Intervista alla maestra Valesca Cecconi
Attività svolta all’interno del corso di Storia dell’Educazione, prof. Gianfranco Bandini, Università degli Studi di Firenze.
- Intervista di: Eleonora Spinelli
- Regione: Toscana
- Anno inizio insegnamento: 1981
- Trascrizione:
no panico salve a tutti sono qua con la maestra valeska cecconi che ci racconterà la sua esperienza di insegnante la prima domanda che voglio farti è relativa alla motivazione che ti ha spinto ad intraprendere il percorso di insegnante allora motivazioni non ce ne sono stati più di tanto perché ai miei tempi scuole erano pochissime una delle più vicine era montecatini l’istituto magistrale don bosco e quindi era facile da raggiungere quindi decisero i miei genitori per me quindi deciso i magistrali che all’età un bosco questa è la l’inizio la motivazione poi dopo appena diplomata durante il corso di studi mi resi conto che era una cosa che mi piaceva fare l’insegnante anche perché ci facevano fare del tirocinio insomma è appena diplomata ho cercato di dare sotto il concorso per entrare nella scuola perché insomma mi rendevo conto che era una cosa che mi piaceva molto come ti sei preparata al concorso e poi come è andato il concorso allora il primo concorso che ho dato appena uscito dalle superiori senza preparazione né niente perché sono uscito a luglio e c’era a settembre concorso quindi preparazione 0 ovviamente non sono stata messa a quei tempi e i concorsi erano ogni due anni e due anni dopo mi sono preparata sono andata a lezione da un insegnante insomma preparate varie bene ho dato il concorso il mio concorso nel 7.975 è stato l’unico concorso che ha avuto più fasi nel senso che ha avuto una frase scritta e poi un corso quadrimestrale e in fondo a questo coach c’era un esame scritto è un orale e poi l’orale quindi è stato l’unico concorso nella storia che ha avuto tutte queste fasi fortunatamente mi è andato bene anche se non sono entrata subito a fare scuola ovviamente e ho iniziato con le supplenze o poi quell incarico annuale poi sono passata di ruolo nel 1981 e la formazione che ha ricevuto nel nell’istituto magistrale è stata utile per l’insegnamento quindi per la carica oppure è stata una cosa che è venuta dopo no la scuola vostra stessa fatto oti che mi ha dato della cultura questo sì però per insegnare occorrono arte cose occorre la pratica occorre nel momento che tea in una classe davanti devi cercare metodi e deve cercare le motivazioni per questi ragazzi e tutto viene facendo scuola e nemmeno il tirocinio che avete fatto poi all’istituto magistrale è servito a molto cosa consisteva come cio consisteva praticamente di andare in una classe a piantare l’insegnante però il grosso del lavoro che faceva l’insegnante di classe o benvenuti anche perché questi bambini noi non ci conoscevano e quindi più di tanto non si rapportavano con noi si restava l’insegnante durante i lavori che faceva lei basta quindi non ci vedeva proprio il rapporto insegnante bambini che ci sarebbe stato poi in seguito avanti una classe tua e in quale città ha insegnato e quali differenze altro caso allora io fortunatamente ho sempre insegnato che il vicino nella provincia di pistoia sì magari qualche supplenza in montagna e qualche supplenza in città in paese le differenze mentre in città e nei vari paesi non c’erano posti differenti perché erano una classe e quindi che entrano in quella classe che preparava per quella classe in montagna invece si era un po più difficoltoso perché c’erano le pluriclasse cioè in una classe magari di 10 bambini e c’erano cinque classi e quindi uno si doveva un pochino adattare e fa il programma per cinque le classi e quindi all’interno della pluriclasse venivano svolti lavori differenti a seconda del mondo della classe cioè si doveva insegnare bambini e prima leggere scrive a quelli di quinta a fare le cose che si fanno in genere in quinta però c’era un qualcosa di buono anche in questo perché i bambini grandi aiutavano quelli piccoli e quindi c’era molta solidari carci allora questo era bello aspetto questi sì sì quali ricordi ha invece del primo giorno da insegnante allora il primo giorno da insegnante la prima volta che ho fatto scuola è stato una supplenza in una prima elementare mai fatto scuola non sapevo da che parte allora ho chiesto informazioni a un insegnate che già faceva scuola cosa potevo fare mi ha dato alcune indicazioni un’iniziazione che glielo fatti disegnare lo fate iscrivere e questo è stato il mio primo approccio ero terrorizzata abbastanza anche perché avevo 22 anni quindi non avevo mai fatto a scuola era un po terrorizzata mentre quando sono in jump la prima volta in una classe mia c’è stato un po di emozione vedere tutti questi piccoli libri che dipendevano da te ovviamente però è bello a me piace molto piaceva molto fare la prima elementare perché erano proprio piccolini e si affidano completamente alla maestra quindi rapporto fra la maestra il bambino è molto