Intervista alla maestra Roberta Romani
Attività svolta all’interno del corso di storia dell’educazione, prof. Gianfranco Bandini, Università degli Studi di Firenze.
- Intervista di: Debora Pucci
- Regione: Toscana
- Anno inizio insegnamento: 1970
- Trascrizione:
sono con la maestra roberta per chiederle una testimonianza delle sue esperienze quali sono state le motivazioni che l’hanno portata a scegliere il ruolo dell’insegnante io sono nato nel 1944 per cui in quel periodo per le donne il lavoro di mestre nel lavoro consulti si aspirava poi indirizzata proprio dalla mia maestra la quale mi disse no vedrà robertina che coleen avvertimenti trovare bene ti piaceva tanto ti darà gratificazioni e così gli scrissi dopo le medie perché allora che le medie ci voleva la missione insomma quello storico piuttosto l’onta e poi ho fatto le magistrali a pistoia e e francamente le parole della mia maestra hanno corrisposto poi quello che è stata la mia professione che mi sa che ho fatto con grande piacere con gratificazioni insomma non so cos’altro avrei potuto fare nella mia vita quando inizia a insegnare a insegnare diciamo di ruolo nel 70 70 si dei due li carichi prima però ho fatto esperienza di doposcuola che mi hanno come è aiutato molto perché vedevo come lavoravano le altre insegnanti ecco quello è stata un’esperienza molto molto simpatica in un paesino qui sopra montecatini e poi a borgo celano poi di ruolo quando si entra di ruolo bisognava scegliere allora fra i posti più disagiati quindi la montagna pistoiese e anch’io ho fatto un anno su ammaliano un paesino dopo san marcello e poi sono scese su e ho sempre insegnato a bordo buggiano e come si è preparata al suo primo concorso si è col nostro direttore didattico faceva lezione avere insegnanti e ci preparavamo ci leviamo argomento ricordo poco mi pare il tasso e altre cose e poi un po da noi a casa insomma fra di noi amiche che preparavano insieme magari lo stesso programma primo concorso andando molto bene questo cerchio entusiasmo più preparazione che ricordava non so comunque la demo di varie 3 perché qualcuno concorso che abbia davvero una buona votazione per uno scarto di due posti o rientrare e contemporaneamente però poi li sono volevo lavorare e quindi l’estate lavoravo con montecatini facevo la telefonista inverno doposcuola e poi la preparazione a concorsi però capivo che erano in strada via quella di mestre finalmente siamo grati e nel corso della sua carriera ha cambiato metodologie di insegnamento è sì direi che ho provato nel corso degli anni un po tutti i tipi di scuole dall’insegnante unica per parecchi anni che per certi aspetti più gratificante perché ci siete solo te per altri aspetti però sentivo anche che non basta una sola insegnante per le esigenze proprio di questi giovani che insomma la società li portava da bere capacitato altre opportunità e io vorrei sempre desiderato come dire con confrontarmi con altre colleghe lo faceva un po ma poi insomma ti ritrovavi sola lorenzin evento erano le tue e in genere si privilegiava proprio la parte linguistica da parte di matematica a caccia anche storia geografia però insomma più delle ore si dedicavano a queste due materie riciclabili interessi è affatto forte di al giornale impossibile quelli sempre sempre continui sulla lingua matematica unico chiarino obbligatori per 8 ma consigliati alcuni anche obbligatori direi anche interessanti mi ricordo solo insiemistica quando venne fuori appunto questo approccio all’insegnamento sulla lingua che la parte che a me è sempre piaciuta di più è e poi qualcosa anche di psicologia oppure anche sul come dire col capire attraverso il disegno infantile la personalità degli alunni e qui nella parte che mi piaceva tanto perché poi dopo fatto lingua e immagine qualcuno sulla poesia insomma spesso privilegiato le cose che piacevoli più chiaramente poi facevo un po quello che dicevano anche obbligatorio parte matematica mi è sempre piaciuta meno che rapporto aveva con i colleghi buono ho sempre avuto quando sono entrata borgo buggiano ero giovane quando trovate insegnanti è molto più grandi di me da cui però io cercavo di imparare mai come dire non ho mai non mi sono mai sentita per certi aspetti con i corsi con le cose nuove in contrasto con loro pure vita no assolutamente no anche perché ho sempre trovato insegnanti molto validi molto responsabili che dedicavano un grande passione il loro insegnamento a questi ragazzi e ripeto cercavo di prenderle da loro perché sai una cosa è spero in una classe affrontare clienti l’inter anzi tutti questi elementi ni che ti guarda mai semplice non è semplice quindi devi instaurare subito questo rapporto che siete 6 l’insegnante però questi alunni date in the vedono almeno prima la mamma persona che poi tale guidarli e quindi insomma ci vuole un po di rodaggio come tirocinio è così e con il genitore in grecia panico con i genitori sono sempre stata molto franca molto chiara dicevo sempre se non c’è collaborazione tra scuola e famiglia questo bambino che io ho quattro ore la mattina voi l’avete 20 ore però è collaborando che poi si fa il bene di questo ragazzo è chiaro che qualche volta dire con chiarezza ma anche con delicatezza certe carenze