Intervista alla maestra Rosaria Petracchi
Attività svolta all’interno del corso di Storia dell’Educazione
Prof. Gianfranco Bandini
Università degli studi di Firenze
- Intervista di: Clarissa Mazzoni
- Regione: Toscana
- Anno inizio insegnamento: 1972
- Trascrizione:
se lasciamo un carrista mazzoni sono una studentessa dell’università di firenze a scienze della formazione primaria e sono al secondo anno innanzitutto vorrei ringraziarla per avermi rilasciato questa intervista per cominciare vivrei una piccola presentazione se non cominciamo perché anche lo sappia sono nata nel 53 quindi sono 42 anni di servizio e o come scuola come insegnante di scuole alimentare e scorso settembre dopo questi anni di servizio sono riuscita finalmente ad andare in pensione ed io finalmente no perché non mi piacesse stare con i bambini perché giusto e anche altre insegnati trovano un’occupazione specialmente i ragazzi e giovani dunque io sono più amata nel 71 e dopo un anno ho iniziato a fare il doposcuola era gestito fate un nastro scolastico del comune di carmignano questi anni non erano proprio complessi erano sei mesi ma parevano come andranno di servizio sono serviti proprio per iniziare questa professione era un doposcuola quindi i bambini erano dalla prima alla quinta con me e quindi facevo fare i compiti però ora rimaneva anche del tempo per fare dei lavoretti perché io ho sempre nell’area si evita che attraverso questo canale si potesse arrivare anche ad altri e magari i bambini senza le attività operative non riuscivano a gestire nella giusta maniera il mio primo anno proprio è stato qui nella scuola elementare di come anna non è poi tutto il mio percorso scolastico sia rimasto qui perché io ho insegnato a prato tavola poi sono rientrata nel comune di appartenenza che nel 75 ho superato il concorso magistrale e sono entrata una graduatoria fermamente e dopo tre anni di ciano di chiamate perché su note come insegnate a tempo determinato sono passata di loro questo nell 82 ho scelto una scolina piccola ma credo non c’era una pluriclasse bambini diciamo sette bambini di prima 5 di seconda è stato un anno bellissimo e il volto sempre con tanto affetto poi ho proseguito per altri due anni poi sono trasferito via come anna perché abita voi una bambina piccola e quindi era importante e si avvicinasse caso dunque quando sono entrata nella scuola elementare c’era modello scuola l’insegnante unico però iniziavano usate esperimenti diciamo così di scuola a tempo pieno io ho creduto molto nella scuola a tempo pieno perché mi sono resa conto che se fatta nella giusta maniera per i bambini avevano l’opportunità anche di svolgere quelle attività diciamo più fasi operative espressive come drammatizzazione la pittura e quindi io non sono sempre stata molto favorevole al tempo pieno l’unica pecca è un po riscontrato nel corso degli anni e che magari bambini era un po difficili che da soli potessero studiare in maniera silenziosa ecco magari a piccoli gruppi si era importante e avevano vedi a svolgere un piccolo approfondimento solo e sabato ecco quando la scuola non c’è negli anni 90 poi ho sperimentato modello da seguire a scuola nuovi moduli cosiddetta fu perché c’è non vuoi oltre l’intrico meridiani e basta ecco quella presso fosse stata vedere un migliore perché eccoci alle opportunità di stare con gli altri bambini per 28 giorni a settimana e poi di ripensare da soli a casa da quanto appreso la mattina a scuola e quindi sera che un po più libertà di svago perché aveva la possibilità di avere per i genitori che potevano seguire pagare erano un po meno positivi per quei bambini che avevano babbo la mamma che lavoravano da mattina a sera quindi il pro e contro c’è un po in tutti i vari tipi di scuola ecco la cosa e posso dire con certezza che io ho sempre amato il mio lavoro e quindi sono stata fortunata perché avendo fatto un istituto magistrale poi ho messo suo gusto muse scontro negativo relativo la mia professione quindi l’ho amata molto ho perso tante ore perché volevo sempre trovare qualcosa di migliore da offrire ai miei ragazzi quindi anche a casa diciamo dedicato molto tempo alla scuola quali possibili portata a fare questa professione è sempre piaciuto fin da quando ero bambina soprattutto fin dalla prima elementare perché in quell’anno ebbe un insegnante tanto marina che insomma capiva le esigenze di noi bambini e quindi mi ha trasmesso è contro questo amore per la scuola degli stati nella scuola si facevano anche nelle attività espressive poi ho cambiato