INTERVISTA ALLA MAESTRA PERLA LOMBARDI
Attività svolta all’interno del corso di storia dell’educazione,prof. Gianfranco Bandini, Università degli Studi di Firenze.
- Intervista di: Francesca Petrucci
- Regione: Toscana
- Anno inizio insegnamento: 1970
- Trascrizione:
allora mi chiamo terra lombardi sono nata il 10 settembre 51 quindi a 64 anni sono intenzione da due anni della mia vita lavorativa si è sempre svolta nella scuola o solo e sempre insegnato in vari istituti ma sempre quindi l’azione di camaiore lido camaiore e le frazioni ordinari sempre sempre più comunque come si è preparata per il suo percorso formativo da insegnante allora ho frequentato l’istituto magistrale delle suore mantellate a viareggio un istituto privato che devo dire mi ha preparato abbastanza bene certamente non completamente ma era un istituto privato avevano anche le spoglie elementari per cui abbiamo fatto delle simulazioni di insegnamento di tirocinio nelle scuole che avevano gli insegnanti di tirocinio addirittura negli ultimi due anni per cui la preparazione di base c’è stata poi l’esperienza esperienza ha fatto e verso i consigli delle colleghe l’esempio delle colleghe e alcune di alcune colleghe quindi dieci anni di esperienza da supplenti dal twente stop hanno fatto tutto secondo me ha sì sì perché quando mi trovavo in difficoltà perché i primi anni ci si trova in difficoltà ti almeno io a me è successo però l’aiuto delle colleghe di zucche di bimbi a volte perché sono loro che indirizzano quando la mattina si entra in classe hai voglia e aver preparato alle elezioni ma simili in di danno un altro indirizzo e bisogna seguirlo quindi i dati ci chi le utilizza il metodo di rak didattico che ho sempre utilizzata per insegnare a leggere scrivere e stato il metodo fonetico perché secondo me è quello che è più immediato è quello che i bimbi assimilano meglio infatti in tutti gli anni di insegnamento ho riscontrato che tutti con questo metodo sono riusciti ad imparare a leggere a scrivere è l’unico secondo me che che che è veramente mando quindi come si approcciava questo marchio come era come era strutturato allora c’era una presentazione delle singole lettere io iniziavo dalle vocali perché sono quelle logicamente sulla base sono quelle che poi per il metodo per formare la filava erano la base non ho mai pronunciato le controllanti l st ma semplicemente con il suono per far capire che non avendo una voce loro avevano bisogno della sillaba e è stata c’è il b b scusate quindi hanno capivano immediatamente e quando avevano una consonante associavano immediatamente una lei una una vocale e lo usavo il metodo del sole oppure della delle rotaie che non cerca con la consonante al centro le vocali intorno si partiva dalla consonante subiva le vocali spegne la sida va da sé che è una cosa meccanica se non una cosa meccanica tutti riuscivano ad impararla e diciamo per entrare nella scuola ha fatto di concorsi a un parere su diaspri spararsi ho fatto dei concorsi però a non sono andati a buon fine sono entrata negli anni ottanta all’inizio degli anni ottanta sono entrata di loro con una legge di quelle sono ricordo il nome e dopo circa dieci anni di supplenze avevo raggiunto un certo numero di anni di supplenze per cui c’era una legge che siamo e personalizzate siamo entrati numerose colleghi di ruolo in quegli anni nella 1 categoria per i concorsi ho fatto persone diciamo essa presente ho fatto da sola però non lo consiglierei a nessuno fratello perché ho fatte da solo infatti non sono riuscita a far niente io credo che ci voglia un aiuto durante il periodo di insegnamento ha fatto dei corsi di aggiornamento su tanti tanti corsi che offriva la scuola e offriva la scuola è a cui ho partecipato anche mia spontanea volontà specialmente quelli che riguardavano le attività motorie di attività ludiche cioè la costruzione di oggetti ho fatto in corso sulla carta pesta perché piaceva la me sì chi ha fatto questi aggiornamenti