e le proprie lettino dell’alunno non era facile non era facile però insomma io credo che impallina via ce la facevamo che i metodi di valutazione ha utilizzato durante la sua carriera dunque anche qui si è passati dai voti poi al giudizio scritto queste schede non so se quale delle due cose io volevo dire il voto al giudizio e il giudizio doveva comprendere un po la storia della loro che avevo davanti perché perché ogni alunno è una cosa se ogni alunno ai suoi tempi di maturazione sui tempi di apprendimento non è facile e non è facile però credo che bisogna proprio insistere anche su questo nel rispetto e nella aiuto possibile a seconda del tempo che abbiamo che poi il tempo che sfugge anche ma ci vuole tanto di tempo con gli alunni no però ecco questa valutazione doveva comprendere un po quello che era la sua storia personale e poi capacità di apprendimento ho sempre cercato però non di come piene di dedicarmi un po di più a chi aveva bisogno ecco questo se è una carica e facevo italia dai bambini più grandi che collaboravano con me ed è un altro contenti nel col passare degli anni questa cosa però diventava sempre più difficile perché non me li sono cambiati molto cambiata la società quindi sono cambiati anche questi atteggiamenti e anche la scuola appunto come era organizzata salerno ha raccontato prima che ha insegnato se quella montana legna e fa borgo a buggiano si è così lontane avevano quello di classe 3a 4a e 5a di 18 alunni che ricordo ancora a distanza di tanti anni con grande affetto perché molto molto affettuosi molto cari molto attenti alla natura ricordo quindi è stato un anno che punto di vista mio personale era piuttosto difficile però un anno che mi ha dato tanto tanto poi e che ha appunto con unaprol e classe non è assolutamente facile quindi si fa proprio l’essenziale va bene poi non come insegnante unica si fa quel che si può che le facendo tutte le materie e poi sono arrivate ai moduli anno prima il tempo pieno ecco al tempo pieno che avevamo due insegnanti e stata un’esperienza che quella molto bella fra l’altro ho fatto un corso di aggiornamento su malta italia in collaborazione con gli insegnanti elementari e scuola media fu bellissimo un corso che mi vede tanto e mi detta una grande carica voglia di rinnovare questa scuola di riportare insomma queste novità e quindi ci fu un po di contrasto con l’insegnante che già operava di tutto rispetto ovviamente non insegnante molto bravo però che è rimasto un pochino insomma con ricette metodologie un pochino superate è quindi l’ho avuto difficoltà difficoltà per inserirmi portare queste novità che aveva preso al design alcune di queste novità ma ecco soprattutto per esempio sul testo mi piaceva tanto a lavorare sul testo quindi ricordo con l’esperienza non so un argomento allora la lavagna si scriveva una parola e poi ognuno di loro da questa parola è un esempio tirava fuori quello che le suggeriva la parola no e quindi ci mettevano in circolo e c’era una comunicazione così quasi alla pari e venivano fuori cose straordinarie poi il testo guidato proprio e questo come dire insegnava fino a trascrivere anche a quelli che l’idea avevano sempre poco poco poco e quindi allora cominciati cominciate da era in lavagna si scriveva questa prima frase poi dall’itu che non come contenere sti cosa diresti quindi questo testo fatto insieme collaborando quindi degli altri a lungo andare da tutti una capacità maggiore e migliore e di scrivere questo piaceva poi tante ragazze proprio tanto anche perché quelli che in genere miseri di dei vicini niente non grappa così ne aggiungevano anche loro per cui si sentivano più gratificati e spinti a migliorare a intervenire a superare anche molte molte titubanze carattere volte piuttosto tunes e riservati e cresce quello di fare molte cose insieme in collaborazione perché credevo che mi sembrava l’aver ottenuto anche qualche risultato che tutto questo le tasse a migliorare non solo punto di vista didattico ma proprio di carattere di rapporto con le altre questo cercata spesso di privilegiare cody meglio questo simonetti e appunto qual è quindi la in classe e aveva anche bambini con di castle se voto bambini con handicap un autistico aveva la sua insegnante di sostegno però cercavamo di tenerlo anche se apprendeva quasi niente però almeno socializzare con gli altri quindi la prima parte della mattina durante l’intervallo l’anti nazione ecco i giochi cercando di tanto poi abbiamo avuto anche essenzialmente di alunni nomadi e qui come stavolta le grosse difficoltà per mille motivi insomma per mille motivi di apprendimento di che cosa riusciva a punto stai riuscire non so quanto anche qui gli obiettivi minimi se cercava di raggiungere con questi alunni che a casa non avevano nessun supporto niente a scuola pratiche colta anche qui degli altri ragazzi che notavano in loro chiaramente delle diversità non sono fischi ma proprio anche soldi vestiario di di cura della persona quindi c’era da lavorare anche se tutto questo aspetto e dal punto di vista appunto didattico almeno che imparasse a leggere ea scrivere con un minimo di autonomia non era facile entra anche all’interno della pace soprattutto primi anni quando si sono inseriti nella