insegnante l’altra che poi rimasta fino alla menta insegnate diciamo molto severa e io ho sempre ho un bellissimo ricordo della insegnate di prima però mi rendo conto della professionalità che nell’altra insegnante io ho avuto un pò della sua formazione se l’avete usa anche adeguata dunque nostri istituti comprensivi o le nostre direzioni diciamo sempre proposto vari corsi di aggiornamento uno in particolare mi è piaciuto tantissimo si è svolto a prato era proposto dalla teatro piazza occasione di kato ricordo che c’era la possibilità erano tre giorni potevamo anche lasciare i ragazzi ad altre insegnati della scuola per farlo proprio complesso da mattina fino a come a pomeriggio inoltrato eccovi abbiamo fatto attività di scoperta sensoriale è molto bello perché abbiamo mangiato vari materiali osservato in vari colori anche in tinte sciolto nell’acqua ecco riflessioni ascolto di noi stessi dei nostri ritmi corporei addirittura violo portava un materassino stare sdraiati ad ascoltarci e un ricordo vivo una copertina scozzese lungo linus che quelli da me lo mettevo sempre in borsa o anno mattina andavo la prima parte si svolgeva sembra santa caterina e la seconda parte il ceo mini a prato stato molto bello perché poi il comune di carmignano vista la nostra esperienza mia e di alcune altre insegnanti entusiasmante ieri ha proposto da tutte le scuole dell’istituto degli esperti che facevano parte del teatro piazza l’occasione di lato e hanno fatto dei lavori veramente belli sempre sullo stile di cui ho parlato scoprendo l’importanza di materiali di riciclaggio materiali naturali antiche storie tradizionali ad esempio anche la storia della rificolona rivolge una storia piuttosto locale nata a firenze abbiamo creato delle bellissime rificolone insomma abbiamo fatto una festa davvero importante ma ho già spiegato che ha già perché aveva effettuato prima di entrare in ruolo anche qualche esperienza significativa mi ha detto che stava sarà di sei mesi giusto se sei mesi questo questi doposcuola del patronato scolastico per ora eccoli mi manca né così sempre marcato un’altra figura di riferimento perché io ero da sola perché magari non tutti i bambini della scuola venivano solo una scolaresca di effettata bambine 80 nelle mie vano circa il 10 20 per cui un insegnante era più che sufficiente anche se faticoso devo dire perché dover far fare i compiti a tutti bisogna organizzarsi in modo da non perdere tempo e da lavorare però nonostante le vogliamo restarci solo riuscita ma anche il tempo per divertirsi lavorando quindi diciamo che ha imparato soprattutto dalla sua esperienza si proprio fatti se anche di alcune insegnati che conoscevo perché quando sono entrata nel ruolo ovviamente nella scuola jean insegnanti più anziane di me e ho visto anche loro come lavoravano anche durante delle supplenze e quindi ho appreso certi metodi cercando sempre di migliorare ecco dire di attualizzare all’anas che avevo davanti perché tutto è importante anche quello che si legge sui libri per 8 e la calato nella realtà e quindi ha preso quello che serve è gestito in modo e tutti i bambini dal migliore la peggiore dal punto di vista dico didattico perché dal punto di vista personale sono tutti meravigliose ho avuto molto di più da quelli che mi hanno fatto vedere cambiare che mi hanno reso la meta difficile dagli altri che erano gravi e tranquilli questo è stato un po sembra dando il risposto a queste mi ha chiesto quindi quindi a uso dei modelli di insegnanti più grandi si è soprattutto questo rispetto che i pedagogisti famosi cerca per i velocisti famosi quando ho fatto concorso magistrale abbiamo dovuto fare una prova scritta in cui si parlava del ruolo della scuola che aveva nel 75 appena usciti le reti delegati vedevano entrare nella gestione della scuola anche i genitori che sono stati per me un valido arioso anche sempre direi nello svolgimento del mio lavoro perché ho sempre cercato di avere dei rapporti diretti le aree di essere disponibile anche a un incontro nei momenti e molise in autori si dal punto di vista pedagogico ora in quegli anni è passato tanto tempo mi ricordo che avevo portato avevo studiato di un certo lambruschini che doveva essere messa un sacerdote nessun modo di intendere la scuola un pochino rigido perché i diritti e doveri dei bambini e quindi le punizioni e questa cosa delle punizioni magari come facevano essere tanto concordi perché sempre pensato che si doveva parlare un i bambini poi arrivare poi a soluzioni un po più dure anche se non punitive