Intervista alla Maestra Nori Barberini Bientinesi
Attività svolta all’interno del corso di storia dell’Educazione, prof. Gianfranco Bandini, Università degli Studi di Firenze.
- Intervista di: Martina Nocchi
- Regione: Toscana
- Anno inizio insegnamento: 1968
- Trascrizione:
marijuana qual è stato il suo percorso formativo per diventare insegnante e come mai ha deciso di fare questa successione allora cominciò il mio percorso del mio percorso ripeti infantino è il mio percorso formativo è stato lo studio alle magistrali di cecina per quattro anni ed era finita la guerra da poco e mi sono diplomata nel 49 50 con voci piuttosto bassi perché ero non ero neanche brava è lo sono diventata brava dopo a fare la maestra infatti ho fatto tanti concorsi perché per diventare di ruolo ma soprattutto io avevo bisogno di avere davanti i ragazzi che poi era molto prolissa nello scrivere e quindi nello scrivere i temi però quando sono stata a voi in diplomata o cominciata tra subito le supplenze ma prima delle supplenze le ripetizioni in casa e insegniamo ovviamente le quattro operazioni e soprattutto la divisione a due cifre quando iniziale in seriani e come organizzare la scuola la scuola era organizzata con una sola insegnante perché l’unica insegnante piaceva tutto tutte le materie ma soprattutto facevamo io ho fatto le supplenze in prima e quindi o per tantissimi anni ho insegnato solo in prima come ripetizioni come in supplenza a leggere a scrivere delle cose operazioni per tantissimi anni perché l’ho chiamata soprattutto lì nelle supplenze e magari ha detto nella sentenza di nel 2000 in di come è nata intenzioni e 2000 l’india ha voluto questo cambio dagli insegnanti e monica al sì questo è stato gli ultimi 15 anni della mia carriera prima del 2000 altrimenti io ero solo la maestra titolare diciamo poi 15 anni prima del 2000 abbiamo cominciato il modulo sempre a carlo bini allora eravamo lì in 33 insegnanti e e no di più ecco io a volte faceva la parte letteraria a volte la parte scientifica a volte religione perché poi avevamo avuto anche i bimbi della scuola ebraica che era chiusa in quel periodo e quindi dovevamo e quelli di geova dovevamo aprire le porte a tutti ritiene possibile segnale senza educare snob e concetti che riguarda infatti la scuola oppure no ma io credo che l’educazione l’insegnamento devono essere molto legate perché educere vuol dire che real fuori cosa che devi dire fuori dai ragazzi le cose migliori e le peggiori mandarle un po indietro ci vogliono tutte e due oggi altrimenti diventa una istruzione ma non va bene ci vogliono tutte e due la scorsa volta infatti poi dal contatto dell’esperienza se avete fatte in classe delle regole per attraversare la strada infatti quando venne fuori l’educazione civica aka robinie facciamo anche questa non si può attraversare la strada e darci poter metter ci si incontra con gli altri sono brava sono proprio legate insieme queste due attività non se ne esce ricordo che c’era una mia collega che ancora aveva che diceva quando entravano i bimbi torna fuori io che sono un armadio mi devi dare il buongiorno e laguna seca e quindi è la mia scuola era una scuola non dico delle peggiori delle più popolari caro vini è una scuola che accoglieva tutti tutti quelli rifiutati dagli altri dalle altre suore il rapporto con i libri di testo quali stato indiani dunque il libro di testo ricordo che ci fu un anno dovevano leggere non il libro di testo ma i quattro libri del tolstoj dentro storia era un russo noi eravamo europei italiani e lui portava dei capitoli legati ricordo che una volta ad una scimmia e agonale però in coma ma noi riuscivamo 4 dico a tradurre a cambiare questi racconti del true story e li adattavano ai nostri bimbi come una scelta difficoltà vera e la macchinetta che lei non sa usarlo sarà un po come i basij e poi amava molto ampia con una certo dovevamo ampliare perché perché bisognava avviare cambiare modificare non sempre rigo di testo ci riusciva utile e comodo ea vitagliano ha fatto le sale giochi live riferiva non amo avere la dizione affrontare la pallino le edizioni a saloni raccontandomi anche lì la poesia nella notte santa dei giusti legno ed affrontato che un anno