Intervista alla maestra Mirella Bartoli
Attività svolta all’interno del corso di Storia dell’Educazione, prof. Gianfranco Bandini, Università degli Studi di Firenze0
- Intervista di: Gioele Meoli
- Regione: Toscana; Lombardia
- Anno inizio insegnamento: 1974
- Trascrizione:
mi chiamo mirella bartoli sono nata a montevarchi il 68 anni fa 15 luglio del 48 o di studiare mente allo studio elementari lo fate le medie da montevarchi mi sono diplomata all’istituto magistrale d’arezzo nel 66 a diciott’anni e ho cominciato poi a fare dunque il primo concorso nel 68 allora era strutturato un modo sembrano arrivare a un certo punteggio fidavano l’approvazione l’idoneità invece al concorso del 72 ho conseguito l’idoneità però ad arezzo c’era una graduatoria infinita allora perché uno o arrivati nei primi posti perché magari erano disponibili che pesò 10 gen sys e vacanti il resto quando uno arriva mangiato molti aiuti mettevano una rotatoria cosuccia da piogge e arenzano aveva accumulati circa 300 i fronti io avevo fatto un conto che se andava dalla velocizzando sistemavano non lo so pochissime all’anno quasi più di dieci anni per avere un posto per cui avete avuto notizia che a milano avevano aperto le graduatorie per mancanza di insegnanti nel 1974 ho preso mi sono trasferita a milano questo comportava il fatto che dovessi prendere la residenza lì però degli amici conoscenze e quindi mi sono trasferita proprio isolato di milano il primo lassù sono diventato subito di ruolo superluminali come il punteggio di qui su via d’arezzo avevo e quindi il primo incarico me l’hanno dato proprio nel centro della città di milano in un quartiere operaio era quartiere di lambrate dove c’era la fabbrica allora delle innocenti che cominciava a andar male quindi c’era nell’aria il sento ne dovesse chiudere per cui la scuola viveva in mezzo a contenere gli operai che erano anni duri a quelli gli anni settanta eccetera corte degli operai che facevano sciopero è all’altezza della spalla era una scuola allora non esisteva il tempo pieno esisteva nella scuola pomeriggio li chiamavano le attività si chiamano tipo insomma integrative della mattina c’era diciamo l’insegnamento curricolare il pomeriggio tu facevi queste attività tutto bene un debole perché prima era priva del tempo pieno e alla mensa della scuola bene vado a mangiare tutti i figli anche degli operai questo il comune per dare una mano a questi lavoratori che non gli shopper bensì il clima quindi venuta da molte banche paesi non ero mai uscita catapulta a milano avrei dovuto trova a casa per conto tutto un altro tipo di vita però sempre avuto questo spirito che quando decido di fa una mossa la faccia allora 3 mannoni facevo il pomeriggio e alla brace ci sono stata lì due anni 74 75 75 76 sempre circolare il circolo cosiddetto pini bertolazzi ed era organizzato benissimo cose che qui ancora non esistevano c’erano nello stesso quartiere la scuola materna scuola elementare della scuola media tutte collegate in modo che le ragazze che uscivano dalla scuola elementare i professori con cui eravamo che contatto facevamo già le attività insieme riconosceva nel centro quindi c’era una continuità di danti mescolabile che qui da noi arrivata non so neanche se all’andata oggi per dire comunque lì eravamo già a questi livelli e quindi ho preso servizio questa scuola facendo alterità al pomeriggio ed eravamo con un manipolo di disgraziate io che mi sentivo mi sembrava già venir via lontano mi sono tolta era una delle privilegiate c’era centri che per venire a prendere un posto fisso cenere tantissime dalla sicilia gente sposata tre che si era trascinata dietro vaccinate figli magari bambo vecchio consente tra preferire quel miraggio di un posto fisso un amico un collega buonissimo ne va lasciato un posto non so cosa faceva il comune faceva il commesso si diploma magistrale a prendere sto posto che maestro e lui non aveva neanche se l’uomo non era in preval in carica annuale però insomma vi sembrava quindi stavano i due posti più lontani da milano per risparmiare e di chi a cinisello balsamo questi altri un po più e devi fanno tutte le mattine lì c’è anche dai paesi della sicilia quindi proprio