nel tempo e poi direi piace che ha formato però mia formata dal punto di vista della psicologia mi ha segnato a capire un po diciamo la mente dei bambini quello che loro potevano pensare ecco sempre cercato di calarmi un po nei panni dei valori dei bambini prima di presentare alla sias e ossa cercando di rispettare come diceva piaceri loro tappe evolutive un pensiero ergo non sono una grandissima ma è stato poi pensare dai miei discorsi cercato di fare del mio meglio come tanti ecco ecco come veniva considerato il ruolo della maestra nel momento in cui ha iniziato a lavorare allora questa esperienza è affatto alba che reso era un ruolo molto importante perché la maestra il dottore e il direttore dell’ufficio postale erano i tre personaggi più importanti per cui tutti ti venivano a chiedere le cose la mattina poi delle novità tutti facevano un pensierino delle uova cose semplici li accettavo proprio perché erano semplici e sentivo che erano fatte proprio nel cuore loro credevamo l’insegnante che devono dare loro labbra ecco quindi se un bambino sbagliava anche di fronte alla maestra quando poi io mi chiamavo insomma si parlava di quanto era accaduto per far capire il bambino l’errore commesso e cene sole molto sicuramente gli parlava e poi prometteva e la sera ne avrebbero riparlato anche in famiglia quindi ruolo molto importante nel seguito diciamo e l’insegnante è stata vista più che come una persona a cui rivolgersi come un tecnico ecco però quando non in tutti i casi è però in alcuni casi ecco l’insegnate era una brava maestra però quando si trattava di dare consigli dal punto di vista teologico ecco magari c’era un bambino problemi molti genitori non ascoltavano ecco perché è difficile per un genitore a mettere il proprio figlio consapevole dei problemi però se l’insegnante non ti viene incontro decide di st vicina ecco devi capire che questo è per il bene del ragazzo non perde da scalare le proprie responsabilità su qualcun altro e fino adesso primo giorno lei insegnante quando è entrata per la prima volta in classica in questo come questa veste il mio primo ciò non è stato proprio in questo dopo scuola dove ho visto dei bambini piccoli ma che le bambine avevano 9 anni meno di me per cui è stato per me un pochino scioccante perché erano 17 la prima no io parità no no io avevo dunque del 72 lucianone anni perché l’economia diploma si prendeva 18 anni scali erano più mano giovanni quindi dovremo tenere la situazione sotto controllo perché i più grandi magari sai cercano un attimino di prevaricare invece il ruolo doveva essere sempre quello dell’insegnante oltre al quale non si poteva andare bene ravello o speciale se a dividere ma fino a un certo punto sempre un limite nelle cose cioè che io ricordo positivo perché poi hanno lavorato tanto non può aver fatto i compiti e alla fine abbiamo deciso con l’aiuto dei suoi migliori e di fare una mostra di domenica e abbiamo appeso a tutte le paresi dei andasse in tutti i lavori erano dei guai a che infatti di materiali oppure maschere piccole sculture ecco è stata l’affluenza anche 20 persone del paese che non avevano i bambini a scuola come anna pazzi non perché queste cose vanno un pochino una novità il cui senso è questo il fondo questa come prima esperienza ecco che i metodi didattici prediligeva per mentre insegnava ha detto si ispirava qualche invece dove aveva già visto la partenza è niente se in quei tempi molti seguivano il metodo globale per l’apprendimento per esempio della scrittura e della lettura però a mio avviso sempre ho sempre seguito le azioni di un’insegnate navale diceva e partire dalla fonetica il sistema forma sillabico era forse quello più semplice i bambini potevano ottenere prima degli insultati e quindi essere maggiormente stimolati ad apprendere acquistare a mi ricordo e le fotocopiatrici esistevano ma non ne avevamo in dotazione alle scuole per cui specialmente in prima elementare si dovevano prendere o a dalmine di tutti i bambini scrivere le cose e poi loro dovere rinviare così a trasformare dello stampato minuscolo al corsivo o viceversa quindi mi ricordo ho passato tante se lunghe serate a preparare tutti questi moderni che poi è tutto anche il curioso lega lavagna quindi lavagna moderni questi erano gli strumenti ne avevano ora invece ci sono mercure la rim quindi tutto è semplificato però era bene sono sempre stata un’amante della carta e della penna addirittura come è come lui è rifatto della mia seconda insegnante della scuola elementare era sta venendo in