importante molto importante anche per poi l’apprendimento sì ovviamente sì perché il bambino nell’arco dei 5 anni deve aver fiducia nella sua insegnante altrimenti non c’è alcuno studio completo insomma perché se non è che dove una persona è inutile invece che cosa pensi nel passaggio dal giudizio all numerico che c’è stato in questi ultimi anni allora io ho passato vari varie fasi perché ho passato la fase in cui si faceva il giudizio all’inizio poi venne la fase delle lettere dell’alfabeto abc ovviamente rimaneva nella scheda rimaneva un giudizio finale però non c’erano voti ma c’erano abc e questo non mi piaceva perché era molto riduttivo per i bambini cioè non puoi con una classificare un bambino ci sono tantissime componenti io personalmente preferisco il giudizio perché può cercare di spiegare meglio come quel bambino perché quel bambino non è solamente il problema che ha preso 10 quel bambino un bambino giudica per tutto quello che la sua vita nella classe come si rapporta quei compagni come esegue gli ordini che vengono i partiti oltre anche alle interrogazioni a tutto quindi per me è la cosa migliore è il giudizio è ovvio che poi uno sa data perché anche ora poi il voto si dà il voto però non ti spiega come come un bambino assolutamente ci vuole sempre un certo giudizio che te lo spieghi meglio invece palestra di difficoltà maggiore che ha incontrato nell’insegnamento non ci sono difficoltà e ce ne sono mille perché insegnare una cosa molto difficile perchè te ti trovi davanti 10 15 20 alunni uno diverso dagli altri devi cercare di rapportarti con ognuno di loro nel modo migliore per loro quindi questo è già abbastanza difficile però quando hai davanti dei bambini soprattutto la fase di età da 5 da 6 a 10 anni sono così spontaneo è così bello stare insieme che io dico sempre che sono rimasta un po bambina perché quando ero a scuola con quei ragazzi ogni tanto anch’io mi mettevo all’europa rigiocata scherzavo con loro quindi difficoltà ci sono come in tutti i lavori questo non è un lavoro però normale questo è un lavoro molto particolare perché noi lavoriamo con delle persone e quindi questa è la difficoltà grossa di linciare il sintonia con ognuno di questi bambini nel modo che loro richiedono però era anche ma nel bello molto bello perché i bambini poi ti danno tutto invece per quanto riguarda le disabilità come sono state vissute se modo di avere bambini disabili nella sua classe allora io ho iniziato come insegnate di sostegno che ho fatto per alcuni anni insegnate di sostegno è un lavoro molto duro e alcune volte sono anche è rimasta molto amareggiata perché non ci sono le disponibilità che questi bambini meriterebbero è vero che hanno l’insegnante di sostegno che gli aiuti anni sostiene però per esempio le scuole sono sfruttare una strutturata in una maniera che difficili da percorrere con barriere architettoniche e quindi trovano molta difficoltà questi ragazzi e poi ho anche avuto nelle mie grassi bambini con handicap e con loro c’era l’insegnante di sostegno che però lavorava insieme alle insegnanti di classe cioè non c’era iniziate il sostegno solo per quel bambino eravamo tre insegnanti per tutta la classe e quindi non era che questo bambino si sentiva escluso o qualcos’altro faceva parte della classe si lavorava tutti insieme in classe e lui faceva un lavoro magari più semplificato se era necessario però non ho avuto molte difficoltà per quanto riguarda invece la struttura della classe come cambiato nel corso del tempo e anche come sono cambiati i materiali utilizzati nella scuola allora la struttura della classe le classi sono sempre più numerose sempre più numerose e quindi sente più difficoltoso quale scuola perché devi fare non una ma tante programmazioni perché quanti quando hai davanti 20 25 ragazzi devi un pochino fare una programmazione per tan per tante tipologie di bambini e l’ottimale sarebbe avere 18 20 bambini la classe ottimale sarebbe quella perché così può dare ad ognuno il tempo necessario che merita per quanto riguarda invece i materiali quanto riguarda materiali immateriali la scuola italiana purtroppo è carente di materiale le insegnanti se vi procurano da sole per la maggior parte delle cose anche se ora ci sono i computer ci sono lavagne interattive però poi ci servono anche dei materiali e spiccioli tipo jessica hart colla e questo queste cose qui che le più volte almeno finché ho fatto scuola io fino a cinque anni fa l’insegnante si riproporrà quando era necessario per quanto riguarda invece i cambiamenti normativi che ci sono stati nel corso della carriera come li ricordi allora io ho vissuto più cambiamenti normativi ho iniziato come insegnante unica quindi avevo una classe dove facevo tutte le materie poi sono passata a percorso modulare dove un insegnante faceva al corso di matematica un insegnante faceva il corso di italiano e e così anche se per la maggior parte ho fatto tempo pieno io ero l’insegnante di matematica e la mia