più interni delle situazioni che il confronto io ero privilegia le dice sì questo è quindi sono stata due anni dura anche in cui avevamo come direttrice una donna dire era all’avanguardia era una contestatrice femminista è dire poco lei faceva la insegna anche di lettere al liceo classico avevano abbandonato la sua attività di insegnante al liceo classico liceo di milano non mi ricordo quale per venire a fare ad elettrici nasconda mentale perché allora il 70 questi primi anni settanta la scuola elementare era una delle poche fasce diciamo di scuola in cui si muoveva qualcosa c’erano dei deferimenti diversi che lei era venuto a fare questo la direttrice e dava alcun impulso tremendo quindi vediamo le maestre tradizionali non riesca a fare delle parti a delle signore maestra entrava classe che gli diceva bisogna inventare bisognava fare dare fondo a tutto dal teatro ha descritto molto molto avanti così i metodi che usavano c a rimanere profondamente band e brave intelligenti usavano detto le macchine da scrivere per oppure organizzata invece di fare la pace anche perché le mani se da maniche ma non sapevano che fare no lassù veniva dato una alla settimana e veniva scelto tutti insieme ai ragazzi l’argomento ragazzi se lo preparavano come se fosse un pezzo giornalistico ognuno era molto molto è una realtà che ho sperimentato lì in questo circolo non so neanche se tutta milano forse a questi livelli e che poi non ho più ritrovato tra l’altro mi viene in mente che in quella scuola non aveva una specie di convenzione con un istituto per ragazzi handicappati ma con handicap gravi ma ragazzi grandi anche che venivano portate dagli operatori della scuola che staremo ragazzi per con accenti e ci fu poi una diatriba tra la direttrice alla sua corsa in questi operatori venivano li elegge andavano alle mani tese loro andavano a fare levando e ucria eccetera quindi questi stilisti caro noi genitori di questi ragazzi abbinati contro la direttrice aggiornati parallela picchiarono io mi ricordo d’aver vissuto perché allora con tutte le camionette dei carabinieri intorno e facevano colazione leggera questa donna perché questi genitori a cui era stato detto che lei aveva mandato fuori i loro ragazzi dalla scuola diametro che il nas mariam picchiata questo è il primo nel quale sui vivevamo è molto vivace molto c’erano tante colleghe femministe che vivevano nelle comuni che aveva lasciato ma litici meno su questo questo tipo di quindi per me era proprio lì io me ne stavo abbastanza cioè si cercano di riprendere di capire perché era un altro mondo quindi non vi era un clima un po maschilista anche all’interno della scuola studio invece proprio quella dove erano assolutamente dopo più anzi era un po molto molto femminista perfetto letto le materie insegnate allora tutti si insegnava comunque i primi due anni facendo il pomeriggio allora facevo tipo pittura disegno oppure si facevano tipo che ne so delle ricerche particolari una volta sul circo un’altra volta anche di scienze fa sul vino sulle cose s’andava si faceva già utenti insomma cose che non si faceva le attività integrative pomeriggio vedi si integrava questo tipo di un metodo comunque sia per quei tempi anche sì diciamo che per fare queste cose uno doveva dar fondo alle sue trovare dentro di sé delle risorse alternative che non fossero le solite cose insegnare italiano e comunque io vedendone le colleghe quelle titolari più vecchie come insegnavano le materie curricolari credo aveva imparato molto perché non era noto insegnamento tradizionale cercavano di personalizzarle molte cose perfetto quale è stata invece per le la difficoltà maggiore nell’insegnamento all’inizio comunque siano tutti trovi davanti a ragazza è la prima volta una classe per esempio la prima volta che ha avuto una prima e ci è voluto qualche anno è in tutti i siti alla responsabilità di dire dobbiamo insegnare scritte fine anche quando siamo a 4 perche piu su c’è un po di esperienza su capirci e comunque non si sa viene volta la dolce naturale ma all’inizio tutti senti molto all’ora solare stanzia da prestazione per truffa un sacco di cose tuffo al sacco di cose comunque il filo conduttore dei