dunque c’erano c’erano del prof non ricordo assolutamente i nomi che sono stati fatti il giusto appunto degli anni 80 anche addirittura pantere supplenti li ho fatti mi ricordo che ne ho fatte a pisa ne ha fatto uno alla croce rossa sui primi sui primi interventi di soccorso e quelli li ho fatti che interessava da me però se non ricordo i nomi dei professori non non ricordo neanche sulle sedi sono andata anche a firenze a firenze al alla regione per ora la nave ricordo bene e quindi se di mia esperienza da supplenze sono state diciamo come nelle classi c con le classi uniche perché erano i primi anni 70 per cui ai decreti delegati stavano maturando in quel periodo quando sono entrata di ruolo erano già attuati da tempo però sono quando ho cominciato le supplenze and roll insegnanti e con i capelli insegniamo il tutor di tutte le tv e appunto esperienze con i bambini con particolarità di disabilità difficoltà nell’apprendimento sì sì certo sono entrata di loro proprio come insegnante di sostegno perché avevo fatto un corso non ricordo a lucca era un corso che era stato promosso dai maestri cattolici l’associazione maestri cattolici ma è stato fatto due anni giusto ci sono rientrata giusto pio delle colleghe e poi è stato chiuso perché è stato trasferito tutta la stella maris il livorno è lì che adesso io l’ho fatto ho avuto la fortuna che era stato istituito questa consoli a lucca e l’ho l’ho frequentato quindi sono entrata di gol con l’insegnante di sostegno verso esperienze il primo è stato un bimbo con in testa quadri spastica che aveva difficoltà di linguaggio di geni problemi alla gli stati non si muoveva per cui l’approccio di insegnamento guidare per insegnare questo primo mi dovevo limitare a leggere cerca di far ripetere a far domande sulle cose lette però anche la parola e la difficoltosa aveva dei problemi anche a parlare per cui ecco era di era veramente difficile insegnare le code musica quindi a quei tempi perché si sta parlando i primi anni 80 e quindi i fioristi maggio nastri cose del genere non avevamo sostenibili tecnologici particolari e quindi io parlavo raccontavo cantavo e che questo era ciò che potevo fare naturalmente veniva tenuto in classe perché aveva una collega veramente disponibile non si incontrano tutti i giorni colleghi e disposte ad accettare in classe durante le ore di lezione dei vini con handicap e poi con certi tipi di handicap devo dire che per questo ho incontrato sempre degli insegnanti molto disponibili perché ho avuto anche dei gruppi con sindrome di down e sono sempre stati bene accolti nelle classi e anch’io sono stata bene accolta e memore di questa cosa quando io stessa mi sono trovata in classe dei bimbi cioè quando ero io l’insegnante di classe normali mai allontanato dalla classe se non per motivi se da un in serie insegnati di sostegno mi chiedeva di portare con sé guilloché delle elezioni particolari ma abbiamo sempre ha collaborato con tutte le insegnanti di sostegno che mi sono capitate è un’esperienza che mi è servita in tantissimo durante il suo percorso da insegnanti di classe quindi di ruolo come programma come progettare soluzioni allora all’inizio prima dei primi decreti avevano io eravamo tutti i liberi quindi il regno per berlino cercato di cercavo gli esercizi a casa che non perdere tempo a scuola ma non c’erano programmazione particolari nessuno ci regala nella scuola a programmare il pari dopo in con l’avvento dei nuovi decreti abbiamo avuto le ore di programmazione programmavamo con le colleghe di classe e a volte anche con le colleghe delle classi parallele di lavoro collegiale un lavoro collegiale preparavamo elezioni per la settimana a grandi linee logicamente per obiettivi io poi nei miei denti i denti a mia disposizione per scrivere perché dovevamo scrivere questa programmazione avevamo ad iniziare lauri quaderni in cui in cui scrivevamo appunto la ciò che dovevamo fare poi quaderni nostri colleghi ci occupavamo con i colleghi