mente ora che lascia sempre fatto scrivere con la penna e calamaio con la penna e calamaio di questo proprio perché era un metodo per faccio scrivere bene cercare di essere precisi e poi ci insegnava anche degli stili particolari un po cosi cinture non è strano che stalin e questa cosa mi è rimasta e anch’io l’ho riproposta ai bambini ma anche ai bambini del 2015 piaceva molto perché io ho riguardato il bigliettino e mi hanno regalato ai bambini quest’anno mi sono andata in pensione eccoli 4 a disposizione dell’aula anche come mobilia come la disposizione dei banchi è cambiato si è cambiata perché tempo ho visto le zone l’insegnate stava alla cattedra e il file dei bambini tutte davanti a insegnanti alla lavagna a film sia fila oppure c’erano due bambini per banco un piccolo corridoio non centro però banche di legno visto che si parla di mandare un bambinello erano a 222 lui ma se tu vuoi sapere degli inizi della mia carriera ne che i varchi fosse nulla tipo migliora allora però tutti messi indignarsi e non venivano mai spostati era difficile spostare perché lo spazio ero sempre in generale invece ora si dispongono dopo un primo periodo di apprendimento in prima le maestre hanno delle idee di cambiamento si vedono dei bambini che stanno bene insieme oppure anche di bambini nel mondo essere aiutati da alcuni hanno predisposizione alla l’uso e quindi si mettano al isole quattro bambini si formano smettono quattro banche vieni come un tavolo grande e quattro bambini 484 oppure altra disposizione in modo che anche le insegnati che non stanno più alla carta e fatelo ma sempre stata stata ma non sono ancora scuola che sempre in pietra problemi ecco ci si muove attraverso era anche a volte ci si sedeva addirittura vicina al d’oro e quindi tutti i miei ricordi mi fa avevo bisogno problemi dal punto di vista relazionale è il rapporto con gli altri insegnanti della primaria frame e gli altri faccio vedere uno un grido se lavora in due in una classe no si instaurano magicamente di rapporti e vanno attivate la professione si diventa amici che sono anche non gli altri insegnanti io generalmente sono sempre trovata bene con tutti l’unica cosa è quando avevo un problema io l’ho sempre detto interclasse no c’è stato un anno in cui la situazione della sera un po complessa molti tendono a pulire cioè non dire no a non dire invece a me è sempre piaciuto mettere al corrente perché ho sempre di se non uso e inter milan sia stata la sede giusta per dire una cosa anche per dircele fra noi contro insegnanti se le sembrava a qualcuno qualcun altro the same commesso un errore ecco l’importante io lo sento e detto tra il modo con cui seguirono le cose a quello c’è sempre tenuto una cosa difficile è stata fare la coordinatrice perché nella nostra scuola tutti gli anni la coordinatrice cambia cambia perché è un lavoro che va oltre il lavoro dell’insegnamento per cui devi fare a coordinare devi raccogliere fogli permessi devi fare delle proposte devi raccogliere delle proposte e quindi metterci tutte in sintonia che non è facile il mio metodo era quello che scrivo sempre le nostre la lavagna quasi scrivevo 79 chi voleva che approvava serviva al suo nome sotto il si in caso contrario e anche quando come coordinatrice ho partecipato a delle riunioni con le altre in ordine a clichy perplessi è la preside ecco ho sempre riportato per scritto quanto facevo sempre una sintesi dell’incontro e poi lo metteva le firme perché mi piaceva e tutti fossero a conoscenza di quanto era stato preso in considerazione e poi sottoporlo quindi mi colleghe e fare un resoconto poi riportarli a quanto deciso nel collegio docenti alla preside abbiamo già parlato del rapporto con i sensori si è sempre positivo si è sempre positivo anche nei momenti più difficili c’è stato detto un anno in cui si erano verificate delle problematiche però insomma ecco con i genitori io sono sempre stata sincera e ho sempre detto di comportarsi nella maniera corretta anche a loro poi ovviamente loro a volte hanno scelto delle strade diverse o anche se non erano scorrette magari si sono rivolti dei superiori no per quanto le vuoi per me ma per una situazione problematica ma tutto ha sempre viaggiato per il meglio senza grande verso delle riforme nei cambiamenti ho detto ha vissuto rigogliosi delegati e c’è qualcos’altro che ha vissuto come riforma della scuola ma mi domando c’è stata la legge moratti molto scontentezza da parte degli insegnanti ecco perché ci venivano richieste moltissime cose in più a mio avviso e