Intervista alla maestra Maura Monti
- Intervista di: Irene Puccini
- Regione: Toscana
- Anno inizio insegnamento: 1951
- Trascrizione:
sono una vecchia insegnante di un culto al tam pelle ho cominciato la scuola vincendo un concorso nel 1951 del comune di lamporecchio provincia di pistoia dove ho insegnato per sette anni a mastromarco una località deciderne sede dove vivevo e poi mi sono trasferita proprio vicino a casa mia dove la scuola era locale del mio nonno e di sé se vi va da scuola uno stanzone dove si faceva lezione sia alla mattina che al pomeriggio insegnato poi costruito da scuola per tre anni così ho fatto dieci anni nel comune di lamporecchio poi mi sono trasferita a montecatini come abitazione e ho cercato una scuola più vicina allora sono andato a insegnare per un anno soltanto però è anche con dispiacere della località nella frazione di nievole sempre nel comune di montecatini e di sale rimasta anche un po di più perché mi trovo molto bene nonostante avessi una proprio di classe di prima e seconda di 28 bambini con tanti inseriti dalla sardegna soprattutto dalla zona di baunei nuoro e tanta gente che parlavano ancora bene l’italiano insomma bambini lasciati anche e stato un po selvaggio tra virgolette però sono stata un anno soltanto perché si è liberato un posto a montecatini e un po chiesto il trasferimento per evitare anche di spostarsi con due bambini era più semplice e ho insegnato per 33 anni nella scuola di mondo di amici se vicino alla tasto sulla periferia della città lì sono rimasta tanti anni perché mi ero ormai affezionata quell’ambiente conoscevo tante famiglie con le cose mi ha trattato bene con le quali avevano un rapporto di steam di fiducia e anche affettivo non ho chiesto il trasferimento mi sono nel frattempo anche leon e ata è potuto andare anche a trasforma mente però quando c’era il posto avevo i ragazzini ei miei scolari in quinta elementare mi dispiaceva lasciate non finire con loro l’anno scolastico tutte le scuole elementari quando sarei andato volentieri non c’è da mangiare più risposto sì che sono rimasta sempre nella scuola elementare anche un segnato per 45 anni durante questo lungo periodo della mia vita ho dovuto fare tante esperienze esperienze con i bambini ma anche con le famiglie con i superiori con le colleghe ho visto transitare tanto tanto tempo perché sono venuti anche tante innovazioni di programmi di metodi già sperimentati e mi sono trovato abbastanza bene perché ho avuto sempre verso questa attività molto entusiasmo era la mia scelta e sono stata contenta di averla fatta perché poi mi sono trovata a veramente anche se non sono mancate le difficoltà come giusto che sia in tutte le cose in tutti i lavori le difficoltà maggiori lo vissute quanto dopo tanti anni sono stati feriti le tre insegnanti moduli così giusto le tre insegnanti su due classi perché è abituata a lavare a lavorare da solo e non tanto perché volesse rimanere ancorata a vecchi sistemi a perché metodologie ma perché forse non avevano trovato mirti me in cui era capitata persone flessibili e disponibili a non essere così rigide nell’orario appartenenza loro che insegnava matematica che la parte scientifica che quella lettera ad e che magari qualcuno pretendeva di fare una brutta copia della scuola media diciamo però poi piano piano con la buona volontà che si sono superate anche queste difficoltà nella scuola ha avuto come ripeto tante soddisfazioni a te ho conosciuto tante colleghe bravissime disponibili posso dire che la classe degli insegnanti ne ho conosciute tante sul plan che no e ne ho conosciute poche che erano vagabonde che non avesse voglia di lavorare quindi io ho tante cose veramente un giudizio positivo su quello della scuola perché come me anche tante altre mie colleghe al centro della loro attività hanno visto abbiamo visto insieme proprio il bambino è quella stessi ci sono le strutture le leggi le pastoie della burocrazia decreti di quote freddi dylan bambino deve essere sempre al 100 perché la nostra attività e questo l’ho trovato come quasi tutte le folle non posso dire al 100 per 100 98 esigente senz’altro e come era strutturata la scuola in quel periodo nel senso che sempre le classi prima e seconda la seconda si faceva un esamino per accedere al secondo ciclo primo secondo ciclo poi anche l’esame in quinta a fine corso ora queste cose queste chiaramente non ci sono più succedeva che qualcuno doveva ripetere la classe ma era sempre una cosa vissuta malvolentieri da chi aveva lavorato tanto ma non aveva magari ottenuto risultati sufficienti perché molte volte a giudicare il bambino non eravamo neanche persone c’era la commissione illuminata dal direttore e dalla direttrice che per essa però dopo quando sono arrivati i moduli all’inizio si sono accorti non con tanto piacere proprio per questa che più corta di armonizzarsi con gli altri per il lavoro però probabilmente sarebbe stato a mio avviso lo dicevo anche alle riunioni sindacali che si facevano che sarebbe stato più giusto affiancare degli specialisti per la lingua straniera delle attività motorie per l’educazione all’arte al design già tracciate dalle fiancate degli specialisti ma di far rimanere l’insegnante che ora sta sembra che stia ritornando gli ormai da tanti anni sono lontano dalla scuola ma c’è un figlio che è nel mondo della scuola tante cose per me li racconta