collega lesinate italiano è un po riduttivo per un insegnante fare una materia sola perché ti dimentichi completamente delle altre io sì ci diamo matematica molto brava a insegnare matematica però no che avevo delle difficoltà mi rendevo conto che italiano è anche storia me li ricordavo sempre meno dovevo andare a di passarmi lì perché mi ricordavo sempre meno quindi da una parte il programma lo svolge meglio perché lo approfondisce di più perché se quella materia iniziata solo di quella materia quindi approfondisce di più dall’altra però perde di vista una parte delle materie della classe per il bambino eccitanti che sia migliore il maestro unico o il maestro maestro affiancato appunto da altri maestri questo non lo so perché se un insegna il bambino si trova bene con l’insegnante il maestro unico va bene c’è il bambino non si trova bene con l’insegnante il maestro unico è proprio una tragedia in questo senso è forse il maestro unico e un po più riduttivo perché dovendo fare tutte le materie non lo so non dico bene faccia più affrettatamente ma non so che dire proprio no non saprei cosa scegliere io comunque ho fatto per tantissimi anni il tempo pieno facendo le materie del matematica e le materie scientifiche io rifarei volentieri quello perché mi sono trovata bene per quanto invece riguarda gli aggiornamenti come erano strutturati corsi di aggiornamento alla professione allora periodicamente avevamo dei corsi di aggiornamento che venivano scelti tra note niente soprattutto su argomenti che ci interessavano di più poteva essere una volta su su un aggiornamento sul registro un’altra volta un aggiornamento sulle varie materie un’altra volta sull’aggiornamento sul computer perché il computer sono venuti durante l’arco della mia carriera quindi no nessuno di noi della mia età si sapeva a lavorare bene se questi computer quindi c’è da questi aggiornamenti sono positivi sono stati positivi perché insomma che venivano illustrati da persone competenti e delle tematiche che sulla mente leggendo sono un libro forse non sarebbero state possibili altri enti per quanto riguarda invece il rapporto con i genitori come lo descriveresti allora questo è il punto dolente della scuola perché soprattutto gli ultimi anni rapporti con gli elettori sono state un pochino problematici perché questi genitori o mi sono ritrovata dei genitori che difendevano sempre comunque il bambino senza mai andare a vedere fino in fondo se il bambino poteva avere tra virgolette delle colpe o meno e gli insegnanti era nel giusto quindi alcune volte mi sono anche scontrata con alcuni genitori perché quando magari faceva un’interrogazione in classe il bambino non mi sapeva rispondere poi veniva genitore a protestare mi diceva eh ma casa lo sapeva la sapeva storia la sapeva geografia eccetera cioè ti rapporti male con determinate persone quindi ho avuto dei genitori con i genitori alcuni un bellissimo rapporto e con atti invece abbastanza un rapporto contrastante insomma è così penso che continui e invece il rapporto con i bambini e la porta con i bambini è sempre bellissimo perché soprattutto insegnante della scuola primaria prendiamo questi bambini in prima e sono piccolini a volte addirittura ti chiamano mamma invece che maestra e quindi si crea un rapporto molto particolari che te lo porti dietro fino alla quinta elementare e anche dopo ovviamente perché dopo quando liri conti questi bambini sul sempre tuoi stanza anche i tuoi alunni quindi va bene il rapporto bellissimo e infine rapporto con gli altri insegnanti allora io ho avuto alcuni insegnanti con i quali sono trovata benissimo e ho lavorato per tutto l’arco della mia vita praticamente la mia collega faceva il tempo pieno con me una ragazza speciale però che mi sono trovata benissimo dopo in sintonia e quindi anche il nostro lavoro andava avanti bene perché quando trovo in sintonia con a persona ovviamente e così anche con le colleghe delle classi parallele che si programmava insieme si portava avanti tutto il lavoro insieme e come sempre con alcune mi sono trovata benissimo lavorato bene ho coordinato il lavoro con atto invece che come tutte le minuti poi trovate in sintonia con tutte le persone e con altre meno bene però c’è quello che ho notato che c’è sempre un aiuto reciproco da tutte le parti insomma quando è necessario eravamo net e pronte per aiutarci una con l’altra e infine quale consiglio daresti ad una futura insegnante consiglio che darei di non dare mai niente per scontato perché i bambini sono imprevedibili hanno mille potenzialità e di cercare di tirare fuori il meglio da ognuno di loro sa che a volte mettendoci al pari di loro proprio e di farle sentire sempre unici speciali perché a sei anni quando le si prendono sono piccolini e quindi hanno bisogno di essere coccolati hanno bisogno di essere oltre che antimi alle cose di essere anche molto coccolati ok grazie mille per la collaborazione per esserti raccontata grazie per l’attenzione