del natale ha fatto decida rimane sì sì perché io ero molto brava a recitare fibra quand’ero bambina ci facevano recitare anche in chiesa la memorizzazione per me è una cosa molto importante è la pretesa non pretendevo la chiedevo la bimbi che erano molto entusiasmanti di questo il ricordo proprio un anno a carlo bini recitiamo una poesia che non ricade la notte santa dei giusti ecco allora c’erano due bimbi uno che facevano parte di san giuseppe una bimba che faceva la parte della madonna l’asilo non ce l’avevamo perché la poesia parlava della notte santa quando maria e giuseppe devono cercare l’albergo per katherine arci a questo bambino ma nessuno degli albergatori di molle perché vedono che su poli allora l’asino per noi era la seggiola poi ce ne ricordo dei bimbi che doveva fare il suono delle campane perché la notte santa ci si chiedeva a mezzanotte ma ma prima è continuo continui continui che a mezzanotte questi due poveracci cercavano l’albergo ecco i bimbi erano molto contrattempi molto interessati perché la loro piaceva questa recitazione perché li coinvolgeva tutti come come avveniva la valutazione degli alunni no ai complotti poligoni levano tutela della memoria quando c’è stato il terremoto all’aquila anzi allora ricordo che quando ci fu il terremoto all’aquila nel 2000 5 mi fa nel 2007 fu mandato da livorno dai portuali portuali alcune persone all’aquila un ragazzo che era stato mio allievo che si chiama figuro fu mandato a badare i bimbi della scuola e lui quando arrivo lì domandò se sapevano recitare o anche poesia loro dissero no no o cosa sono le poesie allora dice come cosa sono le poesie voi se avete avuto un grande poeta io ho studiato una poesia di lui e grande qualità e ambiente poco di meno che da veri dannoso non sapevano nulla ancora cui ha recitato la poesia settembre andiamo è tempo di migrare eccetera eccetera di gabriele d’annunzio è qui che vive non sapevano nulla del loro personaggio più importante è stato molto grande che abbia ricadute ecco che torna il discorso che imparare a memoria serve questo ragazzo che nullo ora è diventato un attore della televisione livornese come allora sette alunni dunque la valutazione degli alunni era una cosa molto difficile in fasce nello stesso tempo perché noi dovevamo considerare che tanti bambini arrivavano in quinta ma sarebbero stati tra terzi alimentari perché erano poco bravi poco preparati ma non perché noi non avevamo insegnato perché loro non ci arrivavano e quindi dovevamo giudicarli secondo le capacità loro secondo la loro buona volontà secondo la famiglia da cui provenivano e a morte insomma arrivavamo in quinta con un po di dettato qualche pensierino qualche brutto riassunto non parliamo del tema e quindi dovevamo essere molto larghi molto comprensivi ricordo che c’era una preside di una scuola media che quando veniva a sceglierli non celebrerà punti perché erano tutti i bimbi molto scadenti però questi bimbi scadenti e arrivando in quinta poi dovevamo affrontare la terza media e la terza media riuscirono a fare anche dei termini diciamo decenti comunque eravamo molto larghi di manica e li giudicavamo più che altro dal loro punto di vista del comportamento della buona volontà e non della grande emergenza che calcia in rete oltre ai materiali principali marito prima che si è occupata di insegnare religione anche se però poi a uso a che fare con bambini di diverse bisogna quindi come in gestiva se questa è la gestivano con una buona volontà noi eravamo per insegnanti che andavamo molto percorso ricordo che una volta la riguarda una delle nostre colleghe delle mie colleghe decise di fare educazione sessuale io tutti gli altri membri che non facevano educazione sessuale gli facevo scuola delle come si chiamava scuola nord con la civica come si chiamava non mi ricordo loro fascino l’educazione sessuale e io facevo lo ricordo più cosa tutto è tornato stasera saranno educati non ha deciso di entrare nelle casse di tenere insieme i membri dei bei sogni storia sono brava storia delle religioni ecco il torre delle prigioni e a volte prendevamo la bibbia e leggevamo qualcosa dalla bibbia altre volte storia delle religioni perché perché finiani per sognare un