tanti anni di lavoro e questo se c’è una cosa che ho cercato di fare cose ci sono riusciti non lo so è quella di non far annoiare ragazzi perché credo che la noia sia una delle cose peggiori che ci possano essere il nostro aiuto se il rapporto invece le con i colleghi non è stato ma veder non ho mai avuto problemi a meno di lei che ha sempre cercato da sé anche perché la stanza aperta poi andare a milano essendo noi toscani siamo molto perfetti perché una battuta un po così cercate siamo un po più coloriti rispetto sgradevole a qualcuno ha mai appoggiato vedo quindi dell’assia erano molto numerosa immagino a milano abbastanza sulla 20 alunni pietra mentre in altri altri avuto anche delle pluriclassi poi quando sono venuta poi il terzo anno invece ma notato la cattedra in un 76 76 intera a mombello mombello è un paesino sempre perché della cintura milanese dove c’era il manicomio di milano quindi molti degli abitanti di questo paesino erano ex malati di messi che siano sposati tra di sé i figli erano simili questi quindi la situazione era particolare perché nel frattempo era venuta fuori era andata a funzione della legge insomma nei modi e vero ho già mattina arrivato questo paese d’o eravamo un gruppetto che venivamo da milano si faceva la macchina potente maestri andavamo nella bara fa colazione e c’era tutto il giorno in cui punto no gli dava noia se qualche volta si era allora ci ha reso box si metteva una canzone così perdono mattina quando che fece un arrivo casa perché mettevo sempre quella di cocciante adesso adesso spogliati rom morti la maggior parte degli abitanti erano sì ex ex precedenti di questo manicomio quindi erano un po così anche i figlioli problemi ecc quindi in questo senso più dirti però che ci volesse contagiare insomma e delle pluriclassi qui no ecco l’ho trovato quando sono venuta quindi in valdarno poi perché dal 77 avete avuto la cattedra non potevi chiedere il trasferimento trasferimento ad arezzo e c’era sempre se ingolfamento 110 anni ogni anno ti davano all’assegnazione provvisoria che ti mandavano nei posti più disparati allora quando per esempio a traiana avevi otto bambini nei quali che ne so se di prima due di seconda qualche volta li sente insomma a moncioni nel 78 a moncioni ho fatto la pluriclasse tutti questi paesi di campagna insomma non faticano specialmente in questi paesi né di campagna era frequente l’abbandono degli studi da parte degli alunni magari per aiutare anche la famiglia non per l’inesperienza le elezioni erano frontali o c’era una partecipazione attiva da parte degli alunni mattino per il frontale sinceramente a me con le aule organizzati a quelle file di banchi si è sempre svolta ma io mettevo intorno facevamo dei gruppi dei gruppi insomma di livelli qui dentro si stava il bambino più deboli vicino a quello più giudicarla chi fa il quale quando una parte il suo lavoro sapeva doveva aiutare anche gli altri tutti insieme si cercava questo sempre cercato di fare bene celare un altro modo quindi c’era anche una gestazione una televisione sfilare certamente il momento della spiegazione del bullismo dopo un aumento del lavoro eccetera ottava la squadra mentale ci deve essere maestra quando fai una mostra nuovamente in qualche modo che tutte le oche tutte le 21 però insomma ci deve essere no e dopo però nel momento in cui si chiede a loro dtt quello che hanno capito cercando la qual cosa accade mentre faceva uso di attività ludiche magari anche come mezzo si senta altri fissi anche come mezzo didattico anche perché ho detto dal 77 qui a molte marche aveva dato fuori anche prima è ma io per esempio ho sono stata partecipanti a primo tempo pieno appoggio del del tetto della scuola nei fratelli quei fratelli rosselli del 77 anche lì certo certe riunioni fiume dopo siena per convincere i genitori che non voleva mandare perché rifiuta rinunciare alla maestra sola tutta sta gente intorno c’è e quindi questo discorso del i sussidi didattici manipolare cose che prima nella squadra esistevano era solo una scuola orale la maestra che lo spiega me che invece no abbiamo cominciato a usare a beccarsi e anche a costruirli anche da noi dei mezzi per nord attraverso il gioco