quando non c’era secondo me il tempo né il personale per poter svolgere per esempio a che gli insegnanti di lingua inglese no prima forse a quei tempi ancora mandavano gli esperti poi insomma sono stati fatti dei corsi di aggiornamento ma lunghi insomma andare anche a firenze dopo l’orario di lavoro non è stata una nostra semplice per aggiornarsi e quindi potere e se stessi insegnare inglese compiute importantissimo però ecco senza un incremento di personale era difficilissimo poter fare tutto con le stesse 22 ore di scuola più dure di programmazione quindi con gli anni è conoscere un po più pimar contento se andava verso appunto l’insegnante è diventata poi specialista egli stesso certamente c’è un minor spreco pubblico facendo questo poi in seguito però nel momento stesso era una cosa piuttosto complessa organizzavano le sue lezioni da un punto di vista della tempistica per esempio allora tutto preparare a casa quanto pensavo di dover svolgere poi con i bambini a volte si fa tutt’altra cosa sapete basta una semplice domanda e ti porta affrontare altri argomenti io ho sempre cercato di dare importanza alla lettura e diciamo e la scrittura nel senso di testi e quindi mi dovevo organizzare per soprattutto la scrittura svolgere per primo il dolore del mattino perché bambina visto sono più o meno stati più brillanti è quando più voli anche di scrivere poi arrivati allora della ricreazione che riesce in mezzo un deal con quarto una come han si potevano svolgere anche attività più tempo espressivo palestra musica queste due importantissime home and student all’inizio perché attraverso di queste poi si può arrivare a dei bambini che magari per tante problematiche che mancanza di buona volontà non hanno la voglia di impegnarsi temi più strettamente didattico mafia mafia variati la geografia è invece arrivare attraverso questi canali dell’espressione ecco quindi lei era sempre lì sono sono importanti non siano sempre perché appunto il periodo cui ho iniziato periodo della scuola attiva quindi del fare certo oltre che legge nello scrivere e far di conto per me erano importanti anche l’interattività mister materie a questa organizzazione prima riguardante le elezioni lei iniziato con l’insegnante unico con l’insegnante unico quindi solo io dovevo insegnare tutto è ovvio che la maestra lavorava solo fino a mezzogiorno e mezza ogni 4 ore per cui tisci doveva rientrare dovuto quindi cosa succedeva che alcune materie venivano affrontate un po meno maniera approfondita e sedata invece prevalenza le materie che molti non sembrano più importanti e quindi questo con la vedo invece dei tender di tempo scuola chirurgica falso è una cosa difficile sono stati gli incastri orari fra le varie insegnati si avvicendavano una classe però una volta trovate ecco cosa serve se molto importante leon a lavorare in maniera interdisciplinare cia negli anni 90 facendo parte di un team che aveva benissimo molto ben chiaro l’importanza dell’interdisciplinarietà della lavoro perché abbiamo per esempio se ti fa un esempio la scoperta dell’america era una quarta elementare perché in quel periodo la storia non finiva come ora in quinta elementare romani ma si affrontano anche la storia contemporanea l’angolo quindi cosa abbiamo fatto abbiamo prima studiato dal punto di vista storico fatto ricerche sulla scoperta dell’america poi l’abbiamo drammatizzata rappresentata graficamente gli scenari musicata con suoni tipo l’acqua dei tamburi fatti dai bambini e abbiamo fatto una trama sensazione è quel giorno ricordo che la di matrice ha portato un ispettore scolastico e quindi noi che avevamo lavorato su questa unità d’italia è un dito presentiamo questa perché è da un pò originale e sono rimasti sia direttore direttrice e l’ispettore molto soddisfatti poi questo ricordo quando ripartire sono state scoperti che sto formulò bolsena sola sono andati scoperto hanno scoperto queste nuove terre hanno visto anche i tacchini e quindi i bambini mettendosi dell’acqua in bocca facciamo molto molto divertente anche per loro quindi tutti i passaggi addirittura si è affrontato anche dal punto di vista religioso prima cosa partendo anche da un brano di di san luca ricordo ne parla parlava come che sto pro loco marie erano state concesse dalla cucina è già bella che cristiano per andare a convertire ecco affrontando appunto il discorso di san luca diceva di andare a convertire di andare senza bisaccia alessanda rimandare semplicemente ecco noi si parlavano di bambini se c’era convertire se non verte la gente