pochino quando poi ritornarono i bimbi che avevano fatto scuola educazione di educazione sessuale dicevano non sapete fatto raccontate il genoa 8 allora un vivo diceva quello che avevamo fatto noi insomma andavamo d’accordo comunque invece per quanto riguarda l’innovazione fisica l’educazione fisica l’educazione fisica dove venne fuori che dovevamo conoscere il nostro corpo allora mi ricordo che avevamo fatto un gran ammesso bimbo per terra in un foglio di carta avrà ho fatto tutto il contorno di questo bimbo e poi dovevano riconoscere loro da parte destra la parte sinistra delle mani delle qui chiede le gambe perché dovevano conoscere il loro corpo ma anche questa era una cosa che insomma lo facevano volentieri loro perché erano bimbi molto buoni anche la facevamo in una scuola che aveva addirittura il soffitto così basta che qualcuno aveva paura che via scalzi addosso ecco erano così educazione fisica ragazzi quando lei insegnava cela il problema è la paura di non finire tornarmi in tempo certo che c’era ma noi non ce ne preoccupavamo perché noi cercavamo di fare lezione per arrivare al no alla fine del programma ma alla fine delle nostre intenzioni che loro imparassero intanto a leggere ea scrivere perché perché non sapevano erano molto indietro tant’è vero che per tre anni siamo stati dietro anche a tribunale perché ci avevano denunciato perché non avevamo iscritto alcuni bambini che non erano andrea tali ma non li avevamo iscrivere e quindi ciò che denuncia vi è resa evidente i cinque anni di scuola elementari da sostenere come vuoi dire chi sono acer acer all’esame psico der in seconda elementare quali di quinta adesso non ci sono più non ci sono più e come l’anno soggiogati studi gli esami ma dunque mi pare che in seconda forse fatto il dettato senza la punteggiatura cioè i bimbi dovranno capire dov’era la virgola dove visure dovere al punto da un tono della nostra voce e non era una cosa facile ci voleva molta attenzione eccetera poi mi ricordo che in seconda c’erano anche esami di calcolo orale il calcolo orale riguardava dunque la coppia la mezza vicina alla mezza dozzina la dozzina rosina e mezzo c’erano dei bimbi bravissimi questo calcolo rari che poi è andato a morire perché ora ci sono le macchinette e quindi ma c’erano dei bimbi che erano anche più breve delle maestre e si ricorda qualche strategia di utilizzato il commissario degli alunni oltre comunque al fatto di recital è quello che la scheda va in classe e farmi la domanda perché non ho capi si ricorda qualche state utilizzate le condivisioni a perché la rielezione ma detto che non finita va solo a usare la modalità della recitazione male coinvolgeva anche attivamente in classe con altre attività tickle cuscito sì questo però negli ultimi anni della mia battaglia del mio della mia del mio lavoro perché erano subentrate delle attività di cui uscito perché vicino alla nostra scuola c’era un grande caffettiere bettolini che ci regalava tutti gli avanzi dei suoi limoni noi che eravamo una scuola molto povera decidendo con le maestre di adoperare questa stoffa per cominciare a fare il lavoro di peggio e che cioè lavoro a top e attraverso uscire i quadrati triangoli rettangoli e coin giravo coinvolgevano tutti quindi ma bisognava che loro imparassero anche a cucire con l’ago sottosopra sottosopra perché poi ci fu un anno che noi andavamo in gita a prato e alternate a prato a vedere a vedere la tessitura dovevamo partire alle origini cos’erano righe e quindi dico io ma li coinvolgeva mo attraverso i genitori che erano dei genitori molto molto bravi a genova tanto è vero che alla fine dell’anno non riuscivo a cui scegliere i promotori e gli vendemmo e quegli anni avremo tanti soldi da di maria 4 milioni di soldi perché avevamo venduto tardi ma sempre con la collaborazione di sanatoria che erano fallite bravissime voi ora schianto tutto ciò tutto l’antica razza è un grande sei anni insegnamento ai ha già dato dammi il soldato di di handicap e come la si sfida il sistema verzolo dunque durante la mia scuola io ho avuto per quattro anni una bambina down che era arrivata in prima esattamente verso natale perché era nata con le dita delle tute le mani attaccati e quindi la