comunità dei di borgo a buggiano poi dopo invece ho notato nel tempo che c’era sicuramente un certo miglioramento ma rimanevano pur sempre con carezze anche quella che i metodi ha utilizzato la quarta metodi veri e propri non tris a temi anche raccordate e a volte come quando c’era la compresenza del tempo pieno allora riuscivo con due tre ragazzini ecco mi dedicavo a loro per vedere di recuperare almeno le cose minime soprattutto a questa parte a cui poi perché è possibile fare un bambino ai usavano anche questi ragazzi eccolo qualcuno si e soprattutto le femminucce che sono più portate questo si cercavano dei tarli però appunto la fatica spesso era proprio perché magari di una scuola erano perfettamente puliti una particolare ricordo insomma un giorno aveva preso kushin invece al pulmino che li portava poi a casa lei descrive la somma sera appropriata di un giubbino quindi anche lì ci fu da lavorarci molto su questa cosa insomma c’erano delle problemi c’erano però ecco man mano che passavano gli anni vedevo che forse la famiglia si era inserita di più nel contesto sociale del paese e miglioravano in tutti i sensi ecco questo sì anche i genitori venivano a parlare dopo poco il vento che quando si consegnava agli schemi piace proprio minima ambiente e quale aspetto quindi lei suo lavoro le migliori mostra più a cuore le è piaciuto di più ma io con i bambini ci sono stata sempre molto volentieri molto volentieri sai cosa bella e soprattutto ti riprendi in prime elementari e vi lascio in quinta questi cinque anni vedi davvero i loro processi non loro la loro crescita e non solo finissima crescita anche intellettuale e e percorsi che davvero fa l’insegnante ha un compito delicato e molto importante nella loro crescita ripeto non si riesce con tutti assolutamente no sono ben consapevole però quando vedi che poi gli incontri tocca a distanza di anni che ricordano simpatie con offerte continuano a chiamarti maestra ragazzi che hanno 45 50 anni ecco questa è una cosa bellissima allora vuol dire che qualcosa è dato ecco qualcosa ai dati e lei diciamo quando ha fatto le prime anche esperienza di scuola è stata cioè come come iniziato proprio avete grazie anche nel nuovo ambiente soprattutto che era insomma prima volta non è riuscita io credo che i miei tempi per dire così amy tempi entravamo con rispetto profondo per gli insegnanti più grandi lui che aveva un’esperienza e quindi si cercava solo di apprendere e di rispettare di ascoltare poi chiaro ognuno di noi ha le sue caratteristiche la sua ciò carattere il suo modo di rivedere anche le cose certe cose quindi anche i cambiamenti che quando insegnato con insegnanti più grandi linee quindi con esperienze cambiamenti li non mi proponevo prima le discutevo e se trovavo l’accordi ne portava avanti altrimenti facciamo un passo indietro proprio del rispetto di chi ricordo quella classe quinta di ben quinte che argano poi stravolgere niente che possa dare quel contributo che era possibile ecco grande rispetto mi sono accorto che tutto questo quando io sono venuto via da scuola avevo 55 56 67 ecco le nuove generazioni che entravano tutto questo era molto meglio arrivavano ragazze senz’altro preparate per che magari avevano fatto che l’università è però ecco con questa sicurezza di saper fare che spesso insomma contrastava con quello che in realtà era quindi ecco prima noi eravamo un po più umili diciamo nella proprio oggi sembrano tutte che sapessero fare tutto loro e questo un po disturbava francamente però ripeto non ho paura per abbastanza dolce e credo sono sempre andato d’accordo con tutti quindi ho trovato difficoltà soprattutto quei modi loro colleghe meravigliose e quindi quando facevamo la nostra programmazione settimanale in perfetta sintonia questa proprio insomma gli ultimi dieci anni perché sono stati molto belli molto bello anche perché ripeto io ho solo interamente in lingua italiana educazione di immagine quindi miei rosti liberata da da tutto l’alto fardello di tutte le materie e mi dedicavo alle materie che mi piacevano di più e quindi chiudo e con il dirigente scolastico vanno cambiati molti ne ho cambiati molti alcuni venivano da lontano insomma ma direi sembra troppo aprire è sì un rapporto buono salvo qualche momento tipi di discussione ma hanno poi non più di tanto infine se mi volete raccontare proprio un’esperienza che l’ha segnata e si ricorderà per sempre allestimento e molto personale però tra dico il primo hanno consegnato sui montagna quella benedetta pluriclasse che riguarda io uscivo da una situazione eccezionale molto dolorosa molto ma ho perso il mio fidanzato quindi per me andare su montani a stare con questi ragazzi è stata davvero una medicina io dovevo fare il mio dovere di insegnante ecco però non li ho trovato in loro una capacità di dvd come di condividere con me questa cosa perché che non avevo detto all’inizio loro logicamente poi non so che il piano non ricordo bene come e si seppe equa senti questo parlerò male questi ragazzi questa vicinanza di questo sugo e la sua sorella che mi ricordo ancora a distanza di 50 anni che mi fecero capire che davvero se si riesce a stabilire un contatto umano con i bambini bambini sanno aiutare gli adulti questo