sembra che si ritorni a queste vecchia il modo di concepire la scuola e ci sono state riforme che durante la sua carriera a ritiene che siano stasera sul cuore non positive perché per 51 95 quando io non è andata in pezzi al 96 quando sono andata in pensione ne ho viste di cotte e di crude di positive di meno positive però insomma tutto sommato forse erano state fatte con buone intenzioni e quali sono i metodi che ha privilegiato le strategie educative nei dintorni alle italiano il 51 era insomma molto sarebbe stato sognare prevedere un metodo globale per insegnare a leggere bimbe perché usava fare le paroline paginate di ali di consonanti e mettere insieme insomma era un po farraginose poi lungo insomma l’apprendimento per l’elettore ma è durato poco perché ho scavalcato queste difficoltà facendo tante schede tanti disegni da ammettere alle pareti della classe in modo che ritrovassero le letterine che si stavano facendo in ciascuna delle parole per esempio facevo 56 disegni con la letterina a e allora può voler ricercare con la letterina in poi tutte le vocali e consonanti insomma metodo fino a arrivare al metodo globale e metodo fraseologico perché se segnava la frase intera e la frase poi si andava si facevano un’analisi premio una sintesi quasi che un’analisi analisi che viva dopo metodi poi si facevano da noi soprattutto per il recupero dei bambini che avevano più di importante apprendimento sia per il loro capacità e per l’ambiente in cui essi vivevano che era molto meno stimolante rispetto dell’ambiente in cui vivevano i ragazzi più capaci insomma e apprendere odiosamente nell’apprendimento e c’era un rapporto tra la scuola gli insegnanti e la famiglia monitorizzi rapporti semplici e spontanee all’inizio venivano a chiedere dei loro bambini come si comportavano come imparavano con semplicità senza avvertire magari poi tratteneva una scuola che la mia mamma tante volte pronto la va perché c’è un nome 10 la scuola the river casa alle due e mezzo ma sono venuti trovavo sempre in modo di accoglierli i numeri del respingevo dopo sono stati regolarizzati dall’inizio dei decreti delegati allora avevamo il tempo da dedicare a propria ricevimento dei genitori però molte volte venivano proprio solo gli stessi genitori di sempre o perché avevo nemmeno tempo perché le ore in cui venivano fatte non questi incontri magari lavoravano però insomma ho avuto sempre un rapporto molto di stima di affetto io quando cominciavo una con i bambini di prima magari i genitori li conoscevo meno couple insegnando nella stessa sede e vedevano io vedevo loro perché avevano fratelli e sorelle più grandi così le dicevo sempre posso sbagliare se vedete che per nessuno di noi è perfetto la perfezione non esiste nello romano però non mi criticate il male davanti ai vostri alunni perché i vostri figli perché sono i miei alunni e domani mi vorranno bene come io voglio bene a loro e dopo magari stimeranno molto meno voi guardate che un’arma come perché vi rimane della maestra sembra un cero merita quindi avevo sempre un rapporto molto sincero molto spontaneo dicevo sempre quello che volevo non so se mi avranno voluto bene ma mi è sembrato di sé ancora per l’incontro mi fanno un sacco di feste e come mai ha scelto di fare la di selezionate tra questa e stata una scelta proprio che sarà proprio probabilmente sì l’ambiente influisce molto sulle scelte nostre io sono convinta che al 50 per cento determina le tue scelte io vivevo in questa campagna dove a quel tempo negli anni ci 30 al 35 in poi a tutto 40 vedevo le persone insomma è che avevano un atteggiamento era soprattutto mediante rurale e agricolo in cui le donne si tenevano poco vestivano sempre in maniera piuttosto pulite magari ma non non elegante ecco e la maestra invece aveva questo aspetto io lo guardavo sempre dicevo ma non voglio diventare come lei era un esempio anche sotto poi molto carina molto educata a me piaceva tanto sta pettinata bene me sembrava che volevo diventare come lei poi mi sono appassionata fatto che ha prima elementare a cinque anni ho fatto che esamino e sono andata subito in seconda guadagnando un anno poi mi sono diplomata diciassettenne piace che al 18 o un lato il tempo insomma capito questo è stato un motivo per cui probabilmente sono stata condizionata in questa scelta poi vedevo tutte le mie compagne che andavano t a cucire pantaloni che imparare a fare aggiunta re le scarpe io non mi piaceva insomma la famiglia mi ha sostenuto molto perché i miei a quel tempo erano benestanti e quindi poi mi hanno messo in collegio per montecatini per non farmi fare la strada lamporecchio cerbaia soprattutto a lamporecchio con sacrificio perché bisogna alzarsi presto l’auto posseggano indie davanti casa mia non ci passava passava un chilometro e mezzo pioveva il cattivo tempo io ero piccolo perché essendo un anno avanti poi ho cominciato le medie quando era piccolo va bene allora è stato un piacere spero che sia stato piacevole anche per lei speriamo veramente sì perché mi ha permesso di incontrare una ragazza che io vedo per la prima volta ma che giudico subito che vuole stare sensato ben intenzionata a proseguire per guadagnarsi la sua fetta nel mondo dell’educazione e della formazione delle ragazze e poi mi ha fatto ridere certi episodi certi momenti della mia vita di quando ero giovane che ho rivissuto volentieri con lei