in cui affronterà poi la direzione ci apposito dei registri no per l’elezione cioè per legge delega ma bene dei register i migliori anni volta amo scrivere tutto quello che avremmo voluto fare e se non riuscivamo a completare le attività programmate la settimana dopo dovevamo scrivere perché non eravamo riusciti a riproporre nella settimana a venire vi sono i materiali da cileno parlato che ha frequentato dei lavoratori sulla carta testa se l’ho fatto appunto il caso delle attività del genere gli occhi e ho sempre fatte attività di manipolazione con i bimbi specialmente in occasione delle feste natale pasqua per stare a mano per del qatar bigliettini ma anche oggetti e artigianali fatti con materiale di recupero oppure con le cose che i bimbi portarono da casa erano addebitati ai bimbi piacevano tanto e sinceramente li trovi ritrovarlo utili perché ogni non riusciva ad esprimersi in un’attività che non fosse prettamente didattica legata per scrivere altre per lei che per contare e quindi erano era qualcosa che tutti amavano molto le attività laboratoriali come il teatro ha fatto delle esperienze sì abbiamo sempre fatto le cosiddette lecite o alla fine dell’anno per la festa della mamma che i primi anni prime volte che mi sono cimentata in queste attività logicamente erano piuttosto non so come come dire erano presi erano piccoli brani recitati dagli oltre di indy non erano cose strutturate veramente come teatro io non avevo esperienza diretta non avevo fatto corsi di teatro per cui osservando quello che facevano le colleghe mi mettevo sulla scia poi mia figlia tanto a lei faceva moltissimi tra molte esperienze di scuole di teatro prima di laurearsi e anche la sua tesi di laurea verteva sul teatro nella scuola oltretutto per cui quando mi sono avvicinata a questo mondo allora ho capito che serviva qualcosa di più che la polizia l’ha imparata a memoria e si sono avvalse della collaborazione di scuole di teatro e abbiamo cominciato a fare delle delle rappresentazioni veramente carine i genitori erano i genitori sono sempre 13 quando vedono i loro bimbi recitare è quello anche quando piacevole le coesione però poi ho visto veramente l’entusiamo dei genitori la felicità di peste selezione che vedevano qualcosa di ben realizzato quando ho cominciato a imparare sulla meta in pensione prima nel contempo gli azzurri erano molto contenti almeno per quel che potevo vedere poi c’era sempre bimbo che molto timido che non riusciva ad essere coinvolto però è proprio per questo che si fanno certe esperienze per aiutarvi ad aprirci un pochino e un altro al provveditore sulla riguarda la bruciatura sul frequente non è mai stata frequente però diciamo che all’inizio quando ha cominciato un caso 2a classe forse si verificava io stessa ho bocciato dei vini di anche se io preferivo ho sempre pensato che sarebbe stato meglio bruciare solo in prima quando si dà la possibilità di un vero recupero perché si ripete la base c’è un clima dove alla fine della prima o al limite della seconda senza avere operato di fondamento non secondo me è meglio dargli la possibilità di ripetere quelle classi purtroppo invece appoggiato in quarta anche perché sono arrivata in una classe quarta dove c’erano bindi cioè io ho preso questa classe senza conoscere la storia mi sono trovato tre bimbi che non leggevano non scrivevano per cui con l’appoggio della dirigente facilmente dei genitori dei bimbi perché se sei genitori si fossero stati contrari non avrei fatto di niente comunque sì cominciato in parte completamente perché dalla contro quelle che erano le mie convinzioni però mi sono trovati e invece riguardo le punizioni ma larino sicuramente dunque le note per me non hanno una grande valenza perché il bimbo non cioè non sono una punizione per il bimbo sulla punizione per i genitori ed esco io riprenderemo con i limiti se succedeva qualcosa se ne stavano seduti a di creazione oppure come alla cattedra rivedere i compiti che non avevano