con il modo che abbiamo ad agire ecco quindi non è che uno deve avviare religione sotto diciamo persecuzioni ma si può anche non cambiare ma capire il valore dell’altro ea un modo di pensare il verso del tu questo sta tavolo solo in quegli anni e anni 90 se non dovrei sono state più belli anche ha parlato delle lanterne da me il problema delle riserve oggi sono state messe tutte le riserve quindi non hanno più la libertà tante poesie abbiamo fatto su questa cosa poi abbiamo parlato di martin luther king di mandela che battendo poi immaginario dove può arrivare a ricercare autori che insomma hanno sempre valorizzato la libertà intesa come un modo di fare meglio si vuole i bambini pensano sempre io sia finalmente no ma di capire che c’è un limite perché oltre il quale se tu fai venuti pari a tema danno gli altri quelli non è più libertà perché la libertà è bella se si sta bene tutti no se sta bene solo alcuni che rapporto aveva con nei libri di testo e libri di testo i libri il testo che abbiamo sempre diciamo usati noi perché come un punto di riferimento ma poi diciamo ci siamo sempre allargate non ricerche un tempo li riportava una scuola e bambine anche ora con libri però ora bambini hanno fatto anche delle ricerche su internet quindi quando loro volevano saperne di più dicevamo all’ora x tra una settimana cerchiamo tutti questa cosa poi mettiamo tutto insieme e poi vediamo quello che otteniamo stato molto bello quindi passando invece alle nuove tecnologie ma io ti amo amo molto la scrittura mi farà tanto un piccolo trauma il marin compiute non è uno sono amante nonostante questo sono andate alla ricerca di qualcosa del computer che potesse venire incontro alle mie esigenze quindi da fare per trovare dei programmini che potessero essere stimolante per me per i bambini tipo publisher dove si potevano creare biglietti auguri locandine vado facevamo la festa di fine anno ecco certamente anche letto scrittura messo una quella va bene quindi sempre ho cercato anche in uno strumento apparentemente più freddo come è il computer e andare a scovare se c’era qualcosa che potesse rispondere a queste mie esigenze di tipo più diciamo traffico espressivo e meli crema che potesse essere utile nell’apprendimento per i bambini si è utile soprattutto per tutti perché attraverso il computer magari visto segnala che gli errori quando lo scrivono e quindi bambino già si mette in guardia dice come mani sono venuti male uso maestra questa linea tutta utilizzate sotto questa parola è probabilmente non la scritta bene allora ci vorranno 2 dove oppure ha pagato la consigliera scelta questo ha poi anche diciamo riuscire a farle proprio delle ricerche non a soffermarsi a quello che detesto chi dice perché poi il testo lascia mettere nell’affrontare in materia storia giocata e scientifica sono molto restrittivi i bambini avevano bisogno magari mancavano dei passaggi in quelle sintesi che i bambini avevano e allora si doveva andare alla ricerca di qualcosa di più ampio dal potere per restringere noi sapendo come si fa fare un riassunto recco e quindi attraverso la lingua italiana sapere che bisogna considerare c’è sempre un inizio una parte centrale e un finale insomma tanti modi di scrivere ogni libro e testo presentava ma gli stessi generi narrativi molto meglio è stata anche la biblioteca scolastica perché accanto alla stanza alle copiose c’è anche la biblioteca quindi per i bambini si potevano alternare secondo certo orario utilizzare computer e quindi era fuori dalla classe sono stupide piccoli laboratorio fornarina l’anses certo computer che potevano fare pochissimo no perché io avessi questa parte ma perché diciamo se abbiamo un’ora o due abbiamo due ore di computer che i bambini piccoli un e sono 25 e compiute sono sempre come si fa a possessi quindi insomma una frasi na una parola ecco allora bastava anche poi però poi io gli dicevo se citato da casa perché qui lo sapete abbiamo poco tempo questo mi fa raccontare un ricordo bello è una brutto della scuola bello e il brutto cominciamo il brutto ma preferisco diciamo il mio momento più brutto livello professionale è stato quando ho lavorato con un insegnante di reina che brava molto brava che però non mi considerava al suo livello ciò mi considerava inferiore iniziava il lavoro e poi mi diceva ho tanto tu sai finirlo meglio di me ecco io mi sono sentita un po diminuita e non mi è piaciuto questo momento tanto è vero mi ha creato anche nei momenti di tristezza che vanno tornava a casa perché mi sembrano quasi di