mamma l’aveva portata a genova perché forse operata perché altrimenti non poteva essere una scuola potete neanche alla matita in mano comunque dl n a gennaio era una bimba down buona bella e ci rimase come fino alla quarta senza l’appoggio iva l’arca rifiutato due ore alla settimana la maestra di appoggi quando lei veniva questa viva barbara torri non voleva andare con lei ma voleva rimanere come mi chiamava la nori io che devo lei la maestra d’appoggio tra gli altri bimbi e faceva loro la lezione che li volevo intesa però questa viva barbara torri riusciva a fare un del tacchino da prima elementare a leggere una pagina molto facile e poi andò in prima media quando in prima media i professori live conosciuta mi chiamarono per telefono e mi chiedo si andava a parlare con loro e mi domandarono come avevo fatto a stare cinque anni o questa bimba e io paribas gli risposi davanti a tutti i professori che questa bimba ragione di me cinque minuti al giorno dice poi e poi stava buona accanto alle due bimbe più brave non dava noia nessuno e stava vona però in terza media quando ci è arrivata un periodo come si legge scrive perché l’ora l’avevano completamente abbandonata un esempio nel mare di scuola non ho capito una giornata normale di scuola come era sotto casa ma normali quando eravamo solo io quando eravamo in lamé bene dunque come dove eravamo soli alle dieci e mezzo facevamo la merenda e tutti si mangiava generalmente al mattino si facevano le materie letterarie tema tentato analisi verbi eccetera anto e grigio invece perdono le materie scientifiche e qualche lavoretto perché facevamo anche qualche lavoretto a mano ecco i lavoretti di cucito perché a me nel frattempo mi ha regalato la macchina da cucire e quindi la mattina facevano geometria con i pezzi di stoffa tagliati come di giorno come gli uscivano e e via e l’entrata che la mattina lizzata era sempre alle otto e mezzo si e poi si usciva mezzogiorno e peso quando cominciamo a mangiare a scuola perché c’era il tempo pieno allora si mangiava ed era una tragedia perché i bimbi non volevano mangiare allora dovevamo noi persuaderli a mangiare anche le minestre che ci portavano già preparate perché erano più abituati a mangiare al dolore 8 a un ricordo particolare positivo negativo che ci vuole dal contare al riguardo dice cosa della sua esperienza armi insegnante ma prima la meglio questa domanda è c’è qualcosa che dà ragione da contato i soldi delle casse molti gesti quando si è vista ha dovuto spiegare ragazzi astra di livorno non temono meglio perché non miglior d’ore poi avete raccontato che nega fico che se ne vada ha avuto lo scorso pur in alluminio di ad attività è un ricordo positivo basteranno allora ci fu questo è un ricordo negativo e che dovette affrontare facevo la prima a d’azeglio e alla fine dell’anno sarebbe venuta la vede triceht è bene a parte di reggere tutti questi bimbi erano particolarmente tanti più di 32 e uno era particolarmente disubbidiente che correva sui banchi tanto che io un giorno gli dissi vada bene si chiamava alessandro o la smetti o ti leggo le gambe perché portava lo sconfigge lui ed è talmente paura che prima forse poi quando vide che chiamo ha portato alla fune e li legava le gambe dall’oggi al domani e smise imparò a leggere e scrivere però una cosa negativa ma io ero disperata un’altra volta invece è sempre una prima ma acat rovini fui chiamata dalla direttrice a novembre presi questi bimbi a novembre ed era una prima tra loro c’era l’attuale presentatore di carditello granducato luca sapete ed era l’anno in cui la scuola aveva chiamato da bologna alcuni insegnanti per la matematica nuova e nella matematica nuova c’era addirittura venuto il grande matematico dall’ungheria che si chiamava viene bls chieti hanno avuto dall’ungheria come una povertà di vestiti che faceva veramente pena come una mattina io dovetti spiegare l’intenzione e non sapevo di dover cominciare prima perché la cassiera amorosa poi perché era la matematica nova comunque io chiesi a un professore di colonia dottor pasini se veniva classe mi ad insegnarla e mi disse signora non c’è niente da fare disegno per terra due cerchi uno che entrava nell’altro era una giornata