fatto devo dire che non sempre avuto delle classi con vini estremamente rispettosi fatto se il merito dei bimbi nostro cervello cioè senz’altro merito dei genitori perché se di impilando rispetto per gli altri è sicuramente in merito dei genitori con quelli di 37 anni non mi sono mai trovato davanti ai cosiddetti d’ulivi ali habibi irriverenti ad enti scatenati io ho fortuna non so comunque le piccole mancanze che può fare un bimbo me ne sono sempre risolta a tu per tu con punizioni come appunto stai seduto scrivi dieci volte devo stare più attento oppure devo chieste dal meno cose di questo genere se sono ricorsa a volte delle note era semplice è stato semplicemente per far sapere i genitori che c’era un andamento scolastico che non rientrava nelle possibilità della lunga allora magari chiedevo di parlare in fieri come poter ovviare all inconveniente ma niente che le scuole in cui ha insegnato erano strutturate attrezzati nel modo giusto nella sua didattica il suo metodo didattico allora diciamo che il mio metodo didattico non richiedeva grandi cose perché mi bastavano a lavagna ma a volte una lavagna a quadretti a morte non c’era la lavagna quadretti ma era una lastra di ardesia senza nessun insegno quindi insegnare matematica anche soltanto per far vedere la precisione cominciava a diventare abbastanza complicata e soprattutto per la capienza le aule piccole perché ho sempre avuto classi abbastanza numerose a parte alcune dove avevo 15 16 18 bimbi quella è la perfezione per me però quando cominciata delle 23 24 bimbi anche 25 le classi erano veramente piccole dovevamo fare i salti mortali per poter uscire dai bambini per poter venire a davagna erano erano veramente cioè piccole miserie incluso soffocanti utilizzava solo un’aula scolastica oppure il giardino monari l’acrilico utilizzavamo qualche cosa avrebbe america qualche volta dalla multimediale quanto abbiamo avuto l’ora l’informatica però io non sono un esperto di informatica per cui abbiamo necessità di una collega che gli accompagnarsi che mi desse un aiuto che vivesse la mano e posso perché in giardino poco a parte per le attività motorie quando a volte non era utilizzabile la palestra potevano andare già prima ma allora erano un’ora di gioco e comunque io preferisco rimanere in classe perché sono stanco è stato piuttosto apprensiva per l’incolumità dei bimbi sono sempre avuto paura che si facessero male e è preferibile evitare in ogni modo delle occasioni però di non scaricare si riterrà per l’assicurazione magari firma per allora erano i b b e non assicurati all’inizio dell’anno e genitori la scuola non davo questi moduli delle assicurazioni sì però se un bimbo si fa male io mi sentivo responsabile e quindi e preferivo li portavo anche in gita ma nemmeno uno stress incredibile perché perché avevo sempre paura che ho di perdere uno che cadessero delle disgrazie sono sempre in agguato si dice ma per conclusione le volevo chiedere sauri ricordo bene su indicativo di aquilani nastro di più quella scuola per i miei ricordi della sua so perché ho fatto dice niente io ho fatto originale no perché la volevo fare ci sono capitata però dopo è stata la mia regione divisa ho insegnato 107 anni cioè sempre felici di andare a scuola per i figli nella scuola di sacconi quindi perché con tutto il resto quando le leoni le programmazioni quelle erano pesanti però io ero felice di la mattina mi alzavo contengano andare a scuola non ha un ricordo particolare perché per me cioè ero felice di fare quel lavoro quindi erano tutti gli occhi erano momenti felici non mi ricordo di un momento particolare commoventi tutti e tutte le volte è comportato in quinta una classe i pianti a dirotto miei dei miei dubbi quello e sono tutti ricordi derby ma no non ne ha uno non mi viene in mente poi se ci penso forse non sono tutti i beni sono stati giorni veramente felici che non arrivano la ride attimo dei libri della disponibilità grazie mille mi hanno fatto piacere