non far parte del team della classe per cui non vorrei che una cosa così potesse ripetersi e proprio perché io sono stata male questa situazione io ho sempre cercato anche se venivano insegnanti più giovani d’italia carta bianca poi magari se si vedeva e si degenerata qualcosa allora se li prendeva un attimino mano la situazione e ci si confrontava si facevano delle modifiche ecco però non era mai capitato prima se ti sminuita da una collega lo so potesse anche forse è stata una sensazione mia ma siccome non era una bambina avevo già una certa età da bagno per cui ecco certe sensazioni se sanno bene a pesare per considerare e non dispiaciuto anche perché lo dico da persona aveva un valore dal punto di vista come insegnante però sono dove non sapeva lavorare in tv lei forse avrebbe lavorato bene un insegnate un invece un momento vero ricordo con piacere negli anni come ripetono gli anni 90 quando lui e alla fine dell’anno facevamo sempre una mostra tutti i lavori fatti e la facevamo nel giardino con gioia come anno che mi ricordo in un anno la muffato tanti appelli anche perché si esponeva tutto quello che nel corso dell’anno avevamo facile quindi tutti gli appelli di carnevale rappresentavano gli elementi naturali il fulmine eravamo messi tutti appesi agli alberi tanti altri oggetti fatti da bambini è una cosa molto bella il laboratorio in cui anche i genitori partecipavano lavorando in legno segnavano a bambini a fare sottolineo legno e poi felice io dei cagnetti degli atleti con i cuscinetti e abbiamo fatto maestre legare le alette cibolando io mi sono limitata a se tornasse indietro in famiglia di fede invece dell’esperienza di paccheri sono raccontate dalle piaciuta molto multi qualcosa l’esperienza di bacchereto prima di tutto i bambini erano semplici e autentici come le famiglie non ho trovato diciamo una famiglia invece un gruppo di genitori ed i bambini che gli farà a raccontare tutto la notte il mio maestro c’è successo questo è un affare che insomma ero diventata quasi una consigliera la scuola di bacchereto era una scuola piccola dove c’erano tre aule una per la prima e la seconda una per la terza la quarta e la quinta dopo il comune decise di fare una specie di palestrina quello fu una cosa che entusiasmo tutti i bambini anche i genitori erano felici che poi se si faceva qualche saggio la fine dell’anno che di mano a vederli e il giardino era bello con giardino campagna è come la sua c’era solo leggo che il signore ce l’ho io un’altra insegnante aveva molta più esperienza di me è andata male ho imparato tante cose e poi c’era la scuola materna una sezione di scuola materna era tutto nello stesso edificio quindi era una pluriclasse la frutta erano due pubblica si può raccontare un po e allora io il preparato per esempio ora diciamo i bambini di seconda sapevano da rileggere scritto quindi la mattina quando arrivavo di dago da leggere o un librino un racconto e poi facevo fare il disegno del domandine inerente al racconto a quello avevano risponde e lo sapevano fare la sua nuovamente nel frattempo io insegnavo leggere scrivere agli altri bambini presentano un famoso policy lav e le parole le frasi ecco e quando si facevano invece le attività di tipo espressivo si facevano tutti insieme perché la mini erano molto vicini anche ovviamente lei se lo merita quindi il carnevale eco il carnevale una cosa molto bella perché ci vestivamo in maschera con con i vestiti fatti da noi è noto si mascherò anche navi della e si mise il cappello da cacciatore il cuscino il marito è affare che premia sfilata per le vie del paese questo lo facevamo anche il via come ana per molto tempo ora per la mancanza di tempo si è ripreso la parola tante cose abbiamo messe in un cassetto però sempre un sogno perché molte insegnanti specialmente della mia età ma penso anche ai giovani voglia di sperimentare anche un sacrificio che cosa di nuovo sempre a tirare fuori e quest’anno mi è piaciuto molto anche se non ho potuto partecipare la partecipato alla mia nipotina che famo entra la prima hanno fatto uno spettacolino di natale nella piazza ecco hanno cominciato a riuscire negli anni prima magari erano genere c’è stato un periodo che uscivano voi non più erano genitori a venire alle feste a scuola e quest’anno ho visto questa voglia della scuola di uscire e tornare nella strada ecco così che svolgiamo italia si riserverebbe questa professione e che dice da quello recentissimo quando questi dilemmi ecco l’ultima un’ultima domanda perché domanda diciamo un consiglio