Intervista a Giovanna Gervasio Carbonaro
Intervista realizzata il giorno 27 aprile 2018 presso i Servizi Educativi del Comune di Bagno a Ripoli.
Giovanna Gervasio Carbonaro, psicopedagogista e esperta di progettualità in ambito educativo, ha collaborato con molti Enti pubblici.
- Trascrizione:
allora buongiorno giovanna gervasio carbonaro che ha una delle esperienze e delle maturate in ambito educativo psicopedagogico fatte nel comune di firenze dove ha seguito moltissimi progetti importanti maturate anche con il comune di bagno a ripoli perché hai supportato il lavoro della progettazione educativa dei nostri nidi e per bagno a ripoli sei stata anche consigliere comunale per diversi anni e hai avuto modo di conoscere marcello 39 in sé tutta l’esperienza educativa e didattica di marcello 39 nel corso di molti anni e ci vuoi raccontare per favore all’inizio come vi siete conosciuti marcello viene con rita fanzolo al ceis di rimini anche con l’indicazione di ernesto codignola marcello stimava tantissimo ernesto codignola anche per il suo rigore [Musica] marcello ha portato questo rigore imparato dal suo maestro all’università ha portato avanti per tutti gli anni della sua vita perfino nella sua vita privata e fino diciamo quasi ai giorni della morte noi ci siamo incontrati ora non ricordo bene se erano gli anni 50 49 48 io sono andata a rimini al ceis il 48 insomma poco dopo ho fatto la conoscenza di rita è di marcello e a un certo punto nel 1951 a rimini abbiamo auspicato con tamagnini angy giuseppe tamanini il gruppo iniziale del movimento di collaborazione e cooperazione educativa e ci siamo innamorati entrambi della corrispondenza interscolastica oltre che della stampa e così abbiamo deciso di iniziare la corrispondenza tra la mia cresce a rimini che era una parte poi è diventata anche una quinta e la sua classe qui a bagno a ripoli i nostri ragazzi erano entusiasti di questo lavoro aspettavano che arrivassero le lettere e marcello aveva sempre anche un gusto molto formale io avevo una clutch è difficilissima tanto che la maestra nella terza disse a margherita zoebeli io non ce la faccio più e andò a ginevra a imparare il trattamento della dislessia 1951 no no 49 50 insomma in quegli anni li e con borsello però anche quando le nostre due quinte si sono lasciate con marcelo l’amicizia è continuata e ci siamo visti tante volte perché noi a rimini al ceis facevamo dei seminari per tutti gli insegnanti d’italia dei seminari lunghissimi 30 40 residenziali 30 40 giorni finanziati gallo soccorso operaio svizzero ed era lì non così c’era all’europa nel dopoguerra e quindi ci siamo visti tantissimo io veramente non ho mai fatto parte delle tic e le cemea ma ho fatto invece la studentessa degli stage ceneri e poi ci siamo sposati anche i nostri mio compagno e sua moglie si sono sono diventati amici poi sono arrivati i figli e anche il ppe sono diventati molto amici abbiamo trasmesso questo nostro feeling anche ai figli e agli amici dei figli allora e ora hai fatto riferimento a questa esperienza di conoscenza sul piano professionale che poi ha dato la possibilità di si è sviluppata da o in un contesto di relazioni anche con la famiglia lo vuoi raccontare si facciano soltanto un piccolo passo indietro perché creare associazione a cui abbiamo partecipato marcello e dio c’è stata fraternità mondiale che era l’associazione [Musica] messa in piedi insomma iniziata da rita fanzolo e piero calamandrei poi questa associazione dopo però parecchi anni si esaurì nel nella sua attività però invece mc e il cemea continuarono molto e il chiesa anche e vivo ancora oggi e anzi si espande sempre di più si espande anche all’estero nei paesi toccati dalla guerra e anche nei paesi nelle città vicine a rimini in piena espansione in questo periodo allora torna invece al bambini i nostri figli frequentavano prima la scuola dell’infanzia margherita fasolo da me presieduto e poi presieduta da nicoletta codignola e nipote di ernesto e figlia di più poco di nola e poi scuola città pestalozzi quindi siamo sempre rimasti in questo la in questo ambito di scuola laica con marcello libera molta libertà ai bambini e marcello sapeva conciliare bene il suo rigore e la sua etica professionale e umana con le esigenze dei bambini quando marcello diceva una cosa era molto ascoltato dai ragazzi poi ancora di più man mano che servirono nell’età è stata una grande compagnia i bambini primavera da tripoli che la cui amicizia durata tutta la vita c’è stato un a una collaborazione con marcello anche su un ambito che apparentemente usciva fuori dal dall aspetto educativo e didattico e che ha riguardato altri temi psicoanalisi la psichiatria marcello fondo questo giornale rivista qui a firenze nella cui redazione chiamò anche me che nel frattempo mi ero diplomata assistente sociale è già al ceis avevo fatto tremestieri la segretaria particolare di margherita insegnante di laboratorio la pittura era il mio forte e la maestra elementare è però il lavoro di assistente sociale dentro al chelsea per me fu importantissimo anche raccontare marcello quando venne ad abitare a firenze di queste esperienze e gli ne trasse anche diciamo una una spinta a fare di più in questo in questo campo poi ci furono di basaglia che fece parte della redazione e viene speso a firenze e qui a firenze mori e tanti altri cioè praticamente si creò un movimento di nuova psichiatria e nuovi tipi di cura per i pazienti di san salvi basta giovanna avete con marcello 39 ed altri avete condotto un’esperienza molto importante non solo per bagni a ripoli ma per tutto un distretto più ampio ne vuoi parlare sì questa ricerca fatta in seno alla facoltà di magistero allora si chiamava così è vera è centrata sui bisogni educativi degli insegnanti e anche in generale dei dipendenti della scuola insomma era nell’ambito del distretto e fu coordinata da gastone tassinari e da antonio carbonaro io veramente non ricordo se agli inizi ci fu anche lamberto board e comunque che ci fosse in questa ricerca è un sovrappiù perché lamberto ha sempre collaborato con marcello e con il comune di bagno a ripoli naturalmente magistero allora era molto diverso da come ora per aveva anche nel suo seno letteratura francese letteratura tedesca letteratura inglese filosofia storia cioè molte materie oltre la pedagogia e anche la pedagogia dorina adulti si articola vari seminari che si portavano anche in altre regioni d’italia per esempio in sardegna a studiare l’artigianato artistico della sardegna quindi certamente i bisogni educativi e culturali degli insegnanti erano molteplici una cultura generale era considerata fondamentale