come vi pare ecco quindi accennava del rapporto con i genitori com’era erano presenti nella vita del figlio una vita scolastica del figlio almeno però devo dire ho cercato sempre di non ho mai dato fastidio di hamilton e che viene a scuola anche certe volte non capivano cose una delle ultime battute di qualche anno prima e andasse in pensione è la nonna maestra di un alunno vi avevo vabbè io uso faceva matematica a quella volta lì uso il calcolo punti base che odiatemi insieme la maestra usate s’inventa dei simboli roba di giuliani ed è no delle palline senti ma quando è che tu cominci a fare le cose serie e tu smette di fa questi disegni facevano amarezza dal video per dirti però ciò sorriso detto guarda che ti quali in pace italia continuerò finché ragazzo per capire su celle senza molte volte così abbiamo andato alle ma nella ricordo le regioni una volta mi chiesero di si fermarono un pomeriggio di spiegarsi perché il calcolo molti base non è semplicissimo anche perché prevede che genitore ben quanto alla scuola anche quelli più istruiti e non hanno è una matematica tradizionale quindi qualche volta faccia lezioni anche genitori perché potessero aiutare il bambino per giusto ma non mia madre a fastidiose anche essere dedicata notiamo non è a volte in questa puntata il contrasto dei genitori soprattutto sono i genitori di quelli cosiddetti bravi che ne pisano gli torchiano perché vogliono vogliono vogliano non li lasciano vivere no devono essere e questo secondo me non va bene è un asse bambini llodra mentre qual era il metodo di valutazione degli alunni i primi anni fa centina tradizionale quella di venerdì contro scritto poi nel 76 è venuto fuori sono cose fuori decreti delegati è cambiata e c’era la scheda di valutazione la scheda del quale venivano scritti giudizi espressi con buono sufficiente sufficiente sufficiente modo discreto genere e li ragazzi ciechi sono hanno cominciato a non capirci più niente e e è diventato difficile dare giudizi anche veritieri perché è difficile è difficile difficili cioè non puoi scrivere un bambino perché bisogna anche mi turba da cerca perché quindi da una parte è molto più asettico dare un voto numerico che tu fai bene delle verifiche dopo di non aggiungere un raggiunge perché il giudizio pesa le parole bisogna parte si doveva fare quei giudizi o diventavano star come gli ultimi tempi perché sennò diventava difficile perché bisogna stare attenti a quello che dice esistevano ancora punizione corporale da parte di qualche insegnante o stata non superate tre ufficiali no gli strumenti che cela di tende andava a scuola io ho le mani stamane righello cosiddetto no c’è qualche volta anche maestra anche tiratina d’orecchi la nava a roma del genere soprattutto perché ti ho detto i genitori sia nei riunioni di classe e inter calcio avevano potere non si poteva far sapere se fosse venuto fondo la nostra nigeria resta nelle chat quali sono invece cambiamenti hanno fatto nella scuola durante la sua fiera sono gli stessi ovviamente più o meno uno stato può della della società comunque sia ci siamo il ragazzo in dai ragazzi stessi e sono cambiati sono cambiati tanto che una volta non avevano certamente l’apporto e gli stimoli che potevano avere perfezione il 2010 quindi era molto più facile a vincerli che ne aveva più che negli anni 70 i suoi ragazzi la televisione credo sia stata la versione della tribute ragazze durava il pomeriggio poi si chiudeva quindi il libro aveva ancora il suo fascino e il racconto della maestra quello storico deve dire raccontare spiegare poi è chiaro o no insomma computer e vabbè quindi in questo senso in tutti questi anni penso di ciascuno di noi faceva questo mestiere ha dovuto un po rivedere il suo standard per esempio io avendo come donna avendo avuto figli di età diverse di cui l’ultima anche quasi incolta ne ha dei ragazzi in età card ero che ne so ero sempre molto informato su film dei ragazzi sul loro o sui loro eroi e questo non fa ci dava cioè perché è capito allora ogni tanto con loro mettevo a discutere a fare anche di cose magari 20 la maestra perché a casa non una femmina abbastanza giovane e questo mi mi facilita va a questo senso