per me che sono speriamo una futura insegnante che vorrebbe regalarsi prima risulto la voglia di fare la voglia di fare stando con i bambini e la voglia anche di imparare da chi ha qualche anno in più di te e quindi unire magari l’esperienza sicuramente se un insegnante ogni giorno va a fare la maestra della scuola alimentare ci trova delle colleghe perché non si lavora più da sole ma in team quindi la cosa importante è cercare di fare sempre le ossa per il bene dei bambini mettere da parte gelosie perché se sono anche persone più brave di noi che riescono meglio di noi e quindi a prendere da che ha deve accettare in più hanno non avere paura detti là fuori quello che abbiamo dentro e di regalatelo anche a chi le colleghe lo desiderano ecco perché io ho lasciato tante mie cose a scuola perché se qualcuno ne ha bisogno posso utilizzare farne un frutto è quindi cercando infatti l’esperienza stangoni bambini volendo il bene capendo le loro reali necessità cercando di stare molto attenta perché quando un mano specialmente tirate da un bambino che non sta mai fermo un bambino che ha dei comportamenti particolari c’è sempre un malessere tra questo cercare di parlarci ma se piccolo anche e anche quando più grande parlare sempre una famiglia facendo capirete 6 interessate a questo bambino ecco che tu vuoi suo bene e quindi di lavorare insieme andando nella stessa direzione per il bene del bambino ecco punti si devono correre a tenere il bambino ricordati sempre un un anno propri maria serena non 17 un bambino quindi la persona né dare molto alla persona per l’inserimento dei bambini anche estra monetari affari di inserire nella maniera giusta a dargli fiducia perché molti sono anche restia di mezzo non sanno nella lingua né niente quindi hanno bisogno del tuo sorriso delle sue manie accadesse ecco di una vicinanza e quando il momento anche brutto line non ho mai alzato la voce né io ringrazio chi mi ha fatto perché io non ho la voce a milano a volte avrei voluto alzare la voce alle mie corde più che a un certo livello non di ballarò è forse stato un bene perché ho incontrato un bambino avesse detto io un gridavo quando non si arriva a gridare secondo me è importante perché gridare voglia dire che c’è qualcuno che può e che è superiore c’è un inferiore e bere un attimino sottostare quindi meglio con loro anche se faticoso ma più efficace grazie grazie ecco la scuola mia franz anton e mi ha dato tanto e scusate forse viene anche un po di commozione non la volevo dire questa cosa ma non renderà in merito a una persona che mi ha aiutato molto dunque gli anni e mezzo a fare mi fa una calibro marito all’improvviso per cui io ho dovuto per qualche tempo smette di tendere scuole però quando sono tornata ho trovato due colleghi non ha in particolare che è stata meravigliosa e questa pezzolla wii che ti ho fatto vedere con la quale abbiamo avuto un rapporto bellissimo siamo riusciti a fare grandi cose per esempio lei era una musicoterapista oltre un insegnante per cui si è fatto tutto un lavoro in classe con le ragazze che avevano delle problematiche un portamento lilla e riuscita attraverso la musica perché questi bambini erano sfiduciati loro stessi no perché per quattro anni loro si erano sempre sentiti dei ragazzi che si comportavano male tutti che disprezzavano come ci sono stati vari cambi di insegnante e diciamo che questa segnante invece attraverso la musica le mete bambini erano sfiduciati della scuola non amavano più la scuola invece col mio ti ripeto attraverso la musica loro hanno cominciato a capire avevano un valore canta e rurali a cantare e anche chi non lo era era diventato perché lei aveva insegnato tutte tecniche particolari anche di autocontrollo no della voce anche del corpo per cui ecco alla fine dell’anno abbiamo fatto due rappresentazioni museali per tutta la popolazione di nome anna in teatro con io per presentarlo questa insegnante che guidava il maestro che era anch’esso nella classe che suonava e i bambini che hanno impattato canti dal mondo di tutto il mondo anche per l’inserimento dei bambini è strano mi pare è stato davvero bello e poi alla fine dell’anno poi alla fine della scuola luglio tutti stiamo abbiamo organizzato una gita insegnati i bambini sono andate al parco nazionale l’annuncio e abbiamo fatto dei lavoratori bellissimi nel bosco contatto malore a terra con le foglie con i ruscelli davvero bello e voglio proprio che questa persona ecco sia valorizzata perché veramente promessa per le sue capacità per il suo cuore grande