piovosa esp b nel mezzo una chicca all ombrello si mette la testa cicciano breve l’impermeabile si mette a sinistra che celato chiedo che si mette anni e mezzo quella era l’intersezione il libro capirvi capirlo subito ma sopra al soffitto della mia frase c’erano tanti fili perché ogni bimbo doveva portare classe 1 e metterlo nel suo sacchettino classe 2 dallas e 3 fino a classe 10 perché c’era bisogno per la matematica nuova di oggetti che appartenessero alle varie tasse morale quando ad aprile una mattina mi trovai con la maestra titolare e io dovetti tornarmene a casa la maestra titolare di base incassi io non sapevo niente la direttrice una molla va detto niente di questo di questo cambiamento perché l’ha mai sentito vari potevano rimanere a casa per un anno intero in aspettativa e poi ad aprile risate in casa quando lei rientro un babbo me l’hanno raccontato dopo di esse come la maestra giovane è andata via e ora voi sapete nella vecchia tirare di tutti i tappini che erano dentro sacchetti questo avvenne il provveditore mi chiamo io ci rimasi molto male ma in coscienza io non avevo certo nulla di meglio che venga fatto era stato un babbo comunque io i giornali a scuola e della maestra da quell’anno non fu più non dovete più rimanere a casa per un anno intero perché insomma una cosa è cambiato anna federici quindi per pc usando io non sapevo nulla o anche la direttrice una demente le aveva ammesso di pagani siamo alla fine erano assente fissa un open ultima domanda presieda si e ripensando al suo lavoro è soddisfatta non mi farebbe sì lo rifarei sono soddisfatto perché io l’insegnamento cielo proprio nell’animo e anche ora ex vecchia mi piace parlare con tutti possibilmente non dico insegnare ma chiedere il parere su alcune cose anche agli altri perché nella vita c’è sempre da imparare qualcosa e guardare agli altri qualcosa nell’insegnamento se non avviene questo siamo maestri sbagliate perché l’insegnamento c’è proprio bisogno di sapere dagli altri quello che si può fare per migliorarci l’uno con l’altro motivo l’insegnamento io credo che sia una cosa un po innata ma c’è sempre da imparare grazie la pazienza l’educazione i nodi di dire la civiltà la civiltà è questa io ricordo di aver insegnato la storia di livorno attraverso il mio modo di essere donna che che recita la storia di vivo perché è una cosa affascinante bisogna saperla insegnare e io la insegniamo attraverso la recitazione mettevo il più cattivo assente solo sulla carta il più bravo col foglio in mano e dicevo allora oggi si recita la storia di livorno per sagra duca e te sei vota lenti maestra macchina bontà retica allora io raccontavo che erano talenti che era granduca la storia del marmo e veniva recitata attraverso questa vegetazione molto infantile però rimaneva nel cervello ecco e andrebbe insegnata molto bene perché la storia di ricorrono è una cosa affascinante a chi la sa insegnare e sun consiglia che lei mi lascia ecco questo è un buon segno crichi lascio perché perché per andare a conoscere bene la torre di livorno un anno andiamo noi tre classi nei cimiteri monumentali di via mastacchi quando arrivammo lì dentro alcuni bimbi video che c’erano delle tombe dove c’era scritto grazian e dicevano maestra ma gonfia né sempre vivo si puoi entrammo nella sala della della chiesa ortodossa e di sul pavimento vedemmo delle lapidi russe di mussi commercianti a livorno del 700 che però avevano l’iscrizione in francese ed intende fuori addirittura la storia della russia la storia che in russia erano talmente ricchi che volevano imparare due lingue che da bambini ecco la lingua francese e sulle tombe parlava chiaro che c’era i russi sepolti lì dentro ma con doppia lingua insomma è la storia del livorno e affascina anche se la sappiamo insegnare e altri consiglio intera no altri consigli no è che il tempo è cambiato oggi tutti sanno al computer e quindi vanno subito a cercare ma le informazioni da computer diventano notizie che non hanno attaccamento al passato quindi secondo me oggi si fa un po troppo alla svelta a prendere il computer e cercare di sopra ma a volte la storia bisogno di radici diverse da dalle informazioni semplice quando ranieri beh sono la ringrazio