ecco bella stavolta poi quanto per quanti anni ha insegnato e cosa le è rimasto più impresso della sua carriera dublino insegnate per 37 anni 36 qualcosa poi si è aggiunto dei mesi che cosa mi è rimasto più impresso ecco alcune quello che mi rimane di sicuro sono alcune figure di ragazze e di sicuro non so quelli figli dei medici dei professori lo accuso perché sono dei bambini che umanamente mi hanno colpito moltissimo e mi sono rimasti dentro proprio sipra tutt’altro tanto in questo senso lì dentro a quella vetrina c’è un un cigno di vetro che mi manca la moda di dietro tutto poi con concellato credo si possa andarci se un bel hanno fatto fuoco ed è una mossa io mi porto dietro da da una media ecco la nota questo me l’ha data un bambino di tassignano che aveva la mamma pazza il manicomio che si era buttata il papa lo svago lo stesso proprio una roba e fa vi era un bambino che aveva di stare avuto disperato bisogno di sentirsi uguale a quella altri allora gli ho insegnato per due anni a persignano ed è che io dicessi facevo il mio mestiere però in campania sono anche molto generosi e allora oggi portavano le uova benamata le allora lui una volta ricotta aveva un sacco di roba nel senso magari poverino e poi portò il regalino questo non so dove l’aver trovato ora all anno pulito io ero un bambino che non siano certo però mi rivolgo ancora nelle mani né con quei lunghi fedeli che vedono rosa quando ci penso mi fa veramente quindi quello che è rimasto è quello e vorrei fosse rimasta ragazzi cioè i tratti umani delle persone poi per il resto c’è chi ora fa medicina vivente andando dei medici avuto della gente in gamba è per carità che dal punto di vista dei rivali così prettamente scolastiche di dati o ti danno tanta soddisfazione quelli qualche volta una volta io sono dovuta andare malattie perché fa stavo bene e arrivando una supplente e loro mi hanno detto che sotto natale sapeva più della plant e la quale l’analisi di periodo gliel’ha fatta cioè pretendeva la ricetta sbagliata ha detto ma abbiamo provato a spiegarglielo non capisce dopo i 70 sbagliando come la moglie ma lei non capiva che pentirsi nel punto di vista così didattici malata ma questo so cose diventano ecco quello che resta è l’uni tommaso alessandro quei nomi dei bambini certamente giusto vanta già vi è però mi hanno dato di più ok consiglio si sente di dare infine ai futuri insegnanti o consigli veramente non mi sento anche perché il ritrovo veramente legge consente a niente io credo che come omen tutte diciamo le professioni nelle quali si sta a contatto con la gente che con la pancia l’insegnante piuttosto che il medico secondo me vanno affrontati in una maniera diversa da fatto del mestiere ufficio c’è il foglio davanti alla sera deve lottare con tino essere pronti ad accettare ecco appunto a farsi dare tagliati di quello di tanto perché poi e poi non tradisce e che ti fa star bene poi consigli io prendo certamente prepararsi si è tenuto evidente rimandare intenzione trova al mondo questo abbastanza grave dell’arte e della vita delle persone giovani non tanto perché ultimamente ho disdetto nella scuola gente di 40 anni che magari era già stata forse per quelli che peraltro va dentro nel classico non ha mai chiesto nulla quelle più vecchie io ricordo ha detto previdenti imparavo bevevo dal paese più tension avete merce si chiudevano dentro e ho visto fare una scuola più vecchia del fatto io c’è proprio quei minimi termini in prova questo è bruttissimo secondo me perché ragazzi proprio perché oggi questo mondo e li stimola tanto ma manca il tempo per loro per come si dice per tirare le fila di tutto meglio ed è arriva penso che abbiamo bisogno e voglia insomma di avere un rapporto umano profondo bello che lo sentano che che ci sia un osmosi uno scambio questo essere pronti a questo penso sia la cosa la condizione sine qua non per poter fare questo mestiere e mandarla avanti tutti gli anni il pezzo perché stare con i bambini non è così semplice insomma perché oggi sono problematici le famiglie bambini genitori alta arrivano è molto problematica a scuola ecco però che in questo senso credo sia questo proponiamo oggi grazie mille e arrivederci