuole tanta pazienza e come diceva napoleone luigi come la di quattrini per fare la guerra all inizio ci vuole pazienza pazienza pazienza e poi cultura cultura culture tolto d’allegria perché senza l’allegria un po di tener viva c’e l’interesse è passata tanta preparazione ecco perché se un ragazzo s’accorge che gli insegnanti non sarete in difficoltà è finita nel racconto quest’episodio il mai capitato di più mano in palestra dicevo ma poi fate calcio non sapesse saltare con l’accordo non sbagliano dei bambini di roma ultime ergon ies è grande più alto di me non c’è saltare la porta e vuol fare la carriera calcistica fare il gran calciatore nella pistons nei pubblici ma insomma e dice se fa il compagno dandogli una bella gomitata ladies coleman in famiglia fa nulla si passa mai la corda io che dice da quando ero bambino se tavolo più meno male santa ebbene è continuato da quel giorno grandissimo rispetto scrive the ci vuole una preparazione mai false trovate 3